Bilancio, Sel Vicenza: bilancio blindato e poca trasparenza
Mercoledi 7 Maggio 2014 alle 20:56 | 0 commenti
Davide Vittorelli e Silvia Dalla Rosa, Sel Vicenza - Amarezza e grande insoddisfazione. È difficile provare altro alla luce dell’approvazione del bilancio comunale avvenuta ieri sera a Palazzo Trissino. Sappiamo bene che gli ingenti tagli trasversali, soprattutto al sociale, non dipendono esclusivamente dall’Amministrazione Comunale, poiché i fondi erogati dallo Stato agli enti locali vengono sempre più ridotti, costringendo le Amministrazioni Pubbliche, come accade anche a Vicenza, a pesanti tagli lineari in tutti i settori e servizi.
Le politiche di austerità e contenimento della spesa, in un periodo in cui i cittadini stessi abbisognano sempre più di maggior sostentamento ed aiuto da parte del pubblico, rappresentano inequivocabilmente un grave errore politico ed un’incapacità di affrontare le problematiche.
A fronte di un costante impoverimento delle famiglie, quindi, lo Stato e gli Enti Locali riducono paradossalmente gli investimenti in servizi ed assistenza, contribuendo essi stessi alla diminuzione della qualità della vita dei cittadini. Nonostante ciò, crediamo che il metodo usato sia stato poco partecipato e poco trasparente.
Il bilancio è uno dei documenti più importanti per l’Amministrazione Comunale e quindi ci si sarebbe aspettati, in primis, un’ampia ed approfondita discussione sull’argomento sia interna al Consiglio Comunale, sia esterna alla Sala Bernarda con la partecipazione, possibilmente, dei cittadini e degli altri gruppi associativi organizzati. Sebbene l’Amministrazione abbia consultato alcune realtà , siamo molto distanti da quella che dovrebbe essere una reale partecipazione e trasparenza nella redazione di un documento che condizionerà le scelte politiche ed amministrative dei prossimi anni.
La puntuale spiegazione di un documento già di per sé complesso ed ostico, un confronto costruttivo e propositivo sulle singole voci, un serio ed accurato dibattito sull'atto, avrebbero sicuramente garantito miglioramenti ed innovazioni che purtroppo non hanno avuto luogo. Le voci del bilancio comprendono genericamente entrate e costi fissi e perciò diventano impossibili da emendare: come si possono distinguere le spese necessarie per il funzionamento di teatri, scuole, uffici, come riscaldamento o oneri, dalle spese per gli investimenti dovuti a scelte politiche? Gli emendamenti presentati da Valentina Dovigo sono stati tutti respinti tranne uno, sub-emendato; l’opposizione ha cercato di modificare il documento, ma di fatto le scelte erano blindate da una compatta maggioranza consiliare. Temiamo fortemente che alcune decisioni possano avere degli effetti negativi in futuro sulla città , come la variante urbanistica votata all’interno dell’emendamento sull’ex macello.
Inoltre, vista la complessità della documentazione di bilancio e visti i tempi ristretti avuti nell’approvazione, siamo certi che gran parte dei consiglieri non abbiano avuto nemmeno il tempo e le capacità di approfondire l’analisi dei documenti, ed abbiano pertanto espresso un voto favorevole, esclusivamente per “ordine di scuderiaâ€. Tali atteggiamenti degradano il ruolo stesso di consigliere comunale a mero esecutore di scelte calate dall’alto, definite da pochi e non sempre in sintonia con il reale interesse dei vicentini.
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