Arcigay: nelle scuole venete si dovrà insegnare che essere gay è sbagliato...
Giovedi 3 Settembre 2015 alle 15:32 | 3 commenti
Di seguito la nota congiunta di Mattia Stella – Arcigay Vicenza, Mattia Galdiolo – Arcigay Padova, Alex Cremonesi – Arcigay Verona e Nicola Pizzamiglio – Arcigay Rovigo, che condanna la mozione “anti-gender†del Consiglio Regionale presentata in data 1 settembre 2015 dal consigliere vicentino Sergio Berlato e approvata a larga maggioranza.
Ecco il testo:
Nelle scuole venete si dovrà insegnare che essere gay è sbagliato. Questa è l’intenzione del Consiglio Regionale, in controtendenza rispetto al mondo civile. Con ben 24 voti a favore e solo 9 contrari, è stata approvata in data 1 settembre una vergognosa mozione – a firma del consigliere di Fratelli d’Italia Sergio Berlato - che invita le scuole ad esaltare l’eterosessualità , insegnando il “valore e la bellezza della differenza sessuale e della complementarietà biologica, funzionale, psicologia e sociale che ne consegueâ€. Il tutto, si dice, in funzione “antigenderâ€, contro cioè inesistenti e per questo imprecisate teorie che secondo politici dell’estrema destra cattolica starebbero entrando nell’ insegnamento scolastico. Nulla di più falso e inventato, ricordano a più riprese le associazioni LGBT e il Governo stesso. Le parole dell’assessore Donazzan, poi, a strenua difesa della mozione e contro qualsiasi tentativo di insegnare rispetto reciproco delle differenze personali, sociali e culturali tra i ragazzi, non fa che appesantire il clima già omofobo che si respira da molto tempo presso le istituzioni venete. Le associazioni Arcigay del Veneto denunciano il messaggio violento e discriminatorio di tale azione, condannando la visione del Consiglio Regionale, secondo cui gli studenti dovrebbero essere educati a scuola a considerare l’omosessualità come anormale e contronatura. Dispiace che questi concetti vengano ribaditi nel 2015; dispiace che gli studenti siano strumentalizzati a fini propagandistici dai politici locali, che solo a parole vorrebbero proteggere i minori da inesistenti ideologie; infine, dispiace che la nostra regione sia sempre in prima linea per discriminazione omofobica e mancanza di rispetto delle diversità sociali, culturali e personali di ognuno.
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