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Alta Capacità a Vicenza, Variati deciso: "Se i treni non si fermano qui non ha senso farla, e io vorrei portarla a casa"

Di Pietro Rossi Martedi 18 Agosto 2015 alle 22:32 | 1 commenti

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«Beh, certo Damian è un cittadino, ma non è solo un cittadino...è anche di Forza Italia». Inizia così la nostra conversazione con il sindaco di Vicenza che, prima di staccare la spina per una breve pausa estiva di due giorni, ha voluto rispondere a quella lettera arrivata in redazione e da noi pubblicata. Nel suo "appunto" Luigi Damian proponeva di dividere il percorso dell'alta velocità (che è in realtà "alta capacità", TAC) a Montebello e di far passare per Vicenza solo i treni TAC che fermano in città. «Accettare questa logica vuol dire tagliar fuori Vicenza», replica Variati, spiegando le sue ragioni.

«Forse Damian non conosce bene la situazione quando parla di non "toccare l'acqua", non sa che ci sono delle difficoltà idrauliche e che senza il canale scolmatore non si fa niente - continua il sindaco -. Invece, circa i suoi dubbi circa la vecchia stazione, si mette a posto il piazzale e si dà una nuova vita anche alla vecchia stazione, ma non c'entra con il passaggio della TAC a Vicenza».
Ma il nodo che interessa realmente a Variati è chiarire che l'Alta Capacità ha senso per il territorio solo se si ferma interamente a Vicenza, e con il raddoppio dei binari.
«Questa linea ha senso solo se passa per Vicenza, nell'ottica di un valore aggiunto perché in futuro ci si muoverà sempre più in treno e per Vicenza, che è una città piccola ma non periferica è indispensabile essere collegata all'Europa». Per quando riguarda invece la proposta alternativa di dividere la linea a Montebello, «è una vecchia proposta - commenta il sindaco - ma ha costi altissimi e enormi problemi ambientali mentre qui si tratterebbe di intervenire solo su alcune abitazioni a Vicenza est, con rimborsi degli espropri adeguati e monitorati anche da noi».
Da come lo espone quella dell'altra velocità sembra proprio un lascito che Variati vuole fare alla sua città. Sembra oppure, conoscendo la sua caparbietà,... è. Viene in mente il sindaco precedente e il tribunale nuovo, da molti considerato un'offesa a Vicenza. È sicuro il sindaco che anche quest'opera non sia uno "sfregio", come dicono "I quaderni vicentini" di Pino Dato? «La città non sarà stravolta e non ci sarà alcuna violenza, per il resto discutiamo, dovremo discuterne - risponde il primo cittadino - ma accettare una logica di chiusura vuol dire tagliare fuori Vicenza». Ed aggiunge: «Stiamo parlando di alta capacità, non di alta velocità, sono treni che portano servizi, che servono aree metropolitane in un piano che in futuro non prevede l'isolamento». Quindi sarà ricordato come il sindaco che collegherà Vicenza al resto d'Europa? «Sinceramente, io questa occasione non la vorrei perdere, il resto sono chiacchiere. In questa storia ci sono vent'anni di progetti e chiacchiere - conclude -, vediamo se riusciamo a portarla fino in fondo. L'unica cosa che mi interessa è che Vicenza non diventi periferia. Sarebbe la sua fine».


Commenti

Inviato Mercoledi 19 Agosto 2015 alle 17:48

Damian di Forza Italia? Quelli "scomunicati" ? Ma, allora tutti devono restare genuflessi, davanti a tanta "Maestà" ed alle grandi idee, che -in base alle nuove proposte- deturperanno il territorio. Progetti suggeriti dai "grandi imprenditori", magari in cerca di realizzare utili enormi, e non si parli di desiderio di sviluppo e di un'occasione. Di più, l'impegno di un Sindaco che, evidentemente, vuole passare alla storia, visto che la "Tangenziale Nord" se l'è già "fumata" e il Parco della Pace, lo potranno vedere i nostri nipoti.
Sempreché, qualche imprenditore lungimirante, visto il tempo che passa inesorabilmente, al posto del Parco non proponga di costruire un nuovo quartiere.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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