Intitolazione via a Giorgio Almirante, Maria Pia Dall'Armellina del M5S: "La scelta dell'amministrazione ci appare miope"
Lunedi 1 Agosto 2016 alle 17:48 | 0 commenti
Riceviamo da Maria Pia Dall'Armellina, consigliere del Movimento 5 stelle di Noventa Vicentina, e pubblichiamo
Il movimento 5 stelle in merito alla deliberazione di Giunta n. 158 del 20 giugno 2016 di intitolare una via a Giorgio Almirante osserva quanto segue: la toponomastica svolge una funzione quasi didattica nel tracciare nella memoria collettiva un elenco di strade del ricordo, legate a personaggi, luoghi, professioni che hanno contribuito a definire i valori e le idee di una comunità o di un periodo storico.La titolazione delle strade, nell'odierna società sovrabbondante di informazioni, ha il compito di conservare fisicamente e ufficialmente "l'avatar nominale" di un ricordo, che, a seconda della cultura e della sensibilità del cittadino, può far scaturire o meno un collegamento alla memoria storica collettiva.
La scelta dell'amministrazione ci appare miope in un contesto socio-economico che abbisogna più che mai di promuovere dei valori di cittadinanza attiva, di condivisione delle risorse, di tutela dell'ambiente, messi a dura prova da un governo nazionale che sempre più ci sembra propendere per la difesa dei diritti di una casta anziché di quelli dei cittadini e del territorio.
Riteniamo pertanto che la scelta sia da biasimare, non solo perché si concede un posto nella "scatola dei ricordi" a una figura, quella di Almirante, la cui attività risulta in contrasto con i valori democratici difesi dalla costituzione, ma anche perché appare una scelta che difende un principio ideologico che oggi è privo di significato. Infatti, tale decisione sembra ignorare il mutato contesto socioeconomico, che richiede una valutazione della realtà senza il filtro di una dottrina partitica per cogliere le esigenze reali di cittadini colpiti dalla crisi che percepiscono il degrado della qualità della vita e dell'ambiente.
Abbiamo bisogno di vie intitolate a coloro che si sono adoperati per lo sviluppo della pace, delle arti e della scienza, e bisognerebbe trascurare, in questo particolare momento storico, il brutto ricordo della politica italiana che ad oggi mostra gli effetti delle sue cause poco nobili.
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