Bottene: confronto vivace con Zanetti su Nosiglia, democrazia e attuale maggioranza
Sabato 30 Ottobre 2010 alle 22:27 | 0 commenti
Riceviamo da Cinzia Bottene e pubblichiamo: "Visto che Zanetti ha scelto, ancora una volta, la "via pubblica" invio la mia replica, sperando sia l'ultima!
Caro Filippo, hai proprio ragione: non ci siamo e, visto che non serve a nulla, spero vivamente che tu deponga la penna e questa triste vicenda possa avviarsi alla fine, permettendomi così di dedicare il mio tempo a cose più importanti di una sterile polemica.
Ti assicuro che lo stesso avrei fatto anche ieri se tu non avessi inviato il tuo scritto, indirizzato a me, - nel quale mi è difficile trovare quel tono pacato e rispettoso delle persone che tu dici di voler mantenere - a VicenzaPiù, rendendolo pubblico e costringendomi così ad una replica.
E il tutto senza nemmeno avvisarmi o farmene avere copia. Bella correttezza, speravi forse che non me ne giungesse notizia evitando così un contraddittorio?
Spero tu non ti aspettassi, dopo avermi dato della maleducata, della sleale e avermi fatta passare per quella che organizza imboscate, che me ne stessi zitta mortificata nell'angolino, a subire nel silenzio.
Per quanto mi riguarda, come ti ho già scritto, sarò sempre dalla parte di chi, siano cittadini, studenti, o lavoratori, manifesta in modo civile il proprio pensiero, anche nel caso io non lo condivida o sia esso contrario al mio. Per me questo significa dare un senso compiuto alla parola Democrazia e proprio per questo il diritto di parola per me non è certo legato alla quantità di voti ottenuti o alle aree politiche di appartenenza.
Aggiungo che, nel caso specifico, la contestazione al Vescovo era non solo legittima ma ampiamente giustificata dal comportamento di Nosiglia che,come tu stesso ricordi, non si è mai creato problemi ad intervenire, anche in maniera estremamente dura, su argomenti che non gli competevano - se non come indicazione morale rivolta ai fedeli - salvo poi sul Dal Molin scegliere il silenzio, giustificandolo col fatto che essendo una questione politica lui non poteva intervenire (sic!).
La costruzione di una base militare funzionale alla guerra non è anche una questione morale e in quanto tale non avrebbe dovuto essere contrastata da Nosiglia? Non è forse compito di un sacerdote e vescovo farsi interprete del Vangelo?
Ricorderai le sue pronte dichiarazioni quando in consiglio si votò la mozione sul testamento biologico. In quell'occasione arrivò addirittura a dire, con parole di fuoco, che quello non era il luogo deputato e che noi non eravamo legittimati ad affrontare l'argomento?
Quello non ti è sembrato un pesante oltraggio alle istituzioni, aggravato per di più dal fatto che partisse da un vescovo?
Perché non hai difeso "l'istituzione consiglio" con parole altrettanto dure anche in quella occasione?
O forse, come mi stai portando a pensare, nella nostra povera Vicenza, permeata di bigottismo, ci sono certi ambiti e certe persone esenti da critiche e più intoccabili di altri?
Perché il Sindaco non ha dato del villano e dell'ignorante, oltre che dell'irresponsabile, all'autista del Vescovo quando, il primo di gennaio di quest'anno (con Nosiglia seduto a fianco!), ha tentato di investire alcune persone che avevano avuto il solo torto di aver inscenato un presepio vivente che puntava l'attenzione sul Dal Molin? Eppure questa mi sembra un'azione ben più pericolosa dell'alzare dei semplici cartelli.
E ancora, perché Nosiglia non ha mai proferito parola su quelli che sono i veri cancri della nostra città e della nostra società : la corruzione sempre più dilagante (i recenti fatti Dirty Leather ne sono solo un esempio), la continua devastazione del territorio, una politica inefficace ridotta sempre più a triste teatrino, la disoccupazione giovanile, lo stato pietoso in cui sono ridotti servizi essenziali quali la sanità e la scuola, anche se di quest'ultimo tema, a onor del vero, si è occupato, ma non per difendere la scuola pubblica bensì per ottenere maggiori finanziamenti a favore delle scuole private.
Quanto all'accusa di opportunismo, rivolta non specificatamente a te ma a tutta la maggioranza, permettimi di mantenerla. Come altro definiresti una coalizione che si fa eleggere promettendo un nuovo modo di far politica (ricordi la casa di vetro e la nuova primavera che doveva investire la città ?), per poi pian piano ricadere nelle solite dinamiche stantie e arrivare a far entrare in maggioranza due forze politiche avversate sino al giorno prima?
Dove sono quegli esponenti della maggioranza che da consiglieri di opposizione tuonavano in difesa della laicità delle istituzioni? Te lo dico io: o zitti e allineati o addirittura, come è successo mercoledì, a tessere le lodi di Nosiglia.
Siamo solo a metà mandato, cosa devono aspettarsi ancora le persone (e mi ci metto anch'io) che vi hanno appoggiato? E le cittadine e i cittadini che vi hanno votato?
Quanto al" rispetto delle persone" che tu indichi come uno dei tuoi principi ti faccio notare che io, pur nella durezza di certi contrasti sia politici che di movimento, MAI, e ripeto MAI, mi sono permessa di offendere le persone come hai fatto tu nei miei confronti e il sindaco nei confronti di un consigliere eletto del consiglio comunale (e qui il rispetto del ruolo dov'è finito?) e di suoi concittadini.
Vuoi vedere che alla fine la mia anima laica, a differenza di altre poco avvezza alla frequentazione di sacrestie, è più rispettosa e caritatevole verso il prossimo di tante che non perdono occasione per professarsi tali?
Ti rinnovo l'invito a far sì che questa polemica pubblica cessi, in primo luogo perché ha stancato me, ma soprattutto perché temo stia annoiando anche i lettori."
Cinzia Bottene
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