Aim, Colla: 'Non è in programma alcuna privatizzazione di aziende del gruppo'.
Martedi 18 Settembre 2012 alle 18:35 | 0 commenti
Abbiamo pubblicato oggi il comunicato firmato da Giuliano Raimondo, coordinatore dei servizi pubblici della Filctem Cgil di Vicenza, contenente una serie di domande ad Aim riguardanti il bilancio 2011 e soprattutto l'intenzione del gruppo di abbandonare le gestioni in house, cioè quelle per cui la pubblica amministrazione, anziché ricorrere al mercato e agli appalti per i lavori, i servizi e le forniture necessarie a erogare prestazioni di pubblico servizio, si affida a organismi propri, come Aim. Nelle gestioni in house non vengono coinvolti altri operatori economici, perciò non c'è concorrenza.
A rispondere è l'amministratore unico di Aim Paolo Colla, che subito puntualizza: "Non è in programma nessuna privatizzazione (intesa come cessione di capitali ai privati) di aziende del gruppo.
"Perché il Gruppo Aim "oltre 1.000 dipendenti/famiglie" dovrebbe abbandonare le gestioni in house se ha fatto utili, e considerato che la Corte Costituzionale ha giustamente cancellato le ulteriori privatizzazioni di beni comuni?, chiede il rappresentante del sindacato.
La ragione, come spiegato fra l'altro anche dall'assessore alle Aziende partecipate Umberto Lago e dallo stesso sindaco Variati in occasione della presentazione del bilancio consolidato di Aim, sta nel fatto che la gestione in house delle partecipate comporta l'assoggettamento al patto di stabilità del Comune, che significa di fatto limitazioni sia per quel che riguarda la gestione del personale, sia per gli investimenti. "La gestione in house non ci consente di attrezzarci per concorrere nel mercato", spiega Colla. "I sindacati temono che dietro alla concorrenza ci sia un taglio dei costi e quindi dell'occupazione, ma non tengono conto dell'alternativa: il patto di stabilità . Oggi il patto di stabilità non garantisce più il lavoro e gli investimenti perché impedisce di crescere".
Secondo Colla, "i gruppi che devono operare in settori delicati devono avere libertà di fare assunzioni, di investimento e di gestione. Sarà comunque la proprietà a decidere", continua, "anche se mi sembra che sindaco e assessore siano d'accordo".
Nel comunicato Cgil si chiede anche maggiore trasparenza nei confronti del sindacato e, a proposito del bilancio, le domande sono molto chiare: Quali sono le controllate del gruppo Aim che hanno i bilanci in sofferenza? E perché?
Puntuale la risposta di Colla: "Dal bilancio consolidato del 2011 che abbiamo presentato a fine luglio, e che è stato approvato, risulta un utile di 2 milioni e 800 mila euro dopo le imposte. Risultano anche tre società in perdita: Aim Bonifiche (868mila euro), Aim Mobilità (1milione e 333mila euro) e Aim Valore Città (656mila euro). I motivi sono diversi per ciascuna di esse".
Secondo quanto riportato da Colla, Aim Bonifiche di Marghera sta cessando l'attività e ha perciò solo costi residui e nessun fatturato. Aim Mobilità , che si occupa del settore dei trasporti, è stata penalizzata dal taglio di 800mila euro dei contributi regionali, dall'aumento dei costi dei carburanti e dal minore utilizzo dei servizi da parte degli utenti. "C'è una crisi strutturale del trasporto pubblico locale", ha spiegato l'amministratore. "Stiamo discutendo con i sindacati un piano di risanamento, perché se continua così nel 2012 avremo una perdita di 3milioni di euro". Per quel che riguarda Aim Valore Città - che si occupa di edilizia - la perdita è di tipo economico e già nel budget del 2012 tende a sparire grazie a una riorganizzazione.
"Nel 2012 sono state fatte ristrutturazioni e risanamenti che hanno portato a una riduzione dei fenomeni più delicati", conclude Colla. "Contiamo di chiudere con un risultato positivo".
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