Aim Mobilità, D'Angelo: assumersi responsabilità, il comune per primo
Martedi 19 Giugno 2012 alle 18:11 | 0 commenti
Massimo D'Angelo, coordinatore mobilità Filt Cgil Vicenza - Nelle date del 12/06/2012 e del 18/06/2012 le OO.SS. dei Trasporti sono state convocate dall'Amministratore Unico di Aim in merito al redigendo piano industriale del settore della mobilità . Dopo anni abbiamo avuto un resoconto chiaro e schietto ma nel contempo preoccupante della situazione di bilancio in cui versa Aim Mobilità . Nella consapevolezza che le nuove norme legislative non potranno più prevedere un processo di compensazione economica tra le diverse società di Aim che le mantenevano in piedi tutte, pur restando il bilancio del gruppo in equilibrio, ad oggi purtroppo scopriamo l'amara verità : Aim non può essere vista come un gruppo monolitico e ogni società deve seguire il proprio destino.
L'azienda del trasporto sfogliata dal tesoretto della sosta viene lasciata al proprio destino con una perdita dell'esercizio in corso di un milione e 900 mila euro, con una impennata al ribasso di introiti da ticket per olre 400 mila euro, con una previsione di chiusura del bilancio del 2012 con una perdita di oltre 3 milioni di euro. La Filt Cgil non ci sta. Non possono pagare i lavoratori del settore e gli utenti il taglio dei finanziamenti imposto da questo Governo e dalla Regione Veneto al TPL e le scelte errate di questa Amministrazione che privilegiando il mezzo privato ha trascinato l'Azienda e il trasporto pubblico al decadimento. Anni di ritardo sullo sviluppo del trasporto pubblico locale, anni di silenzio sul PUM che doveva essere lo strumento di rilancio del TPL nella nuova prospettiva di ridisegnare la mobilità di questa città incentivando il mezzo pubblico. Abbiamo bussato tante e tante volte al portone del Comune per denunciare ciò che stava succedendo, abbiamo cercato di richiamare l'attenzione dichiarando uno sciopero contro l'immobilismo di questa Amministrazione e perché eravamo e siamo della convinzione che salvare il trasporto pubblico avrebbe significato anche salvare i posti di lavoro di tutti i lavoratori diretti e indiretti (questi ultimi lavoratori delle cooperative e appalti, che saranno i primi a pagare insieme alle loro famiglie il taglio occupazionale imposto dall'azienda per salvare il salvabile). Hanno preferito purtroppo le rotatorie e portare le auto sotto la basilica a sostare al costo di pochi centesimi l'ora. Pertanto chiediamo all'Amministrazione Comunale di impegnarsi a risanare il bilancio di Aim Mobilità come già sottoscritto dalla stessa nell'ambito del protocollo d'intesa tra AIM Mobilità e FTV. È un bene per tutti che la nuova Azienda Provinciale della Mobilità parta con i conti a posto e con un progetto industriale che apra veramente alle parti sociali non solo per gestire gli esuberi e le crisi aziendali ma anche sulla condivisione delle scelte politiche e aziendali.
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