Appello al GdV, per i lavoratori: apra le porte alla chiarezza
Mercoledi 22 Agosto 2012 alle 11:18 | 3 commenti
Sul quotidiano di Vicenza per antonomasia è in corso da giorni una lodevole campagna di informazione e sensibilizzazione sulla tutela del fondamentale diritto al lavoro, ammesso che l'evoluzione forneriana dell'articolo 18 l'abbia mantenuto in piedi. Uno dei problemi principali al riguardo, se non "il problema" su cui si dibatte sul giornale di Vicenza è se è giusto o meno che si tuteli da parte di quel sindacato un anziano lavoratore.
Tal Teresio Grigoletto, che si era rivolto alla Cgil ma che si era fatto beccare con la suoneria del cellulare che intonava, oddio!, le note della (svanita) Giovinezza.
E se viene (caldi di ferragosto?) ignorato un documento in cui Massimo D'Angelo della Filt Cgil, in dissenso con la sua segretaria generale Marina Bergamin ma ascoltando, lui scrive, i lavoratori della municipalizzata, invita a smetterla di giocare a ferragosto con i telefonini per dare spazio al dramma di chi, come gli operai di Aim Mobilità , potrebbe perderlo in lavoro, lo fa, evidentemente, per dare spazio a una lettera* del Commissario Generale della Cisal di Vicenza, che"apre le porte" (giustamente, diciamo noi) a tutti.
Solo che questo commissario generale è quel Mirko Maule (ex Cisl, da ultimo ex Uil e, dopo un fugace approccio politico con i grillini di Laura Treu, appunto ora Cisal, come da noi già scritto), intorno al quale si dipana la squallida vicenda della Bts di Padova costretta a pagare "il pizzo" al suo (pen)ultimo sindacato.Â
Visto che, finalmente, il Giornale di Vicenza ha i suoi recapiti pensiamo che possa raccogliere questo appello: verifichi finamente se della storia Bts non è lui il responsabile, ma magari la Uil che in città è diretta da Grazia Chisin, che non parla di questa quisquilia, così come tutti gli organi superiori della Uil, salvo discettare, su GdV e CorVeneto, di tutto e di più. Se così fosse, nell'interesse dei lavoratori,il giornale di Ario metta il suo peso per unirsi a noi, che, interpellati, l'abbiamo anche fatto su una radio romana, e chieda chiarezza a Chisin e, anche, più su. Per i lavoratori.
Se, invece, dei bonifici documentati ne avesse tratto un qualche beneficio anche Mirko Maule, aggiunga una nota alla sua lettera, per i lavoratori: «Cari lettori, non entrate in tutte le porte aperte se il portiere chiedo un fio».
E, caro GdV, da buon organo Confidustriale, non segua la linea di Marina Bergamin, segretaria generale della Cgil di Vicenza, che dice: «che c'entriamo noi? Non e' nostro costume commentare vicende di altre Organizzazioni».
Se non lo può fare per i lavoratori, lo faccia almeno per gli imprenditori. Perchè non siano costretti (?) a pagare pizzi.
*Il Giornale di Vicenza
mercoledì 22 agosto 2012 - LETTERE - Pagina 46
TUTELA
«Non tutti i sindacati sono uguali»
Intendiamo render noto che l´ufficio vertenze CISAL di Vicenza è disponibile nei confronti di tutti i lavoratori, indipendentemente dalle "idee politiche" che non sono certo espresse da una canzoncina (ma eventualmente da fatti tangibili), i lavoratori di qualunque idea politica, religiosa, razza, inclinazione sessuale, ceto sociale e colore della pelle sono da noi assistiti senza giudizi nè preconcetti.
Tale precisazione la riteniamo dovuta, in quanto consideriamo ogni tipo di discriminazione sempre e comunque sbagliata, se il signor Grigoletto ha subito un abuso durante la sua attività lavorativa è giusto possa ottenere giustizia. Che le sue idee politiche gli impediscano di ottenere ciò che gli spetta non lo riteniamo corretto. Pertanto è nostra intenzione render noto che non tutti i sindacati vicentini sono uguali, il nostro ufficio vertenze non caccia nessuno per la suoneria del cellulare o la sua tessera partit! ica fascista (ma "la destra" sono fascisti?) o comunista che sia.
Mirko Maule
Commissario Generale Cisal Vicenza
Non tutti i sindacati sono uguali,dichiara il grillino duro - sindacalista mondiale Mirko Maule, che in 4 anni cambia 3 sindacati.Certo, o tutti i sindacati che ha cambiato hanno dei problemi ,oppure è lui che non è adatto a fare il sindacalista ?magari fa meglio l?imprenditore (che lui e l?altro commissario CISAL, Zaffonato ? pensionato a 1500 euro al mese- siano amici della società Helyos , lo sanno tutti, e casualmente hanno anche aperto l?ufficio a pochi metri di distanza dalla palazzina dove oggi è presente l?azienda?lo faranno per integrare gli stipendi o la pensione? ). Cari sindacati, andate a vedere le buste paga dei lavoratori ( e ne vedrete delle belle ),e fatevi spiegare che tutele sindacali hanno dato questi due sindacalisti. Mi auguro comunque che la UIL ? pubblicamente spieghi i motivi del loro allontanamento. LA CREDIBILITA? E LA FIDUCIA SONO COSE SERIE !
FATE SCHIFO!!!!!!
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