Asproso, Sel: Pomari e San Lazzaro ex Pp4, interventi del comune ancora possibili
Domenica 5 Maggio 2013 alle 21:56 | 0 commenti
Ciro Asproso, Candidato Sinistra Ecologia e Libertà  - «Nella martoriata storia dell'urbanistica vicentina, il Piano Particolareggiato dei Pomari spicca per la gravità oltre che per gli effetti devastanti avuti sulla vita dei cittadini. Tutti i candidati alle prossime elezioni amministrative dovrebbero sostenere un corso di approfondimento sull'ex PP4 per capire quali errori non andrebbero mai commessi per una corretta, coerente e credibile pianificazione del territorio».
 Questo il commento di Ciro Asproso, del gruppo urbanistica di Sinistra Ecologia Libertà di Vicenza per Valentina Dovigo sindaco, dopo aver partecipato all'assemblea tenutasi giovedì sera a San Lazzaro.
I riflettori si erano riaccesi sull'area dopo che la sentenza del Tar ha annullato il provvedimento del Comune che impediva l'ampliamento della struttura di vendita dell'Auchan. «Ma il merito di aver riportato la vicenda agli onori della cronaca - commenta Asproso - va riconosciuto a due intraprendenti ragazzi del quartiere, che ai tempi delle battaglie politiche tra Hullweck, Ingui, Bressanello e l'opposizione rosso-verde, frequentavano ancora le scuole elementari. Pur non sapendo nulla di indici edificatori e di recupero degli standard, i due giovani hanno centrato tutti i temi che sono alla base di una corretta politica urbanistica: la preminenza dell'interesse pubblico su quello privato, la funzione rigeneratrice degli spazi verdi e del vuoto urbano e lo sviluppo delle qualità abitative».
«La vera battaglia per l'area dei Pomari - continua Asproso - fu irrimediabilmente compromessa quando la Giunta Hullweck rinunciò al grande Parco Natura Urbana e al contenimento delle previsioni edificatorie, in cambio del via libera di Ingui all'uso dei terreni nel PP6, per la realizzazione del nuovo Teatro. La decisione di Variati di stoppare l'ampliamento dell'ipermercato, adducendo unicamente valutazioni commerciali si è rivelata parimenti deleteria: la recente normativa sul Commercio ha di fatto abrogato "l'indice di equilibrio commerciale" previsto dalla legge 15/2004 e ha rimosso qualsiasi limitazione alla libera concorrenza».
Secondo Ciro Asproso, sono quattro le azioni che il Comune potrebbe ancora intraprendere: «innanzitutto stringere un'alleanza programmatica con la Provincia, in conformità con l'art. 78 del PTCP, confermando la volontà di non concedere l'autorizzazione. In secondo luogo, ribadire la propria contrarietà alla grande struttura di vendita basandosi sui presupposti di una corretta pianificazione urbanistica. Pretendere poi che il nuovo Piano Urbanistico Attuativo sia assoggettato a Valutazione Ambientale Strategica, in modo da evidenziare in maniera scientifica e circostanziata tutti gli impatti negativi sul fronte urbanistico, ambientale e della viabilità . Infine, opporre il diniego alla variante viabilistica - con relativa occupazione di suolo pubblico - che fu richiesta dall'Auchan per ampliare l'attuale ipermercato».
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