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Accordo Aim - sindacati: Colla risponde alle critiche Usb e difende la concertazione

Di Daniela Ceccon Venerdi 26 Ottobre 2012 alle 17:49 | 0 commenti

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Dopo un'estate di incontri e contrattazioni, l'ipotesi di accordo fra Aim Mobilità e i sindacati è stata votata ieri dall'assemblea dei lavoratori. L'approvazione è arrivata con tre quarti dei votanti (144) a favore, 44 astenuti, 7 schede bianche o nulle e 58 contrari. L'azienda ha espresso soddisfazione, il coordinatore Filt Cgil Massimo D'Angelo ha sottolineato come i lavoratori abbiano scelto "il male minore", mentre Usb - che fin dall'inizio propendeva per il no - continua ad essere critica sulla decisione presa.

La rinuncia a 1000 euro annuali di stipendio e il congelamento del pagamento di sedici giorni di riposi aggiuntivi sono stati, secondo Raniero Germano di Usb, il risultato di un "ricatto occupazionale".
Paolo Colla, amministratore unico di Aim, nega che questo ricatto si sia verificato: "Il codice civile assegna agli amministratori della società il dovere di garantire continuità aziendale", ha detto. "E' loro dovere, quindi, intervenire per sanare una situazione economica la cui struttura dei costi porta l'azienda al fallimento per due volte l'anno, perché due volte l'anno il capitale va ricostituito in quanto eroso dalle perdite. Non c'erano alternative: senza un piano adeguato i libri sarebbero stati portati in tribunale e gli amministratori avrebbero dovuto dimettersi, prendendo atto della loro incapacità di gestire le perdite".
Un piano che, però, prevedeva anche 21 esuberi, ai quali il Comune si è opposto, chiedendo ad Aim di trovare delle alternative. "Gli amministratori si sono trovati stretti fra il codice civile, l'indirizzo dettato dalla proprietà (cioè dal Comune) e la ristrettezza delle risorse", ha continuato Colla. Da qui la decisione di proporre in sede di trattativa decurtazioni salariali mensili di circa 300 euro a lavoratore, che alla fine della vertenza sono diventati meno di 100. Basteranno per risanare il bilancio disastrato di Aim Mobilità e i suoi 3 milioni di euro di passivo previsti?
"Grazie all'accordo ora tendiamo al pareggio", tiene a sottolineare l'amministratore di Aim. "E questo perché lo sviluppo della vertenza ha consentito di coinvolgere tutti i soggetti interessati: ciascuno ha fatto la sua parte nell'interesse generale dei cittadini di Vicenza, consentendo di ridurre notevolmente l'entità della perdita. Dal Comune è arrivato il Pum (Piano urbano di mobilità) con le corsie preferenziali, ma anche il nuovo sistema dei parcheggi e la modifica dei rapporti finanziari fra società e azienda: tutte cose che aiuteranno il trasporto pubblico a risollevarsi".

Mentre i sindacati individuano nella cattiva gestione dell'azienda la causa dell'attuale situazione di Aim Mobilità, gli amministratori si difendono attribuendo la crisi ad un problema politico, e cioè alla scelta della Regione di penalizzare il trasporto pubblico in generale e Aim Mobilità in particolare con il taglio dei finanziamenti. "Il Tar ha dato ragione al ricorso di Comuni e società contro la decisione della Regione", ricorda Colla. "Ma da Venezia hanno risposto che non ci sono soldi e che quindi le cose rimangono così". A queste mancate iniezioni di denaro si aggiungono la crisi del trasporto pubblico locale (quest'anno Aim Mobilità ha avuto un calo di fatturato di 400mila euro), l'aumento dei costi dei carburanti e degli oneri finanziari e la maggior pressione fiscale. Fa notare ancora l'amministratore che di 10 milioni di euro di fatturato, una volta pagate le tasse, ne sono rimasti 2 milioni e 800 mila.

Dopo l'approvazione dell'accordo, sia Cgil sia Aim hanno valutato positivamente la concertazione, che ha, sì, coinvolto e messo a confronto interessi particolari, ma che si è svolta nell'interesse dei cittadini. "Il confronto si è svolto nel rispetto reciproco", ha detto ancora Paolo Colla. "Senza un'ora di sciopero e senza conseguenze sul servizio. I rappresentanti dei lavoratori sono stati una controparte che ha dimostrato grande maturità nel cogliere e seguire la strada della concertazione, facendosi carico degli interessi generali. E questo è un fatto molto importante per la città. Inoltre, con questo piano non ci sarà un aumento dei prezzi del servizio: le difficoltà non sono state scaricate sui cittadini".

I lavoratori comunque hanno pagato un prezzo alto, e adesso i sindacati si aspettano che azienda e Comune facciano la loro parte, a cominciare dall'attuazione della Società Vicentina Trasporti, che dovrebbe nascere dall'unione di Aim Mobilità e Ftv. "Il costo del lavoro è una questione che andava affrontata anche in vista di questo", ha spiegato l'amministratore. "Fra Aim e Ftv c'era una differenza del 9% che è stata risolta con l'accordo".
Paolo Colla ha infine voluto sottolineare l'importanza della recuperata produttività: nel corso della vertenza su Aim Mobilità, anche per Aim sono stati concordati nuovi criteri per esempio sui premi di risultato e sul merito, inaugurando una nuova stagione per le relazioni industriali all'interno dell'azienda.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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