Alessandra Moretti: Luca Zaia occupa il Consiglio con referendum e bilinguismo
Venerdi 25 Novembre 2016 alle 15:24 | 1 commenti
Alessandra Moretti, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale
Invece di accordare priorità a una legge sacrosanta come quella che prevede l'obbligo dei vaccini nelle scuole e negli asili, il Presidente Zaia occupa il Consiglio regionale con questioni come referendum e bilinguismo. Sembrano essere queste, infatti, le priorità della Lega, anziché la salute dei cittadini o la realizzazione di opere strategiche, come la Pedemontana o la riqualificazione del Porto di Venezia, vittime della stessa malattia dell'immobilismo di cui soffre il Governatore.
Critico l'idea del Veneto che ha Zaia, ovvero quella di conservare i privilegi della casta, senza ridurre di un centesimo gli stipendi dei suoi consiglieri regionali, che si esprimeranno a favore della risoluzione, nonché quella di chiudere il nostro territorio al mondo, magari recintandolo con cartelli in dialetto.
Sia chiaro i dialetti veneti li amiamo tutti e li parliamo pure, ma certamente è più importante pensare al futuro dei nostri figli, insegnando loro le lingue delle professioni e tutelando la loro salute, prevedendo l'obbligo di vaccinazione per tutto il ciclo educativo dell'infanzia, dagli asili nido alla scuola primaria.
Queste sono le finalità che si prefigge la nostra Proposta di Legge, che vede come primo firmatario il consigliere regionale Claudio Sinigaglia; abbiamo chiesto al Presidente Ciambetti di calendarizzarla con la massima urgenza, entro la fine di dicembre , in modo da essere pronti per rendere operativa la norma già a partire dal prossimo anno scolastico.
Ricordo che in alcune zone del Veneto, in particolare nella zona pedemontana, la percentuale dei minori vaccinati è solo dell'86%, quando invece le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità stabiliscono che sotto il 95% la popolazione è a rischio.
Zaia è un irresponsabile a perdere anche solo un minuto del nostro tempo in campagne pubblicitarie ed identitarie, a spese della collettività e a uso e consumo della stampa.
E' gravissimo tenere in ostaggio il Consiglio con inutili plebisciti e proposte retrograde.
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