Berti (M5s): la campagna elettorale tra Pfas e Tosi fra le braccia di Moretti
Mercoledi 11 Marzo 2015 alle 17:05 | 0 commenti
“La telenovela leghista è finita in un mare di lacrime, con Tosi che corre a consolarsi fra le braccia della Morettiâ€. Jacopo Berti, candidato presidente del Movimento 5 Stelle alla presidenza del Veneto, entra nelle vicende della Lega Nord che hanno tenuto banco in Veneto e in tutta Italia nell’ultimo mese e in vista delle elezioni regionali lancia un avvertimento: “I Pfas non diventino materia da campagna elettorale per chi è seduto da anni in consiglio regionale e non ha mai mosso un dito. La salute di migliaia di residenti del basso vicentino è a rischioâ€. E presenta le proposte del Movimento 5 Stelle sul tema.
"Ladylike è stata mandata da Renzi nella regione più produttiva d'Italia per spremerla – accusa Berti - ed è il cavallo di Troia di Roma. Tosi, complice, le dà una mano tradendo la Lega per togliere voti a Zaia e supportare il Partito Democratico in un eventuale ballottaggio".
"Ma fanno i conti senza l'oste: prima di prendersi la Regione dovranno vedersela con noi – avverte Berti - il Movimento 5 Stelle c'è e il nostro consenso sale ogni giorno. Anche perché i veneti non vogliono certo finire nelle mani della Moretti. Questo, e ormai è chiaro a tutti da un pezzo, è un pericolo da scampare come l'ebola. Siamo di fronte a un'emergenza che dobbiamo affrontare, ma dobbiamo affrontarla tutti uniti".
Infine il candidato M5s fa un'analisi sul caso acqua inquinata da Pfas scoppiato nel basso vicentino:
La salute di migliaia di residenti del basso vicentino è a rischio, e ora la situazione potrebbe addirittura peggiorare con l'apertura del bacino di laminazione di Trissino: nell'area berica tutti parlano delle sostanze perfluoroalchiliche, che sono state immesse nell'ambiente da anni di utilizzo di composti chimici da aziende specializzate nella produzione di stoviglie e bicchieri di carta. I composti venivano infatti usati per impermeabilizzare i prodotti, ma con il tempo hanno inquinato le falde acquifere. Ma il Movimento 5 Stelle ha nel mirino i Pfas, il cui “epicentro†è fra Lonigo e Montecchio, da un bel pezzo.
Il consiglio regionale, con i suoi ben noti tempi elettorali, chiede che Arpav e le aziende sanitarie intervengano per verificare la situazione. In realtà l'Arpav monitorizza da tempo i Pfas, e tutta la documentazione è pubblicata sul sito dell'agenzia regionale.
Molti Comuni hanno imposto ai residenti di verificare lo stato di salute dei pozzi privati. E ora scattano le ordinanze che obbligano la popolazione a non usare l'acqua di quei pozzi. Ma la situazione è resa ancora più complicata dall'assenza di una normativa sui limiti di concentrazione di queste sostanze nell'acqua destinata all'uso umano o agricolo.
Da bene pubblico e fonte di vita, l'acqua in Veneto sta diventando veleno anziché tutelare la salute dei veneti, i Comuni la mettono a rischio. Non vorremmo che l'acqua e i Pfas diventassero temi elettorali, che quei signori che siedono in consiglio regionale sono pronti a dimenticare già a giugno.
Il Movimento 5 Stelle in Regione risolverà invece questo gravissimo problema in modo pratico.
Il piano prevede indagini diffuse sull'inquinamento non solo dell'aria ma anche del suolo e delle falde acquifere con relativa mappatura. Sarà sostenuta l'agricoltura biologica per eliminare gradualmente l'uso massiccio di pesticidi, incentivando sistemi di coltivazione sostenibili e biodinamici. Verranno fatte indagini epidemiologiche per una valutazione economica dell'impatto sulla salute dell'inquinamento chimico presente nella nostra regione. Verranno infine destinate più risorse in tema di sicurezza idraulica e idrogeologica.
L'acqua è una delle nostre 5 Stelle, chi ha sbagliato pagherà e noi ridaremo l'acqua ai veneti.Accedi per inserire un commento
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