Borgo Berga, il Pd vuole chiarezza: "convocheremo in commissione Hüllweck e Berlusconi"
Mercoledi 12 Marzo 2014 alle 13:44 | 0 commenti
Il Partito Democratico vicentino scende in campo sulla vicenda del nuovo tribunale sorto nell'area dell'ex Cotorossi. Il dispiegamento di forze presentatosi nella conferenza stampa convocata questa mattina nella sala Rainaldi di Palazzo Trissino è di quelli importanti: in prima linea di fronte ai giornalisti ci sono il capogruppo in consiglio comunale Giacomo Possamai, la segretaria cittadina Chiara Pavan e la consigliera comunale Alessandra Marobin componente della terza commissione consiliare incaricata di affrontare il caso del complesso edilizio di borgo Berga.
La commissione finora ha ascoltato i tecnici degli uffici comunali, e come ha ricordato in apertura la consigliera Marobin "aspetteremo la fine delle verifiche complete, ma vogliamo rispondere alle domande dei cittadini al più prestoâ€.
Ora per la commissione, però, è arrivato il momento di una nuova strategia "per fare chiarezza", ripetono più volte con forza gli esponenti del Pd vicentino, affinché in futuro “non accadano più ferite come quelle che ci siamo ritrovati a Vicenza sia all’ex Cotorossi, ma anche alla ex caserma Dal Molinâ€.
Vicenda, quella della nuova caserma statunitense in città , che ha oscurato gli accadimenti attorno all’imponente costruzione del tribunale di borgo Berga secondo gli esponenti del Pd:
“Il Pd ha sostenuto con coraggio la necessità di istituire delle commissioni aperte - afferma la segretaria cittadina Pavan – c’è bisogno di fare luce sulle scelte del passato nella costruzione di alcune opere di questa città e confidiamo nel lavoro delle commissioniâ€.
Ma l’affondo su quanto accaduto con le precedenti amministrazioni arriva dal capogruppo in consiglio comunale Possamai:
“Ora la commissione su borgo Berga, dopo aver analizzato le responsabilità tecniche sulle responsabilità degli uffici comunali, del genio civile o su chi ha rilasciato permessi e concessioni lasciando dubbi e perplessità , è arrivato il momento che indaghi sul perché la politica di allora ha scelto di costruire proprio in quel luogo, un posto nel quale chiunque non sia un folle poteva rilevare i rischi ambientali, paesaggistici e idrogeologiciâ€.
A questo punto Possamai piazza una serie di pesanti questioni ricordando il conflitto di interessi dell’allora premier Silvio Berlusconi, il ruolo dell’ex sindaco di Vicenza Enrico Hüllweck e gli intrighi politici romani sulla vicenda:
“Quel terreno era o no di proprietà di una finanziaria di Berlusconi? Hüllweck era a conoscenza oppure o no degli interessi in ballo e i massimi responsabili tecnici, tra cui la futura moglie dell’ex sindaco al cui matrimonio Berlusconi ha fatto da testimone di nozze, su quali basi hanno fatto le loro valutazioni? E perché l’allora ministro Roberto Castelli promise maggiori finanziamenti se veniva costruito proprio in quel luogo? Su questa vicenda ci sono grandissime opacità romane†conclude in modo deciso il giovane capogruppo Pd, che poi lancia la proposta di convocazione in commissione dei protagonisti dell’epoca, i quali, a suo parere, se si rifiutassero “sarebbe molto graveâ€.
“Ci aspettiamo che proprio l’ex sindaco insieme all’assessore all’urbanistica dell'epoca Maurizio Franzina e anche Castelli e Berlusconi vengano a fornire spiegazioni davanti alla commissione. Perché la proprietà di quei terreni - chiosa Possamai - non è un fatto secondario: lo facciano per rispetto verso la città e per cogliere l’opportunità di un confronto che ci auguriamo per loro, fughi ogni dubbio una volte per tutte sulla vicendaâ€.
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