I Palazzi informano: Bertotti non torna, Ario ci ringrazia, Antonio no
Venerdi 12 Ottobre 2012 alle 11:32 | 0 commenti
Il 5 ottobre, dopo che era stata da tempo resa nota la relativa richiesta ufficiale, riferivamo della possibilità che Cristina Bertotti, traferita dal tribunale di Vicenza alla Procura di Brescia, fosse incaricata, comunque, di portare a compimento il primo grado del processo Aim Marghera, primo e ultimo vista la prescrizione comunque incombente.
L'altro ieri Il Giornale di Vicenza faceva sua questa nostra indiscrezione di sette giorni fa ma nel frattemo da Palazzo ci dicono che il ritorno pro tempore e solo per questo processo, per lo più dimenticato dai media a differenza delle pirotecniche indagini che lo avevano generato, sarebbe diventato molto improbabile.Â
Il 19 ottobre, data della prossima udienza, si saprà la "verità " come pure si saprà se, lo mormora sempre il Palazzo, anche il temporaneo presidente della corte, dr. Gianesini, rinuncerà a gestire il caso per una possibile promozione in Cassazione o, forse di più, per una, da lui stesso correttamente supposta, incompatibilità per motivi familiari, come già ha fatto per un altro processo, quello denominato Appaltopoli o Mala condicio «dando esempio di trasparenza assoluta e di alti valori civici...», come il 28 settembre scriveva, facendo fischiare le orecchie a qualche canuto pm locale, il collega Diego Neri su Il Giornale di Vicenza.
Su questo fronte, dicono sempre I Palazzi, ma in un'altra sede, a breve sarà ufficiale che, magari grazie ad aver proprio noi ... bruciato la notizia rendendo noto quello che a Via Fermi conoscono tutti, cioè il malessere della proprietà assindustriale del quotidiano, Ario Gervasutti sarebbe stato prorogato per un anno (un anno, abbia pazienza Antonio Di Lorenzo o chiunque altro aspiri al suo desk, ci hanno detto un anno, mica tre...) alla direzione de Il Giornale di Vicenza i cui risultati e la cui guida non sono troppo graditi al presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto.
A lui, come al suo presidente nel Cda della Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, abbiamo rinnovato la richiesta di un'intervista. A tutto campo, s'il vous plait.
Noi siamo sicuri che siffatti manager, appena ne avranno il tempo (tanto anche noi abbiamo pazienza), non avranno difficoltà a rispondere alle domande di un povero e piccolo direttore come il sottoscritto.
Mica sono Ario.
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