Alessandra Moretti propone misure a supporto innovazione imprese venete
Venerdi 24 Aprile 2015 alle 21:15 | 1 commenti
Sanmarco Informatica illustra l'incontro pubblico con la candidata alla presidenza della Regione Veneto Alessandra Moretti ospitato dall'azienda a Grisignano di ZoccoÂ
L'innovazione sarà sempre più il vero motore dello sviluppo del sistema economico territoriale, ma su quali strumenti potranno contare le imprese venete?
Su questo tema Sanmarco Informatica - tra le realtà leader in Italia nella progettazione e realizzazione di software per le aziende - ha organizzato questo pomeriggio un incontro pubblico con l'avv. Alessandra Moretti, candidata alla presidenza della Regione Veneto, di fronte ad un pubblico di oltre 150 persone composto da dipendenti dell'azienda vicentina, imprenditori della zona e studenti.
Una visita breve - circa un'ora - ma densa di contenuti, considerando l'importanza del tema trattato e il particolare contesto: Sanmarco Informatica è infatti tra le realtà leader in Italia nella progettazione e realizzazione di software per le aziende, con circa 300 collaboratori e un fatturato di 25 milioni di euro, il 20% del quale viene reinvestito ogni anno nella ricerca e sviluppo. Un'azienda della provincia vicentina che nel proprio settore di specializzazione si confronta ad armi pari con multinazionali come SAP e Microsoft e vanta prestigiose collaborazioni con atenei, centri di ricerca e altre aziende leader come IBM. «Ringrazio l'avvocato Moretti per avere accolto il nostro invito, che per altro abbiamo rivolto anche al Presidente Zaia, che sarà nostro ospite il prossimo 4 maggio, e a Flavio Tosi - spiega l'ing. Renato Bardin, presidente di Sanmarco Informatica -. L'incontro di oggi è nato da un'esigenza molto concreta, per la nostra impresa e per chi vi lavora ma credo anche per molte altre realtà aziendali: quella di trasferire alla politica le problematiche con cui ci confrontiamo ogni giorno e allo stesso tempo conoscere meglio quali potranno essere gli strumenti che la Regione metterà in campo per supportare le imprese venete che fanno innovazione».
Il tema è stato affrontato con una particolare attenzione per alcuni aspetti ben specifici, come le agevolazioni, o meglio la loro carenza, alle imprese e la complessità burocratica con cui si confrontano le imprese per beneficiare dei bandi e dei contributi esistenti.
A questo proposito, l'avv. Moretti ha annunciato la volontà di creare, a livello regionale, dei nuovi strumenti a supporto delle aziende che investono nell'innovazione: «La ricerca e lo sviluppo sono settori in cui il finanziamento iniziale è fondamentale per garantire continuità e risultato - ha dichiarato la candidata -. Il fondo perduto è quindi uno degli strumenti finanziari necessari e su cui la Regione deve investire: per questo vogliamo creare un fondo che agevoli l’accesso al credito soprattutto per i giovani, le donne e le imprese a forte contenuto di innovazione. Lo strumento fornirà un terzo dell’investimento richiesto (il 33% dall’investimento totale) a progetti specifici volti al sostegno degli investimenti dell’imprenditoria femminile, giovanile ed innovativa».
Sul tema dei finanziamenti, molto può essere fatto sfruttando meglio i fondi comunitari, e anche su questo fronte l'avvocato Moretti ha presentato una propria proposta: «Vogliamo creare 10 sportelli regionali di progettazione europea, uno per le prime dieci città del Veneto, che abbiano tre funzioni primarie: informazione, assistenza alla progettazione e monitoraggio. Tali sportelli devono in primo luogo essere un polo informativo sui bandi comunitari. In secondo luogo devono supportare e guidare l’azienda o il soggetto interessato nella stesura del progetto e nelle varie fasi di comunicazione con gli organi comunitari. In ultimo, gli sportelli avranno il compito di esercitare una funzione di controllo e raccolta dati sulla percentuale di progetti presentati andati a buon fine».
Infine, il tema della burocrazia: « Oltre il 75% degli imprenditori del Veneto riconoscono nella burocrazia regionale un ostacolo al fare business all’interno del nostro territorio. In Veneto è stimato che la burocrazia ci costa, in termini di tempo e risorse, 6 miliardi di euro all’anno (70 miliardi di euro a livello nazionale). Per i bandi regionali, se andiamo a fare una disanima del tempo di liquidazione di un bando, si scopre che intercorrono dai 240 ai 300 giorni. Questi dati dimostrano che la burocrazia regionale sta sempre di più diventando un ostacolo per le imprese che lavorano nel Veneto e costituisce un deterrente per le aziende che invece vorrebbero avviare un’attività nel nostro territorio».
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