Bottene:Dal Molin,Parco della Pace,Giunta XL
Giovedi 5 Agosto 2010 alle 11:39 | 0 commenti
Sabato scorso, 31 luglio, ai bordi della rotatoria tra Viale Dal Verme e la strada d'accesso alla nuova base un gruppo di No Dal Molin con bandiere (e ombrelli per proteggersi dal sole) continuava, a manifestare pacificamente per quella che ritiene ancora, compensazioni a parte, un'offesa alla città .
VicenzaPiù ha contattato Cinzia Bottene, una dei maggiori esponenti del movimento cittadino contrario alla base statunitense.
Signora Bottene, che significato ha avuto l'iniziativa di sabato?
È un'iniziativa che prosegue per proprio conto, sulla scia di quella che, ormai da 20 anni, si svolge di fronte alla base Pluto di Longare. Qui, infatti, una o due volte al mese si riunisce un nutrito gruppo di persone che pacificamente manifesta il proprio dissenso al sito militare americano. Analogamente è nata quest'idea di portare avanti una protesta simbolica per ricordare quello che sta succedendo alla città con la costruzione della nuova base Usa. Ritengo che la nostra sia una presenza molto importante.
Avete in mente anche qualche altro tipo di azione a breve?
No, per il momento siamo tutti concentrati sull'organizzazione del Festival No Dal Molin in programma dall'1 al 12 settembre. Qui ci sarà spazio per molti spettacoli ed interessanti dibattiti con ospiti di spessore. Posso anticipare che qualche iniziativa la svolgeremo anche all'interno del prossimo Parco della Pace.
A proposito del Parco della Pace: qual è la sua opinione in merito?
Quando è uscita la notizia non mi sono lasciata andare a particolari scene di gioia e contentezza. Certo, mi fa piacere che quell'area resti alla città , senza il rischio che venga costruito un altro sito militare, però questo non appaga la battaglia che sto portando avanti ormai da 4 anni. La vicenda Dal Molin mi ha fatto sentire tradita e calpestata come cittadina e come italiana. Diciamo che il Parco della Pace è una piccola soddisfazione a fronte di grandi soprusi.
Cambiamo argomento: come vede lei una possibile apertura del sindaco Variati nella sua Giunta a Claudio Cicero (Impegno a 360°) e Massimo Pecori (Udc)?
Noi per fortuna siamo lontani da queste dinamiche di palazzo. Credo che sarà molto difficile unire realtà così diverse; mi riferisco soprattutto a Cicero: lui e Variati hanno sempre avuto visioni molto distanti, in particolare riguardo la Base o l'areoporto. Vedo molto critica una possibile convivenza. C'è, poi, da sottolineare il fatto che Impegno a 360° ha sostenuto Lia Sartori (candidata PdL, ndr) alle ultime elezioni, pertanto credo che entrambi dovranno dare delle spiegazioni ai propri elettori. Io sono contraria al trasformismo, preferisco mantenere la mia coerenza.
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