Battaglia Coldiretti contro digestori a mais, Zanoni: danni all'agricoltura e all'ambiente
Mercoledi 4 Luglio 2012 alle 12:21 | 0 commenti
 
				
		
On. Andrea Zanoni, Idv - Il Presidente dell'Associazione degli agricoltori vicentini denuncia la mancanza di un piano energetico regionale ed il dilagare degli impianti in Veneto. L'Eurodeputato IdV, Andrea Zanoni: «Porterò la questione in Europa». Negli scorsi giorni il Presidente della Coldiretti di Vicenza, Diego Meggiolaro, ha sottolineato che i biodigestori a mais ceroso danneggiano un intero settore economico e causano danni incalcolabili all'ambiente, con colate di cemento per la realizzazione degli impianti.
L'uso del  vegetale, bruciato per creare energia elettrica e termica e sottratto  all' alimentazione negli allevamenti, condurrà secondo il Presidente  provinciale, alla chiusura di molte aziende agricole.
La Coldiretti  Veneto aveva già fatto presente alla Regione l'urgenza di adottare un  Piano energetico, facendo notare la diffusione indiscriminata dei  digestori su tutto il territorio regionale. La richiesta è rimasta fino  ad ora inascoltata e sono arrivati ad una cinquantina i casi di  allevatori veneti che devono sopportare prezzi maggiorati per alimentare  i propri animali, vista la lievitazione dei prezzi d'affitto dei  terreni agricoli.
Lo scorso anno, con la Legge finanziaria regionale,  il Consiglio del Veneto ha approvato disposizioni transitorie in  materia di impianti fotovoltaici a terra, di impianti di produzione  alimentati da biomassa, a biogas e bioliquidi. Si tratta solo di uno  specifico stralcio del Piano energetico regionale, relativo alla  produzione di energia da fonti rinnovabili. Una vera e definitiva  programmazione energetica, di competenza della Giunta, deve ancora  essere elaborata, lasciando un pericoloso vuoto normativo.
 
«La  questione del mais utilizzato come combustibile per impianti di  produzione energetica -ha affermato l'Europarlamentare IdV, Andrea  Zanoni - è rilevante e non sta avendo l'attenzione che merita da parte  degli Amministratori. I motivi addotti da Coldiretti sono pienamente  condivisibili. Mi unisco alla preoccupazione espressa e sottoporrò il  problema all'attenzione del Parlamento Europeo».
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