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Al Museo del Risorgimento e della Resistenza gli abiti di Dino Carta, venerdì la cerimonia

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 18 Giugno 2012 alle 13:08 | 0 commenti

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Comune di Vicenza  -  Al Museo del Risorgimento e della Resistenza, restituito ai cittadini e ai turisti dopo un importante intervento di restauro e di messa a norma degli impianti, si terrà venerdì 22 giugno alle 17.30 un ricordo di Dino Carta. I familiari, alla presenza del sindaco Achille Variati, del presidente della commissione comunale Attività culturali Pio Serafin e della associazioni partigiane, consegneranno al Museo di Villa Guiccioli gli abiti che il partigiano indossava al momento della morte.

Per volontà delle sorelle, la giacca, il maglione e la camicia del giovane vicentino ucciso dai fascisti il 12 gennaio 1945 entreranno a far parte delle raccolte del Museo di Villa Guiccioli, a rappresentare una testimonianza di rilevante interesse storico-documentario e di alto valore simbolico.
Dino Carta, partigiano e antifascista, credeva nella democrazia e nella Resistenza; aveva studiato al Patronato Leone XIII e poi all'istituto industriale Alessandro Rossi. Aveva giocato a calcio come portiere nel Vicenza di Santagiuliana e Quaresima nel campionato Veneto 1943-'44, con i biancorossi militanti nel girone B. Era poi partito per la guerra.
Si legge nell'articolo "L'olocausto di un eroe", scritto da Renato Leontini nel 1945 dopo la LIberazione: "Dino Carta, figlio di un grande patriota, appartenente ad una famiglia di patrioti, era precisamente l'eroe che a 20 anni sognava con ardore una meta, la più bella, la più fulgida, la più gloriosa, quella della redenzione della nostra martoriata Italia.
Intelligente e forte fisicamente - voleva associare la sua opera attiva e fattiva a quella di tanti altri suoi amici raggiungendoli in montagna. Nel gennaio del 1944 ebbe inizio per lui una vita difficile e pericolosa, piena di ansie e di sospetti... Tutte le armi che poteva raccogliere e nascondere le consegnava ai partigiani con i quali aveva speciali appuntamenti diurni e notturni. Tutte le informazioni di carattere militare e che trattavano specialmente rastrellamenti, imboscate, rappresaglie, appostamenti erano subito riferite ai partigiani che avevano in lui un aiuto prezioso."
Entrato nella polizia ausiliaria nel gennaio del 1944 per trasmettere informazioni alla Brigata Argiuna, Dino Carta fu sospettato e pedinato e, il 12 gennaio 1945, fu convocato al comando fascista di villa Girardi per essere interrogato. Riuscì però a scappare lungo via Calderari dove fu raggiunto e sommariamente giustiziato mentre arrancava sulla neve e si appoggiava al muretto di cinta di una casa.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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