Base Pluto, Langella rivendica la sovranità del popolo italiano sul proprio territorio
Mercoledi 5 Settembre 2012 alle 23:55 | 1 commenti
Giorgio Langella, PdCI FdS - In relazione alla (ri)costruenda base Pluto, ritengo che Vicenza non possa e non debba diventare una città circondata e occupata da basi militari di una potenza straniera abituata a portare guerra e distruzione in varie regioni del nostro pianeta. Una potenza, gli Stati Uniti, che, in nome di una "sua ipotetica democrazia", porta distruzione e morte per controllare territori e paesi strategicamente importanti. Lo ha fatto in passato e continua a farlo.
Di quanto avviene nella base Pluto si sa poco o nulla. Il vero obiettivo è taciuto, nascosto, sconosciuto.
In questo contesto risultano perlomeno "bizzarre" le "condanne" di tante forze politiche (accompagnate da pressanti richieste di dissociazione) verso "movimenti eversivi che praticano la violenza". Sono le stesse forze politiche che erano favorevoli alla costruzione della base al Dal Molin.
Nelle vicende delle basi militari (si chiamino Dal Molin o Pluto o Ederle), di "eversivo" c'è soprattutto l'atteggiamento arrogante delle autorità statunitensi che trattano Vicenza e l'Italia come terre di conquista (anzi, già conquistate). Qualcuno è arrivato a sostenere che gli Stati Uniti possono fare quello che vogliono perché quello è territorio loro. Ed è proprio questo il problema. Noi non abbiamo sovranità su pezzi importanti del nostro territorio. È triste dirlo ma siamo occupati da una potenza straniera. Prendiamone atto e opponiamoci.
Chiediamo che la Costituzione venga applicata e che il popolo italiano abbia il pieno e totale controllo sul proprio territorio. Con la decisione e la fermezza necessarie. Questa non è eversione, è democrazia.
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