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Approvato il Piano urbano della mobilità: più bici, meno traffico e autobus più veloci

Di Daniela Ceccon Giovedi 16 Agosto 2012 alle 17:34 | 0 commenti

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Oggi nella Sala Stucchi del comune di Vicenza il sindaco Variati e l'amministratore unico di Aim Mobilità, Pio Porelli, hanno presentato il Piano urbano della mobilità, appena approvato dalla giunta comunale (in fondo il comunicato ufficiale*). Si tratta di una pianificazione organizzata e strutturata dell'attuale sistema dei trasporti, di durata decennale ma i cui effetti si potranno vedere già a fine anno.

Fulcro del piano sono le tre linee di autobus ad alta mobilità Lam (rossa, blu e verde) che si caratterizzeranno per l'elevata frequenza: i bus passeranno ogni dieci minuti, anche più spesso nelle ore di punta. Saranno, inoltre, più veloci, integrati con il trasporto extraurbano, meno inquinanti e più economici per quel che riguarda il carburante. La linea destinata a diventare per prima una delle tre Lam (la rossa) è l'attuale linea 1 che collega Ponte Alto con La Stanga, e che, se progetto e finanziamenti verranno approvati, potrebbe essere filoviarizzata.
A queste tre linee se ne affiancheranno altre di complementari e molti itinerari ciclabili che consentiranno di raggiungere il centro storico anche dai comuni limitrofi. Di importanza fondamentale saranno le soste, intese però come parcheggi a servizio delle Lam: l'obiettivo è far sì che dai park satellite, situati agli estremi delle linee, si possa raggiungere qualsiasi punto di interesse con un solo trasbordo.
"Prima di redigere il Pum abbiamo raccolto dati sui flussi e abbiamo fatto delle previsioni", spiega il sindaco. "C'è stata anche una fase di audizioni, dove i soggetti e le associazioni che abbiamo chiamato a dire la loro hanno proposto una cinquantina di osservazioni, alle quali hanno fatto seguito valutazioni tecniche, contro soluzioni e, in alcuni casi, modifiche al piano. Siamo ancora disposti al dialogo, naturalmente, ma quelle che sono le basi del Pum ormai sono state decise e sono queste".
Gli obiettivi che il piano si pone sono, quindi, di garantire l'accessibilità (per i Vicentini, ma anche per chi viene da fuori) a tutti i poli di attrazione della città, di risanare la situazione ambientale riducendo l'inquinamento e i consumi, di rendere il trasporto pubblico concorrenziale rispetto a quello privato, e di diminuire il traffico.

Servizio con maggiore appeal e più vicino alla domanda: il Pum punta anche alla fidelizzazione dell'utente. Ne parla chi si occupa della parte commerciale della cosa, ovvero l'amministratore di Aim Mobilità Pio Porelli. "Le tre linee Lam avranno un'immagine nuova, che ne migliorerà l'appeal agli occhi dell'utenza, a cominciare dai colori, che ricordano quelli della metropolitana delle grandi città", spiega. "E poi abbiamo previsto una razionalizzazione del servizio, basandoci sulla domanda reale nelle diverse zone e fasce orarie".
I tempi di realizzazione della massima parte dei lavori si possono valutare in due, tre anni, anche se già da settembre si cominceranno a caratterizzare le tre linee esistenti nella forma della Lam. Il lavoro verrà fatto dapprima su quelle linee che non richiedono modifiche alla rete viaria, per poi allargarsi alle altre man mano che vengono fatti i lavori.
Parte del Pum dipende anche da grandi infrastrutture in via di costruzione, come la nuova base americana, alla quale è legata la la gerarchizzazione delle strade nell'area nord. "Per quando verrà aperta la base", promette Variati, "la problematica dell'accesso nord alla base verrà risolta con il nuovo piano".

Fra le nuove proposte emerse nell'audizione che ha preceduto l'approvazione del Pum ce n'è stata una, accolta, riguardante le auto elettriche. Per promuoverne l'acquisto e la circolazione, infatti, si è deciso di concedere alcune agevolazioni, come la sosta gratuita e la possibilità di utilizzare le corsie degli autobus. Tutte cose che, almeno in un primo periodo, potrebbero rendere allettante l'idea di prenderne una, magari per chi ha un'attività e lavora in centro.

La scelta dell'amministrazione, quindi, è quella di puntare alla minimizzazione dell'uso dell'auto privata (a meno che non sia elettrica), promuovendo i mezzi pubblici e la bicicletta. "Un piano come questo identifica anche l'idea di città che ha l'amministrazione", afferma Variati. "L'obiettivo ultimo è quello di migliorare la qualità della vita".

*Mobilità, la giunta ha adottato il Pum: ciclabilità e trasporto pubblico locale prima di tutto

Le dimensioni, contenute, e la morfologia, pianeggiante, fanno di Vicenza una città a vocazione ciclabile, o comunque dove è possibile creare le condizioni per preferire lo spostamento in bus all'auto privata. Ne è convinto il sindaco Achille Variati, che questa mattina, assieme all'amministratore unico di Aim Mobilità, Pio Saverio Porelli, ha illustrato a Palazzo Trissino i contenuti principali del Pum, il piano urbano della mobilità, adottato questa mattina dalla giunta prima dell'approvazione del consiglio comunale prevista entro settembre.
Le circa 280 pagine del piano - tradotte in sei mappe della città con i futuri tracciati di bus, assi viari, ciclabili, aree a velocità limitata, parcheggi scambiatori - costituiranno il riferimento per gli interventi alle infrastrutture della città dei prossimi dieci anni.
"E' evidente - ha dichiarato il sindaco - che un piano come questo dà identità ad un'amministrazione comunale: corrisponde infatti alla visione che noi abbiamo della città e per la quale io per primo voglio lavorare, perchè sono convinto che è l'assetto della mobilità migliore per innalzare la qualità della vita a Vicenza. Chiaro, tutto è opinabile, ma questa è la nostra idea. Ad ogni modo l'amministrazione è disponibile, anzi, promuoverà incontri pubblici per il confronto e la raccolta di suggerimenti. Certo che eventuali cambiamenti, poi, non potranno essere tali da far venire meno l'impianto".
Il Pum, al quale ha lavorato un gruppo di tecnici comunali e di Aim Mobilità, contiene nella prima parte dati, analisi dei flussi e identificazione delle criticità da cui partire per le simulazioni basate sostanzialmente su tre filosofie alternative di governo della mobilità: la prima, in cui si privilegia l'accessibilità automobilistica; la seconda, che prevede integrazione ed accessibilità selezionata; la terza, che pone al centro lo sviluppo del trasporto pubblico e la ciclabilità. I risultati hanno portato l'amministrazione a scegliere la terza alternativa, tenendo conto delle previsioni di crescita della città desunte dal Pat e della conseguente variazione della domanda di trasporto.
Di qui il mix articolato di interventi necessari su viabilità, circolazione, sosta, trasporto pubblico locale e ciclabilità previsti dal Pum per favorire l'evoluzione della città verso la mobilità sostenibile, in cui l'uso privato dell'auto risulti sempre meno preferibile.
Oltre quindi allo sviluppo di un'estesa rete di percorsi ciclabili abbinata a zone a traffico moderato per attuare davvero l'idea di una "città amica della bicicletta", il Pum punta in particolare alla creazione di tre linee ad alta mobilità, le cosiddette Lam, cioè linee ad alta frequenza dei bus (al massimo ogni 10 minuti o meno nella fasce di punta) che viaggeranno su estese tratte di corsie preferenziali e con priorità ai semafori. In quest'ottica la prima linea candidata alla nuova configurazione sarà l'attuale linea 1 da Ponte Alto alla Stanga, che prenderà il nome di "linea rossa", sul modello delle città servite da metropolitana (le altre due saranno linea verde e linea blu).
"Ai capolinea delle Lam, poi - ha spiegato Variati -, ci saranno i parcheggi scambiatori che andranno così ad aumentare l'offerta complessiva della città, perchè l'idea è che chi è diretto al cuore della città lasci il mezzo in questi parcheggi satellite e prenda una delle Lam che, con un solo trasbordo, lo porterà all'ospedale, piuttosto che all'Inps, alla stazione, in tribunale, in centro storico".
"Vogliamo infatti fidelizzare l'utenza - ha aggiunto Porelli -, rendendo più confortevole e veloce il viaggio, perchè oggi la velocità dei mezzi è troppo bassa per essere competitiva al mezzo privato: appena 14 chilometri orari".
Per quanto riguarda la rete viaria, infine, il piano tiene conto delle realizzazione dei nuovi assi viari previsti, compresi il prolungamento di viale Martiri delle Foibe, la tangenziale nordest, la variante alla Sp 46, il traforo sotto i Berici. "Solo sviando il traffico su queste grandi infrastrutture del resto - ha osservato il sindaco - sarà possibile abbassare a strade urbane arterie che oggi sono di circonvallazione e solo così decongestioneremo i quartieri e il centro dai flussi di attraversamento".
"L'obiettivo infatti - ha aggiunto Porelli - è arrivare ad una gerarchia tra le strade, che oggi troppo spesso svolgono anche due-tre funzioni contemporaneamente, finendo per non farne bene nemmeno una e creando, anzi, sofferenza agli utenti".
Infine il sindaco ha ricordato l'importante fase di audizioni che ha preceduto l'adozione del piano in giunta con le categorie economiche, professionali, associative e sindacali proprio per acquisire osservazioni e proposte.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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