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Acv-Confavi risponde presente all'appello per la "guerra" alle nutrie

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 13 Febbraio 2014 alle 11:25 | 0 commenti

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Maria Cristina Caretta, Presidente Associazione Cacciatori Veneti-Confavi - L’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI risponde prontamente all’appello lanciato dalle Organizzazioni Professionali Agricole che hanno chiesto un immediato intervento per salvaguardare gli argini dei corsi d’acqua, indeboliti anche a causa delle innumerevoli gallerie scavate dalle nutrie.

E’ oramai innegabile che una delle principali cause del cedimento degli argini dei corsi d’acqua durante le piene causate dal maltempo è proprio rappresentata dai numerosissimi cunicoli scavati da questi animali inseriti innaturalmente nel nostro territorio, cunicoli che servono alle nutrie per rifugiarsi e per riprodursi.

Dopo aver chiesto ed ottenuto che le amministrazioni provinciali effettuassero dei corsi di preparazione per abilitare personale specializzato al controllo degli animali nocivi, l’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI ha messo a disposizione delle amministrazioni pubbliche  il proprio personale specializzato ed abilitato perché si possano prevenire le disastrose inondazioni che continuano a colpire il nostro territorio.

Va precisato che l’opera di contenimento delle nutrie potrà essere effettuata attraverso i volontari dell’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI che gratuitamente si mettono a disposizione per salvaguardare il nostro territorio.

Siamo convinti che la miglior risposta possibile per evitare di trovarci in una costante situazione di emergenza sia la prevenzione, iniziando col garantire una costante opera di manutenzione del territorio.

Manutenzione non significa solo il continuo innalzamento degli argini dei corsi d’acqua, ma lo scavo e la pulizia dei letto degli stessi, in modo da evitare che ogni precipitazione si trasformi in una vera e propria calamità.

I volontari dell’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI confermano la loro volontà di mettersi gratuitamente a disposizione delle amministrazioni pubbliche, dimostrando che, come è stato fatto in molte altre occasioni, chi ha veramente a cuore il proprio territorio non si limita ad effettuare affermazioni astratte intrise di una pericolosa ideologia, ma si adopera fattivamente per risolvere in modo efficace i problemi che affliggono il nostro territorio ed i nostri concittadini.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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