Aim e la scelta tra le ipotesi di aggregazione, il GdV risolve tutto: via alle "pargnership"
Venerdi 16 Settembre 2016 alle 10:43 | 2 commenti
L'amministratore unico del gruppo Aim, Paolo Colla, ieri, giovedì 15 settembre, ha prospettato al consiglio comunale le possibili strategie alternative di aggegazione (vedi qui il video con le sue anticipazioni ai nostri follower con qualche "stimolo" da parte nostra" a lui e alla discussione in Sala Bernarda) ma le minoranze hanno protestato e, ad esclusione Lucio Zoppello di Ncd, Orianna Zaltron di M5S e Valentina Dovigo di Sel-Lista Dovigo, sono uscite dall'aula perchè, ha incalzato Francesco Rucco di Idea Vicenza a corredo della relazione di Colla avevano "chiesto copia della consulenza di Pwc" la cui mancanza significava aver "negato ingiustamente l'accesso agli atti". Se l'amministratore di Aim giustificava la mancata consegna con il fatto che non era "ancora arrivata la relazione dell'advisor" e se Giacomo Possamai, capogruppo del PD, e Federico Formisano, presidente del Consiglio comunale, non potevano che accettare l'obiezione, oggi ci ha pensato il GdV a mettere tutti d'accordo.
Non si preoccupino, quindi, Rucco e l'opposizione se non hanno avuto modo di verificare anche in base alle considerazioni di Pwc le diverse opzioni di parnership che Colla ha prospetatto e che loro, uscendo, neanche hanno ascoltato.
Non si preoccupino, non si sono persi nulla: nessuna partneship verrà fatta perchè al suo posto le infografiche del giornale di Confindustria Vicenza, di certo interessata all'operazione, ci spiegano per due volte e con un evidente grassetto che ad andare in porto saranno le "pargnership".
All'inizio, giuriamo, pensavamo fosse un neologismo anglofono inventato dal GdV (peraltro avvezzo a inventare, che so, la "buona salute" della BPVi) per smentire i soliti detrattori acculturati e critici della svolta "indigena" (paesana?) della direzione, ma, invece no: nel giornale che fu di Ario Gervasutti, che è ad interim di Marino Smiderle e che sarà di Luca Ancetti, il tutto all'insaputa, tipica, dei lettori, cresce solo l'entropia, cioè la misura del disordine dell'universo.
Di via Fermi.
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