Area Dal Molin, per Meridio nelle mani di Schneck la soluzione di fortuna
Sabato 17 Marzo 2012 alle 15:07 | 2 commenti
Il consigliere comunale del Pdl Meridio Gerardo durante la conferenza stampa odierna, iniziata con l'offerta ai presenti di fette della colomba pasquale da lui preparata, ha posto degli interrogativi grazie ad una lettura completamente nuova sulla vicenda "Dal Molin e parco della pace" che potrebbe avere «implicazioni sul futuro di questa area», che alcuni vorrebbero destinata a parco, altri ad un centro regionale della Protezione Civile, altri ancora a zone sportiva (qui l'intervista video a Meridio).
«L'Amministrazione Comunale - sostiene Meridio - ha sottoscritto da sola il protocollo d'intesa per il trasferimento dell'area in concessione per 50 anni, prima dal Ministero della Difesa al Demanio e poi da quest'ultimo al Comune di Vicenza. L'area di 600.000 mq da bonificare diverrà secondo il protocollo una "nuova infrastruttura pubblica a prevalente vocazione ambientale e ricreativa». Meridio, da sempre abituato a navigare tra carte e norme, ha fatto osservazioni sul passato dell'intera area senza entrare nel merito della destinazione futura, per la quale ha riconfermato il suo appoggio alla realizzazione di un centro Regionale della Protezione Civile, come riproposto al ministro Cancellieri dal Comitato per il Centro di Protezione Civile e dalle tre Associazioni imprenditoriali cittadine di Vicenza, "sbeffeggiate", si vedrà con quali reazioni, da Jacopo Bulgarini d'Elci in nome e per conto del sindaco Variati. Vicenza ,.
Per l'ex presidente dell'Ipab «nel 1927 con Legge n.1630 del 23 giugno si faceva obbligo alle Provincie "di provvedere all'acquisto dei terreni, all'impianto, alle eventuali modificazioni, alle opere, alla manutenzione ed alla custodia di campi di fortuna, compresi quelli già esistenti ed efficienti". Successivamente con Legge 8 giugno 1933 n. 1119 si disponeva: "i terreni acquistati od espropriati dalle Provincie per la costituzione dei campi di fortuna, nonché le costruzioni e gli impianti in essi eseguiti, passano in proprietà allo Stato a titolo gratuito e sono acquisiti al demanio aeronautico". A seguito di questo il 21 giugno 1933 veniva sottoscritta una convenzione fra l'Amministrazione provinciale di Vicenza e l'Amministrazione aeronautica per il trasferimento della proprietà dei terreni costituenti il sedime del campo di fortuna di Vicenza.»
Sottoscrivevano la Convenzione, ne ha mostrato i documenti Meridio, il Generale Annibale Tentori per la provincia di Vicenza e il Ten. Col. Felice Santabarbara per l'Aeronautica, il tutto ai sensi della legge 1119 del 1933. Quindi, ribadisce il consigliere comunale, «con una destinazione ben precisa». Ma la legge viene abrogata con D.L. 22.6.2008 n. 112 per cui a questo punto, Meridio conclude con una dubbio che nel caso di suo scioglimento giuridico positivo potrebbe cambiare totalmente il quadro e l'interlocutore per l'area Dal Molin: «in virtù del suo cambio di destinazione l'area dovrebbe ritornare alla Provincia e non potrebbe essere concessa al Comune». Se così fosse e se risponderà Jacopo Bulgarini d'Elci, invece che il narcisiaco Variati, ci sarebbe la conferma dell'esistenza di un problema. Tanto più grande perché il pallino passerebbe nelle mani di Attilio Schneck, che l'accordo con lo stato per le compensazioni non lo ha firmato e che quindi non "ha coperto il cambio di destinazione" con un atto ufficiale e implicito di assenso del vecchio proprietario dei campi di atterraggio di fortuna del Dal Molin.
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