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Appello a sostenere i referendum su pensioni e diritti del Lavoro

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 8 Dicembre 2012 alle 15:25 | 1 commenti

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Riceviamo da Giuliano Ezzelini Storti, Segretario Provinciale Prc FdS e pubblichiamo
Perché appoggiamo il referendum abrogativo della "riforma" delle pensioni di Fornero e Monti e invitiamo a sostenerlo, assieme ai due referendum per i diritti del lavoro.
La "riforma" delle pensioni, al pari della manomissione dell'articolo 18 e della volontà di distruggere la contrattazione collettiva e i diritti del lavoro attraverso l'articolo 8, è parte organica della profonda regressione sociale, civile e democratica, a cui le politiche iperliberiste europee e del governo Monti stanno condannando le nostre società.

Le misure assunte rappresentano una controriforma strutturale destinata ad aggravare la crisi e a produrre conseguenze negative gravissime sull'insieme del corpo sociale.
Sarà così per la maggior parte delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti, in particolare per tutti coloro che svolgono lavoro operaio ed esecutivo, per i quali è persino fisicamente insostenibile lavorare fino a 67 anni e in prospettiva fino a 70.

Sarà così per tutti coloro che, espulsi dai luoghi di lavoro per gli effetti della crisi, rischiano di trovarsi senza nessun reddito, con un aumento esponenziale della precarietà e dell'insicurezza del vivere, come accade già oggi per gli "esodati", diventati loro malgrado il simbolo sacrificale di politiche rigoriste e insipienti.

Pesantissime sono le conseguenze per le donne, che già prima della controriforma non riuscivano a raggiungere i requisiti per la pensione di anzianità, tra precarietà e percorsi lavorativi discontinui, a causa delle tante discriminazioni di genere persistenti nel nostro sistema produttivo e in ragione del doppio lavoro, pagato nella produzione di beni e servizi, e non pagato, "di cura", nelle case. Lavoro non pagato che continua a scaricarsi soprattutto sulle donne, specie quando il sistema del welfare viene smantellato e privatizzato, i diritti ridotti a privilegi, le politiche di condivisione delle responsabilità di cura, considerate un lusso.

Le giovani generazioni infine, in nome delle quali si è affermato fosse necessaria la riforma, vedranno invece ulteriormente compromessa la possibilità di accedere ad un posto di lavoro, perché la permanenza degli anziani al lavoro contribuisce a bloccare ogni mobilità sociale. In un sistema di precariato a vita, la pensione pubblica sarà per chi si affaccia oggi al mercato del lavoro, meno che "una mancia" a causa dell'intervento operato in passato sui coefficienti di trasformazione e della riduzione del loro rendimento.

La controriforma delle pensioni realizza in realtà il più violento aumento dell'orario di lavoro nell'arco della vita, dal dopoguerra ad oggi, proprio nel periodo di più grave recessione economica quando per uscire dalla crisi, sarebbero necessarie politiche opposte: di redistribuzione del lavoro attraverso la riduzione dell'orario e sarebbe indispensabile investire sull'occupazione e la sua qualità, definita anche dalla sostenibilità dell'intreccio tra vite e lavori di donne e uomini.

L'iniquità della controriforma è sottolineata inoltre dal fatto che essa non è motivata in nessun modo da problemi di sostenibilità del sistema pensionistico preesistente, come comprovano studi dell'eurostat e dello stesso nucleo di valutazione del Ministero del Lavoro , ma solo dalla scelta di utilizzare i contributi versati per le pensioni per fare "cassa" nell'immediato e arrivare in prospettiva allo smantellamento del sistema pubblico a favore dei fondi privati.

Per questi motivi la campagna di raccolta firme per l'abrogazione della controriforma pensionistica è importante. Insieme ai referendum sul lavoro rappresenta la possibilità di dare voce al disagio sociale sempre più grave prodotto dalle politiche del governo Monti e dell'unione Europea, ed un'opportunità per cercare di costruire una piattaforma di cambiamento che viva nella società attraverso il protagonismo diretto dei cittadini e delle cittadine, restituendo loro iniziativa politica e sovranità.

Francesco Bardinella, Fiom ILVA Taranto
Riccardo Bellofiore, economista
Fausto Bertinotti, direttore di Alternative per il Socialismo
Francesco Brigati, Fiom ILVA Taranto
Maria Grazia Campari, giurista femminista
Roberto D'Andrea, segreteria nazionale NIDIL CGIL Ciro D'Alessio, Fiom Fiat Pomigliano
Antonio Di Luca, Fiom Fiat Pomigliano Anna Fedeli, segreteria nazionale FLC CGIL Gianni Ferrara, costituzionalista
Sandra Fioccardo, Fiom Aviogroup
Francesca Koch, femminista, Casa Internazionale delle donne di Roma
Alfonso Gianni, direttore di "Cercare ancora" Beniamino Lami, segreteria nazionale SPI CGIL Monica Lanfranco, giornalista, direttora di Marea Nina Leone, Fiom Fiat Mirafiori
Mimmo Loffredo, Fiom Fiat Pomigliano
Alberto Lucarelli, costituzionalista
iovanni Mazzetti, economista
Pietro Passarino, segreteria regionale CGIL Piemonte
Nicoletta Pirrotta, femminista
Sabina Petrucci, resp. Ufficio Europa FIOM Antonella Picchio, economista, femminista Bianca Pomeranzi, femminista
Marco Revelli, sociologo
Gianni Rinaldini, coordinatore nazionale de La Cgil che vogliamo
Patrizia Sentinelli, Altramente Antonella Stirati, economista Massimo Torelli, attivista

Cinzia Bottene - Consigliere Comunale Vicenza / No dal Molin
Tiziana Comparin - RSU Filivivi
Federica Perin - RSU Filivivi
Gianpaolo Zanni - Segreteria Confederale FIOM CGIL Vicenza Maurizio Ferron - Segretario Generale FIOM CGIL Vicenza Moreno Turcato - RSU Comune di Valdagno
Luca Battaglia - Segretario Generale FILT CGIL Sonia Benetti - RSU Miroglio (ex Raumer)
Morgan Prebianca - Segreteria Prov.le FIOM CGIL Vicenza
Giuseppe Pianalto - RSU Marelli
Michele Cortese - RSU Bayer
Nicola Dal Zotto - Direttivo Camera del Lavoro CGIL Vicenza
Giuliano Ezzelini Storti - RSU M.C.S. Italia
Nicola Finato - RSU Luxy
Luigi Busato - RSU Opedale Valdagno
Marcello Limoli - RSA Pizeta
Roberta Fochesato - RSU Valentino F. G. Eros Crocco - RSU F.I.S.
Giancarlo Maistrello - RSU F.I.S. Daniele Peretto - RSU F.I.S. Marco Zanoni- RSU F.I.S.
Marco Ferron - RSU F.I.S. Fabio Marcon - RSU F.I.S. Stefano Zanni - RSU F.I.S.
Andrea Zaupa - Direttivo FILCTEM CGIL Vicenza Dimitri Spanevello - Direttivo FILCTEM CGIL Vicenza Angiolino Mario Barbieri - Consigliere Comunale Brogliano Christian Farina - Consigliere Comunale Brogliano
Paola Facchinello - Consigliere Comunale Bassano D. G. Adriano Zanolla - Direttivo SPI CGIL Vicenza
Francois Bruzzo - Professore IULM Milano
Sarah Scarponi - RSU Bottega Veneta
Michele Mazzù - Rapp. Studenti Liceo Quadri Vicenza
Marco Maraschin - RSU Mecc Alte
Yesemin Gava - Rappresentante Liceo Martini Vicenza
Edoardo Polighetti - Liceo Martini Vicenza
Luca Bertok - RSU L.E.G.O.
Roberta Daniele - RSU Valentino F.G.


Commenti

enzo- VI
Inviato Sabato 8 Dicembre 2012 alle 18:17

Cari amici, sono un pensionato e non posso che condividere l'iniziativa dei referendum.Visto,però, che le cause sono da attribuire alla "casta" tutta, destra, centro e sinistra, che non ha nessuna intenzione di andaresene e vuole continuare a intascare somme iperboliche ed a sperperare il "denaro pubblico", avrei alcune proposte di referendum abrogativi che bisognerebbe portare avanti:
-1-Massimo di 2 mandati per i parlamentari e gli amministratori della cosa pubblica,
-2-Dimezzare il numero dei parlamentari,i loro stipendi e liquidare pensioni NON superiori di 5.000euro al mese e dopo 2 mandati,
-3-Eliminazione delle Rgioni a Statuto Speciale,che oggi non hanno più senso e sono fonte di "ingiustizia",
-4-Eliminazione dei Rimborsi elettorali ai Partiti, tanto inutili che suggeriscono a pochi fortunati vacanze da sogno e momenti di "ristoro sociale" al modico costo di 6/700 euro per ongi convitato,
-5-Durata massima di 6/8 mesi per gli Accertamenti e il Recupero dell'Evasione fiscale,con eventuali azioni giudiziarie immediate, per i casi più gravi.
Personalmente inizierei così, anche per sostenere il "concetto di equità" di cui Monti e tutta l'allegra compagnia si stanno riempiendo la bocca da almeno 1 anno.Avvierei anche una iniziativa di "risarcimento danni" nei confronti di quei parlamentari che sono a Roma da più di 20 anni e della Corte dei Conti (che doveva vigilare, sulla spesa pubblica), perchè sono i veri responsabili dell'enorme Debito dello Stato" che come tutti ormai avranno capito sta strozzando la nostra economia. -enzo corani
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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