Odeo Teatro Olimpico chiuso trittico in memoria direttore d'orchestra Tullio Serafin
Domenica 30 Ottobre 2011 alle 19:17 | 0 commenti
 
				
		Oggi si è chiuso all'Odeo del Teatro Olimpico con un concerto in prima assoluta di rare musiche per canto e pianoforte il trittico in memoria del "patriarca del melodramma", il direttore d'orchestra Tullio Serafin, promosso da Accademia Olimpica, Biblioteca Bertoliana, Opera Giocosa Italiana, Conservatorio, Musei Civici con il patrocinio dell'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza (Orchestra e Coro Tullio Serafin nella foto d'archivio).
I due precedenti incontri a sfondo culturale hanno avuto come  protagonisti di rilievo nel campo del melodramma Daniele Rubboli  presidente del laboratorio lirico europeo, Bruno Tosi presidente  dell'Associazione internazionale Maria Callas, e Schiavo accademico  olimpico, questi ultimi due con una conferenza su un maestro che nella  sua epoca collaborò con i più grandi artisti del mondo dell'opera  lirica, e che a Vicenza venne una sola volta nell'autunno del 1909 per  dirigere al Teatro Verdi la Valkiria di Wagner in occasione della grande  Fiera di Campo Marzo. Ora, le iniziative serafiniane sono terminate con  un tributo musicale in onore di Serafin e delle antiche "glorie" della  scuola operistica vicentina, anche per ricordare il 150° anniversario  dell'unità d'Italia e il primo anniversario dell'alluvione cittadina del  2010. Il concerto, presentato da Remo Schiavo, è stato proposto in  forma documentaristica con il contributo e la partecipazione di Opera  Giocosa Italiana. In apertura di programma lo stornello "La stella di  Garibaldi" composto da un celebre compositore innamorato di Vicenza,  Pietro Mascagni, nel 1882, l'anno della morte dell'eroe dei due mondi.  Poi è stata la volta del Ritornello mesto di Gaetano Coronaro su poesia  di Arrigo Boito. Il vicentino Coronaro fu importante compositore di fine  Ottocento ed autorevole didatta al Regio Conservatorio di Milano. Fra  gli allievi della sua scuola di composizione Arrigo Pedrollo, e,  appunto, Tullio Serafin. Di Gaetano Coronaro è stata anche eseguita, in  versione di concerto e con l'elaborazione di Stefano Carlini  dall'originale dell'autore, l'egloga "Un tramonto" con poesie di Emilio  Praga e Arrigo Boito. Quest'opera, un atto unico, fu presentata come  brano di diploma in composizione ed eseguita nella sala del Reale  Conservatorio di Milano nell'agosto del 1873. Fece poi il giro dei  principali teatri italiani e stranieri con parecchio successo prima di  cadere ingiustamente nel totale oblio. Protagonisti ed interpreti di  questo originale pomeriggio musicale gli allievi del corso di teatro  d'opera tenuto dal maestro Stefano Carlini al Conservatorio di Vicenza  coadiuvati da alcuni artisti di Opera Giocosa Italiana.  
Ha fatto da  cornice in sala l'esposizione di cimeli, composizioni e manoscritti  d'artisti vicentini del melodramma e dello stesso Tullio Serafin.
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