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Berti (M5s): la campagna elettorale tra Pfas e Tosi fra le braccia di Moretti

Di Edoardo Andrein Mercoledi 11 Marzo 2015 alle 17:05 | 0 commenti

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“La telenovela leghista è finita in un mare di lacrime, con Tosi che corre a consolarsi fra le braccia della Moretti”. Jacopo Berti, candidato presidente del Movimento 5 Stelle alla presidenza del Veneto, entra nelle vicende della Lega Nord che hanno tenuto banco in Veneto e in tutta Italia nell’ultimo mese e in vista delle elezioni regionali lancia un avvertimento: “I Pfas non diventino materia da campagna elettorale per chi è seduto da anni in consiglio regionale e non ha mai mosso un dito. La salute di migliaia di residenti del basso vicentino è a rischio”. E presenta le proposte del Movimento 5 Stelle sul tema.

"Ladylike è stata mandata da Renzi nella regione più produttiva d'Italia per spremerla – accusa Berti - ed è il cavallo di Troia di Roma. Tosi, complice, le dà una mano tradendo la Lega per togliere voti a Zaia e supportare il Partito Democratico in un eventuale ballottaggio".

"Ma fanno i conti senza l'oste: prima di prendersi la Regione dovranno vedersela con noi – avverte Berti - il Movimento 5 Stelle c'è e il nostro consenso sale ogni giorno. Anche perché i veneti non vogliono certo finire nelle mani della Moretti. Questo, e ormai è chiaro a tutti da un pezzo, è un pericolo da scampare come l'ebola. Siamo di fronte a un'emergenza che dobbiamo affrontare, ma dobbiamo affrontarla tutti uniti".

Infine il candidato M5s fa un'analisi sul caso acqua inquinata da Pfas scoppiato nel basso vicentino:

La salute di migliaia di residenti del basso vicentino è a rischio, e ora la situazione potrebbe addirittura peggiorare con l'apertura del bacino di laminazione di Trissino: nell'area berica tutti parlano delle sostanze perfluoroalchiliche, che sono state immesse nell'ambiente da anni di utilizzo di composti chimici da aziende specializzate nella produzione di stoviglie e bicchieri di carta. I composti venivano infatti usati per impermeabilizzare i prodotti, ma con il tempo hanno inquinato le falde acquifere. Ma il Movimento 5 Stelle ha nel mirino i Pfas, il cui “epicentro” è fra Lonigo e Montecchio, da un bel pezzo.

Il consiglio regionale, con i suoi ben noti tempi elettorali, chiede che Arpav e le aziende sanitarie intervengano per verificare la situazione. In realtà l'Arpav monitorizza da tempo i Pfas, e tutta la documentazione è pubblicata sul sito dell'agenzia regionale.

Molti Comuni hanno imposto ai residenti di verificare lo stato di salute dei pozzi privati. E ora scattano le ordinanze che obbligano la popolazione a non usare l'acqua di quei pozzi. Ma la situazione è resa ancora più complicata dall'assenza di una normativa sui limiti di concentrazione di queste sostanze nell'acqua destinata all'uso umano o agricolo.

Da bene pubblico e fonte di vita, l'acqua in Veneto sta diventando veleno anziché tutelare la salute dei veneti, i Comuni la mettono a rischio. Non vorremmo che l'acqua e i Pfas diventassero temi elettorali, che quei signori che siedono in consiglio regionale sono pronti a dimenticare già a giugno.

Il Movimento 5 Stelle in Regione risolverà invece questo gravissimo problema in modo pratico.

Il piano prevede indagini diffuse sull'inquinamento non solo dell'aria ma anche del suolo e delle falde acquifere con relativa mappatura. Sarà sostenuta l'agricoltura biologica per eliminare gradualmente l'uso massiccio di pesticidi, incentivando sistemi di coltivazione sostenibili e biodinamici. Verranno fatte indagini epidemiologiche per una valutazione economica dell'impatto sulla salute dell'inquinamento chimico presente nella nostra regione. Verranno infine destinate più risorse in tema di sicurezza idraulica e idrogeologica.

L'acqua è una delle nostre 5 Stelle, chi ha sbagliato pagherà e noi ridaremo l'acqua ai veneti.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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