Quotidiano | Categorie: Sicurezza

Attentato Bruxelles: la protesta contro l'Europa di Zaia, Donazzan, Bizzotto e Finco

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 22 Marzo 2016 alle 15:35 | 0 commenti

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Di seguito pubblichiamo le note dei rappresentanti veneti e vicentini di centrodestra delle istituzioni sugli attentati di Bruxelles (leggi qui per commento e ultime notizie)
“L’Europa sia almeno per una volta unita e crei immediatamente una forza speciale antiterrorismo comune. Senza trascendere i fondamenti della nostra civiltà la risposta non può che essere tolleranza zero”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto commenta i tragici fatti accaduti a Bruxelles. Il Governatore esprime alle famiglie delle vittime e al Governo del Belgio “il cordoglio mio personale e di tutti i veneti” e si augura “la completa guarigione di tutti i feriti”.

“La situazione è sotto gli occhi di tutti – conclude il Presidente – e per affrontarla occorre anche, in tutta Europa, la certezza della pena e la galera senza se e senza ma, perché esempi di persone a piede libero quando avrebbero dovuto essere in carcere ne sono emersi parecchi anche fuori dall’Italia”.

 

“Dopo la strage di Parigi, ora gli attacchi di Bruxelles. Sottovalutata la portata della minaccia terroristica Il terrorismo islamico continua ad attaccare al cuore l’Europa, nelle sue capitali simbolo. Credo che la minaccia del terrorismo islamico sia stata sottovalutata troppo a lungo”. E’ quando dichiara l’assessore all’Istruzione e alla Formazione della Regione Veneto che riprende in mano la lettera inviata nel gennaio dello scorso anno ai dirigenti e agli insegnanti degli istituti scolastici del Veneto, dopo la strage nella redazione di “Chiarlie Hebdo”.

“Parliamone soprattutto a scuola, dove si stanno formando gli europei di oggi e di domani – scriveva allora l’assessore veneto – perché è dalla scuola che dobbiamo partire per difendere i cardini della nostra civiltà: libertà, fraternità, uguaglianza, rispetto della vita umana, condanna di ogni violenza e di ogni integralismo”.

“All’indomani di quella lettera fui accusata di islamofobia, di integralismo occidentale. Invece, a rileggere oggi quanto scritto allora, riempie di tristezza: non ci possono essere alibi – commenta l’assessore - per evitare di affrontare in classe il tema della minaccia terroristica portata dal fondamentalismo islamico e per non condannare, con un giudizio nitido, la vile violenza perpetrata in nome di una presunta appartenenza religiosa e culturale”.

“L’Europa civile, libera e laica, che spesso dimentica le proprie radici, deve ritrovare la forza di indignarsi e reagire. E lo può fare se la scuola, intesa come palestra di educazione collettiva – ribadisce l’esponente della Regione Veneto - saprà condannare senza ambiguità questi atti e chi si trincera dietro il nome di Allah per portare morte e distruzione. E’ un dovere che la nostra scuola ha nei confronti dei tanti alunni stranieri che vivono qui e si stanno formando insieme ai coetanei italiani: chi viene qui da altri paesi deve sapere che è accolto in una civiltà con principi, valori e regole ai quali nessuno di noi vuole derogare e ai quali si deve adeguare, perché non intendiamo scendere a compromessi con chi rifiuta la legge del rispetto e dell’integrazione, fatta di diritti e di doveri reciproci”.

“L’Europa oggi più che mai – conclude la responsabile delle politiche scolastiche in Veneto - deve trovare unità nella condanna e nella ricerca di un nuovo modello di integrazione. Perché quello attuale è chiaramente fallito”.

 

“Le stragi di Bruxelles dimostrano ancora un volta che siamo in guerra, una bruttissima e sporca guerra che il terrorismo islamico ci ha dichiarato dentro casa nostra, nel cuore dell’Europa, con il solo obiettivo di distruggerci. E in questa guerra che ci hanno dichiarato, noi abbiamo il dovere di combattere per difendere le nostre vite, la nostra terra, i valori di libertà e di democrazia della nostra società! Sveglia Europa, sveglia Italia, sveglia uomini e donne libere: l’Isis e il terrorismo islamico sono il vero Impero del Male del nostro secolo e vanno annientati e distrutti con la forza, prima che sia la violenza islamica a distruggere noi”.

Lo dichiara l’europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto, dopo i tragici attentati terroristici a Bruxelles.

“Io, fortunatamente, avevo l’aereo stamattina alle ore 11:30 da Venezia a Bruxelles – spiega l’eurodeputata Bizzotto – Oggi pomeriggio, oltre ad un’importante riunione della mia Commissione, dovevo accompagnare ad una visita al Parlamento Europeo una gruppo di 15 ragazzini della scuola “Dante Alighieri” di Cologna Veneta (Verona). Per fortuna, e lo dico soprattutto per rassicurare genitori e parenti, stanno tutti bene, così come stanno bene tutti i miei collaboratori e quelli del gruppo della Lega”.   

“Siamo tutti sotto attacco perché il nemico è già dentro casa nostra, e quello che è successo oggi a Bruxelles può drammaticamente ripetersi a Venezia, Milano, Roma, a Berlino, in qualunque città dell’Europa e del mondo – conclude l’eurodeputata leghista Mara Bizzotto – L’Europa è sotto assedio e in questi anni ha colpevolmente fatto finta di non vedere la minaccia islamista. Basta buonismo, basta chiacchiere: l'Islam che vuole la nostra morte e che vuole distruggere con la violenza la nostra società, è un nemico che va combattuto senza nessuna titubanza! In gioco c’è la nostra libertà, la nostra vita, il nostro futuro!”

 

“L’integrazione in Europa dei musulmani è un esperimento tragicamente fallito. Lo dimostrano i casi di Francia e Belgio, lo dimostra quanto accaduto a Molenbeek dove è stato creato un ghetto da 80.000 immigrati che, oggi si vede, proteggono i terroristi. Oggi non possiamo più tollerare buonismi e distinguo, o un premier che ci dice che i terroristi non arrivano sui barconi ma con gli aerei e che le frontiere servono aperte perché questo è lo spirito europeo. Dobbiamo smantellare i ghetti nelle nostre città, perché i ghetti creano malavita, criminalità, terrorismo. Dobbiamo finirla di accogliere chiunque, perché il rischio ormai è troppo alto. E l’Europa dovrebbe unirsi contro il terrorismo islamico come 70 anni fa contro il nazismo: invece oggi il premio Nobel Obama ci dice che l’Isis non è un suo problema e che noi ci comportiamo come scrocconi, mentre in Ue ci si occupa della grandezza delle vongole invece che del terrorismo”.

Sono le considerazioni del capogruppo leghista in Regione Veneto Nicola Finco, dopo la strage di Bruxelles che ha provocato decine di morti e feriti.

“Tra i musulmani che i buonisti italiani considerano integrati, quanti appoggiano questi attentati? Perché non sentiamo nessuna condanna da parte di associazioni musulmane nelle nostre città? Perché il nostro premier, invece di twittare banalità, non reagisce come Cameron e chiude finalmente i confini del mare agli arrivi indiscriminati di uomini dalla Libia? Al contrario, il Governo continua a creare sul territorio ghetti da 400 e oltre immigrati, quasi nessuno profugo, ma tra i quali possono nascondersi criminali e terroristi”.

“Ora bisogna reagire e difendersi – conclude Finco -, capire che c’è un piano per annullare la nostra identità, i nostri valori, la nostra cultura. Questa guerra si combatte solo recuperando i valori veri, costruendo un’Europa diversa, libera ma intransigente con chiunque tenti di destabilizzare la libertà e il benessere dei popoli europei”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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