In vendita AIM Bonifiche con piattaforma di Marghera: Comune parte civile nel processo
Martedi 26 Aprile 2011 alle 13:26 | 0 commenti
Aim Gruppo - Pubblicato l'invito a manifestare interesse per l'acquisto della società AIM Bonifiche srl. L'area (di Marghera di proprietà di Aim Bonifiche, n.d.r.) sarà ceduta libera dai rifiuti, assieme agli immobili che ospitano uffici e laboratori.
AIM Vicenza Spa vende la piattaforma di Marghera di proprietà di AIM Bonifiche Srl, partecipata al 100% della società di san Biagio. Il primo passo è rappresentato dalla pubblicazione dell'invito a manifestare interesse per l'acquisto della società AIM Bonifiche che opera nel settore dei rifiuti industriali e civili pericolosi e non, e che ha in gestione l'area di 21.950 metri quadri in via Righi 10, a Marghera, Venezia.
In vendita sono anche i molti locali di servizio funzionali all'attività , come gli uffici, il laboratorio, i magazzini, le officine, gli impianti di stoccaggio e di trattamento dei rifiuti, l'impianto antincendio. L'area sarà ceduta libera dai rifiuti fin qui stoccati perché in questi anni smaltiti da AIM.
La manifestazione di interesse dovrà essere depositata entro le ore 12.00 del 31 maggio 2011 presso l'Ufficio protocollo di AIM Spa. Ulteriori informazioni sul sito www.aimvicenza.it, Fornitori/Avvisi di gara.
«Con la cessione di Aim Bonifiche - segnala il presidente Roberto Fazioli - auspico si stemperino polemiche e si superino tensioni che in passato hanno coinvolto la capogruppo a seguito dell'acquisto dell'area di Marghera. AIM ha bisogno di lavorare in un clima sereno, potendo contare sulla leale collaborazione di tutte le componenti civili ed economiche vicentine, per il bene della collettività e dell'azienda stessa».
N.d.r. Riportiamo articolo odierno senza firma de Il Giornale di Vicenza
Caso Marghera, il Comune sarà parte civile
Il Comune si costituisce parte civile nel processo per l'affaire Marghera. «A chiusura di una lunga e complessa istruttoria iniziata nell'aprile 2007 - si legge nella delibera presentata dall'assessore agli affari legali Massimo Pecori - la procura della Repubblica di Vicenza ha chiesto il rinvio a giudizio di Giuseppe Rossi nella sua veste di ex presidente di Aim Spa e di altre cinque persone coinvolte a vario titolo nella vicenda incentrata principalmente sulla vendita di una piattaforma di trattamento di rifiuti sita a Marghera: i reati per i quali è stato chiesto il rinvio sono truffa aggravata, false comunicazioni sociali e infedeltà patrimoniale. Persone offese da tali reati sono state individuate dalla procura in Aim Spa e nel Comune di Vicenza nella qualità di socio unico dell'azienda».
«A seguito dell'udienza preliminare del 10 febbraio 2011 - prosegue il provvedimento - il giudice delle indagini preliminari ha disposto il rinvio a giudizio di Giuseppe Rossi, Carlo Valle, Gianni Giglioli e Giannina Novello (non erano sei le persone di cui sopra?, n.d.r) fissando l'udienza dibattimentale per il 20 maggio. Poiché si pone il problema di ottenere il giusto risarcimento dei danni subiti in conseguenza di comportamenti ritenuti illeciti» l'amministrazione Variati ha così scelto di «costituirsi parte civile incaricando l'avvocato Enrico Ambrosetti» ritenendo «doveroso per ottenere il risarcimento di tutti i danni patiti dall'azienda, siano essi patrimoniali che non patrimoniali, quali quelli connessi con la lesione dell'immagine dell'azienda».
Si ricorda anche che «è pendente un giudizio civile di responsabilità attivato da Aim per il risarcimento dei danni nei confronti del vecchio Cda e del collegio sindacale, tra i quali figura il solo Rossi e non gli altri soggetti rinviati a giudizio in sede penale». È noto, peraltro, che nel match della causa civile sono in corso trattative per un accordo.
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