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Alta velocità ferroviaria, il Veneto nuovo campo di battaglia tra Trenitalia e Italo

Di Rassegna Stampa Domenica 19 Luglio 2015 alle 16:04 | 0 commenti

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La sfida fra titani dell’alta velocità ferroviaria, Trenitalia e Italo, ha un nuovo campo di battaglia: il Veneto. Perché proprio la regione-chiave del Nord Est assumerà un ruolo strategico per entrambe le società: per Trenitalia, che potenzia il servizio su Roma e Napoli rimpiazzando i Frecciargento con i Frecciarossa (e introducendo quattro classi di servizio, al posto delle tradizionali due), e per Nuovo Trasporto Viaggiatori.

Che dopo l’iniezione di liquidità (60 milioni) da parte dei soci, scommette proprio sul Veneto per rilanciarsi, introducendo Italo – entro dicembre – anche fra Venezia e Milano e fra Verona e Roma. Nel tentativo di scrollarsi di dosso il peso di anni di bilanci in rosso.
Una rivoluzione che cambierà le abitudini di viaggio dei veneti sul lungo raggio ferroviario. A partire dai servizi offerti a bordo. Possibile, infatti, consumare un pasto «stellato» firmato Carlo Cracco a 250-300 all’ora? Possibile. Lo è dal 14 giugno scorso, da quando Trenitalia ha schierato sulla tratta Venezia-Roma-Napoli-Salerno il Frecciarossa, due coppie di corse andata e ritorno al giorno (da settembre aumenteranno) che integreranno ancora per un anno circa i collegamenti effettuati col Frecciargento. Cosa cambia? Presto detto: treno più grande, con 574 posti a sedere contro i 430 del fratello minore, veloce (nelle tratte ad alta velocità tocca i 300 all’ora) e, soprattutto, quattro classi di servizio come sulla Milano-Roma. Una formula che nel giro di un anno diverrà standard: tutti i Frecciargento, in Veneto, saranno sostituiti dai Frecciarossa. «L’entrata in servizio dei nuovi Frecciarossa 1000 sulla Milano-Roma-Napoli-Salerno - fa sapere Trenitalia - ha liberato i primi Etr 500». Che sono stati dirottati su Venezia. Il motivo? «L’alta qualità della clientela», sostiene l’azienda.
Ma torniamo ai servizi. Come accennato, scomparirà la classica offerta di prima e seconda classe: chi viaggerà sul Frecciarossa dovrà scegliere fra «Standard» (equivalente alla Seconda), «Premium» (con sedute in pelle), «Business» (la precedente Prima, dotata però di un’area «del silenzio» dove i telefoni debbono restare spenti) ed «Executive». Proprio l’Executive rappresenta la svolta: vuol dire, semplicemente, viaggiare nel lusso. Otto soli posti in carrozza, poltrone reclinabili del tutto simili a quelle offerte in prima classe dalle compagnie aeree, una saletta riunioni con monitor da 32 pollici, cibo, drink, giornali e uno steward dedicato: tutto compreso nel prezzo. Finora soltanto Italo offriva un servizio articolato su quattro classi, con un’ottima Club Executive e altre amenità in «Smart», «Extralarge» e «Prima», come l’edicola digitale (per Prima e Club) o il wi-fi gratis. Nell’Executive della compagnia di Stato non c’è lo schermo individuale come nella Club della concorrenza, ma tramite il wi-fi il portale di Trenitalia offre l’accesso a una discreta gamma di contenuti video (parte dei quali a pagamento). «I passeggeri sono diventati sempre più esigenti su questa tipologia di servizio», spiega Trenitalia. E la concorrenza di Italo aggressiva. Gran lusso quindi, ma i prezzi? Per le classi base non cambia nulla, come per la ex Prima. Anche perché di giorno in giorno è possibile imbattersi in tariffe low cost che rendono assai conveniente muoversi con l’alta velocità, pubblica e privata. E la «super economy» è prevista anche per la classe Executive: mediamente 109 euro da Venezia a Roma.
di Stefano Bensa dal Corriere del Veneto

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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