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"BPVi, il processo": si inizia con la marea di costituzioni di parte civile. C'è il comune di Francesco Rucco e dei vicentini, non ammessi i 70.000 che hanno aderito alla Opt

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 30 Novembre 2018 alle 22:59 | 0 commenti

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Inizia domani 1° dicembre il processo per il crac della Banca Popolare di Vicenza ("BPVi: il processo" sarà il titolo della rubrica video con avvocati, soci e associazioni che vi proporremo per ogni udienza) ma la prima udienza così come la seconda, fissata per il 15 dicembre, saranno interamente dedicate alle integrazioni delle costituzioni di parte civile a seguito della riunione dei reati (ostacolo alla vigilanza, aggiotaggio e falso in prospetto) e alle nuove costituzioni con un incremento complessivo che secondo l'avvocato Sergio Calvetti di Treviso sarà di circa il 20% (lui da 2.000 "passerà" a 2.400 costituzioni e procederà "anche contro Intesa e, se verrà negata questa possibilità, per l'incostituzionalità del dl 99 che ha messo in Lca la banca regalandola a Intesa Sanpaolo...").

Si dovrebbe, quindi, arrivare a superare la soglia dei 6.000 risparmiatori che seguiranno questa strada ponendo problemi di organizzazione e logistici che già domani, insieme alle previste manifestazioni di protesta, potrebbero causare la cancellazione dell'udienza con nuovi ritardi.

Mentre non sono state ammesse le richieste fatte da chi era tra i circa 70.000 soci che hanno aderito alla Offerta pubblica di Transazione (Opt) che vincolava chi accettava il 15% del danno a non procedere legalmente contro alcuno, il Comune di Vicenza del sindaco Francesco Rucco, a differenza di quello di Achille Variati, sarà finalmente tra i neo costituiti in ciò rispettando un impegno preso con VicenzaPiù e, soprattutto, con i cittadini di Vicenza.

Lo sarà di certo per motivi etici anche se l'acquisizione della documentazione processuale, costosa ma nel diritto dei costituiti, e la sua messa a disposizione dei soci azzerati e degli "studiosi" aiuterebbe a conoscere la realtà storica dei fatti, oltre e accanto a quella che risulterà dalle fasi processuali.

Ma non sarà quella delle costituzioni la strada per le aspettative economiche. Se queste sono irrilevanti per il comune per i suoi 2000 euro circa persi, non saranno, questa è l'unica certezza ad oggi, soddisfatte le aspettative per importi ben più alti di chi, dopo una loro eventuale condanna, dovrebbe poi rivalersi contro i beni residui dei solo sei imputati di Vicenza (a Treviso per Veneto Banca lo sono tutti gli amministratori e i sindaci...), oltre che della Lca stessa, imputata anch'essa per le responsabilità amministrative, che, però, quanto recupererà dai suoi crediti dovrà darlo in primis allo stato, che è creditore privilegiato nei confronti delle due banche venete per gli oltre 4.7 miliardi dati, garanzie miliardarie a parte, a Intesa oltre agli asset stessi...

Ma di questo, oltre che del fatto che tra le costituzioni di parte civile è stata accolta anche quella di Banca d'Italia, abbiamo parlato e parleremo nelle puntate di "BPVi: il processo".

Per questo quello che inizia il 1° dicembre è "il processo", il più importante mai celebrato in una città totalmente sbancata. 

Gli imputati, come noto, sono sette a parte Samuele Sorato (avv. Pinelli), stralciato per motivi di salute da questo procedimento: oltre alla stessa banca, difesa dall'avv. Mucciarelli e accusata di responsabilità amministrativa, sono l'ex presidente Gianni Zonin (avv. Ambrosetti e Diodà), l'ex membro del consiglio di amministrazione Giuseppe Zigliotto (avv. Manfredini), gli ex vicedirettori Emanuele Giustini (avv. Ducci e Dominioni), Andrea Piazzetta (avv. Bertolini Clerici) e Paolo Marin (avv. Roetta) e il dipendente Massimiliano Pellegrini (avv. Lazzaro e Pellegrini). 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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