Banca Popolare di Vicenza, richiesta di archiviazione per 17 dei 19 dipendenti delle filiali di Prato accusati di truffa ed estorsione. Restano in piedi le accuse di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza
Martedi 14 Marzo 2017 alle 15:38 | 1 commenti
Archiviazione per 17 dei 19 dipendenti indagati della filiale di Prato della Banca Popolare di Vicenza. E' questa la richiesta inoltrata dalla Procura di Prato al giudice per la indagine preliminari del capoluogo toscano in merito all'accusa loro rivolta di estorsione e truffa. Gli unici due soggetti per le ipotesi di reato permane, unitamente a quelli di aggiotaggio e ostacolo all'attività di vigilanza, sono Samuele Sorato ed Emanuele Giustini, rispettivamente direttore generale e vice dello stesso. Il fascicolo relativo alle posizioni dei 19 soggetti interessati è stato trasmesso alla Procura di Vicenza, che valuterà l'eventuale addebito di altre accuse. Intanto il giudice valuterà se concedere o meno l'archiviazione.
Nello specifico, il comportamento per i quali sarebbe sorto il reato, sarebbe stato quello di aver indotto i clienti loro sottoposti a sottoscrivere le azioni della Popolare aventi valore annacquato ben sapendo di agire in malafede. E ora a tremare sono gli oltre 4000 soci-correntisti di Vicenza, che vedono sempre più concreta una medesima sorte. Va ricordato, infatti, che nell'ipotesi in cui anche il gip di Vicenza dovesse richiedere al giudice l'archiviazione per i dipendenti della Popolare coinvolti nelle sedi del capoluogo berico, e lo stesso dovesse accoglierla, gli stessi vedrebbero vanificarsi la possibilità di costituirsi parte civile nel futuro processo e anche le speranze di vedersi restituire almeno una parte del maltolto.
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