Assemblea del Pd a San Pio X: “verso una Tav/Tac democratica”
Giovedi 12 Marzo 2015 alle 16:56 | 0 commenti
Riceviamo da Alessandro Fracasso e pubblichiamo
Lunedì 9 marzo 2015 presso Villa Tacchi San Pio X si è tenuto un incontro con la cittadinanza programmato dal PD nell’ambito degli incontri programmati con i propri elettori, ma aperti a tutto il pubblico. Dopo varie presentazioni in materia di lavori pubblici, di interventi sull’integrazione e sulla sicurezza di un quartiere impegnativo com’è quello di San Pio X e dei suoi immediati dintorni, è stato concesso anche uno spazio ad un altro problema non indifferente che sta catalizzando l’interesse di tutta la nostra città : il progetto TAV/TAC.
Dopo alcuni interventi da parte dei cittadini, è stato presentato dagli stessi un documento dove si richiede di fermare l’attuale iter approvativo e di dar possibilità alla cittadinanza di conoscere e di esprimere democraticamente un proprio parere sul progetto. E’ stato chiesto che vengano programmate delle giornate atte ad illustrare lo studio di fattibilità (nella sua interezza) approvato in Consiglio in modo da informare tutti i cittadini su quale sarà il futuro della città di Vicenza, riconosciuta come Sito Patrimonio Mondiale dell'Umanità da parte dell'UNESCO. Di seguito riportiamo il testo del documento inoltrato ai Consiglieri e rappresentanti presenti alla serata; è un documento redatto dal comitato dei Ferrovieri ma condiviso da tutti i rappresentanti delle zone interessate alla TAV/TAC ed anche da altri cittadini preoccupati, non poco, dalla mole di interventi programmati sulla
città :
“VERSO UNA TAV/TAC DEMOCRATICA"
Dopo vari, interessanti e costruttivi dibattiti tra i cittadini delle zone San Pio X, Stanga, Casale, Borgo Berga e Ferrovieri, sono state ratificate alcune richieste che vogliamo porre all’attenzione del circolo del Partito Democratico in occasione dell’assemblea informativa di quartiere convocata dallo stesso PD presso il Circolo 3 del Quartiere San Pio X.
1) Sospensione del procedimento di costruzione e approvazione del progetto definitivo a tempo indeterminato, per garantire tempo e spazio a un vero coinvolgimento della cittadinanza.
2) Costruzione di un percorso informativo e partecipativo attraverso le assemblee di quartiere dove i cittadini e i tecnici dei comitati abbiano la possibilità di dare un contributo attivo rispetto alla realizzazione dell’opera. Chiediamo un confronto vero tra l’amministrazione comunale e chi vive quotidianamente questa città , perché vengano rispettati gli interessi della collettività .
3) Realizzazione di un processo consultivo attraverso il quale i cittadini abbiano la possibilità , in forma democratica, di esprimere il proprio parere sul quadruplicamento ferroviario e le sue opere complementari.
Chiediamo al circolo del PD della Circoscrizione 3 di far propri questi punti e di portarli davanti all’organo di governo di questa città in quanto richieste dei cittadini delle zone interessate dal progetto TAV/TAC. Crediamo che chi ha il ruolo di governo di un territorio debba farsi portavoce di quelle che sono le decisioni prese nelle assemblee popolari e degli interessi della comunità . La richiesta di una moratoria del progetto costituisce la condizione "sine qua non" per poter mettere in pratica i processi informativi, partecipativi, , consultivi e democratici.
I cittadini delle zone: Stanga, Viale della Pace, Borgo Berga, Borgo Casale, San Pio X e Ferrovieriâ€
I cittadini colpiti direttamente dal progetto e cittadini che amano Vicenza credono che queste richieste siano più che legittime in uno stato democratico. Siamo a fronte delle notevoli preoccupazioni che provano quei cittadini (non pochi, 80 case abbattute!) che si trovano privati della propria dimora, frutto dei sacrifici di una vita, e soppiantati dal proprio ambiente ed amicizie. Ricordiamoci che oltre agli abbattimenti è da considerare anche il disagio di coloro che si vengono a trovare un treno a pochi metri dalla casa, quindi con problemi di stabilità per le case “vetuste†oltre al considerevole deprezzamento degli immobili che si vengono a trovare nella nuova zona di rispetto ferroviario (non sono poche, si deve considerare la zona da San Lazzaro a Torri di Quartesolo sia a destra che a sinistra del nuovo tracciato affiancato allo storico). Particolare attenzione va poi dedicata al capitolo sicurezza: far attraversare tutta la città da un simile tracciato stretto tra le abitazioni porta il ricordo alla tragedia di Viareggio!
Il progetto è importante, tutti lo riconoscono il progresso non va fermato e nessuno è contrario all’opera, ma affermiamo che può anche essere realizzata in maniera alternativa e magari rispettosa per la città e per i suoi abitanti (vedasi progetti precedenti o quello tuttora presente sul sito di RFI).
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