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Balbi, Tosetto, Variati e il triangolo dello scavo

Di Marco Milioni Lunedi 16 Settembre 2013 alle 21:19 | 2 commenti

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C'è qualcosa di astruso nella vicenda delle strade asfaltate di nuovo che vengono puntualmente scassate da chi scava per realizzare o manutenere i cosiddetti sottoservizi che possono essere cavidotti per il gas, per la telefonia, la fibra ottica e chi più ne ha più ne metta. La questione è annosa. Come è possibile che una strada sistemata di fresco venga poco dopo ridotta ad un groviera?

Gli obblighi di ripristino in capo ai privati garantiscono il comune e la sua cittadinanza? Durante la precedente consiliatura l'allora assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto (Psi) e il sindaco Achille Variati (Pd) si vantarono di avere messo a punto un regolamento sugli scavi che finalmente metteva i privati al loro posto. Sul GdV di oggi in pagina 6 si legge non solo che Telecom ha impugnato il regolamento (cosa nota) ma che l'amministrazione sia addirittura disposta a modificarlo, presumibilmente per non inasprire il contenzioso.

Ora delle due l'una. O in comune hanno deciso di calare le braghe di fronte all'ex monopolista telefonico, che poi tanto ex non è. Oppure gli uffici hanno redatto il regolamento con i piedi e allora i dirigenti responsabili vanno cacciati a pedate nel sedere. Soprattutto in ragione del lauto stipendio di cui godono. Per carità potrebbe anche essere che con la scusa del contenzioso con Telecom si cerchi di modificare il regolamento perché pur giuridicamente inattaccabile quelli che per anni hanno approfittato di un sistema in cui chi scassa non paga (ovviamente si parla anche delle imprese locali), abbiano fatto lobbying per ripristinare lo status quo. Comunque ricadremmo nella prima fattispecie. Per cui comunque la giunta e gli uffici sono nel torto. Di più l'assessore oggi competente, Cristina Balbi del Pd, non può nemmeno prendere le distanze e dire di non masticare la materia giacché di mestiere fa l'avvocato. E a meno che non voglia ammettere di essere un avvocato da sfratti dovrebbe prendere posizione pubblicamente. Perché dichiararsi possibilisti significa tutto e nulla. O meglio si dà l'impressione di avere imboccato il binario del “chi s'è visto s'è visto”.


Commenti

Inviato Martedi 17 Settembre 2013 alle 08:10

E' la difficoltà che troverà Renzi .
Inviato Mercoledi 18 Settembre 2013 alle 06:35

Difetto di competenza nella "singolare" squadra di variatiani al governo della città?
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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