Contratto metalmeccanici, Landini: accordi separati illegittimi, così si viola Costituzione
Martedi 13 Novembre 2012 alle 18:35 | 0 commenti
Cgil Vicenza - "Fermiamo l'accordo separato tra Fim, Uilm e Federmeccanica!" Così esordisce Maurizio Landini, segretario generale nazionale della Fiom Cgil, a Vicenza per l'assemblea provinciale dei delegati metalmeccanici. Tema caldo della discussione è proprio la trattativa che Fim e Uilm hanno avviato con Federmeccanica sul contratto nazionale dei metalmeccanici, escludendo la Fiom, il sindacato più rappresentativo della categoria per numero di iscritti e per voti espressi nei rinnovi delle RSU.
Landini non ci sta. "Quella trattativa è illegittima - afferma -. Sta avvenendo nel dispregio delle regole democratiche e calpesta la Costituzione. C'è il rischio che si apra un conflitto senza precedenti nel nostro Paese. Sarebbe utile che Fim e Uilm si fermassero e riflettessero sulla questione assieme a noi perché non ci possiamo permettere che l'intero sistema industriale italiano salti. Le condizioni avanzate da Federmeccanica, infatti, estendono a tutte le aziende del settore il modello che la Fiat ha imposto nei suoi stabilimenti. E Fim e Uilm, accettando quelle condizioni senza consultare i lavoratori, si preparano a sottoscrivere un accordo separato che servirà alle imprese per ridurre i salari e aumentare l'orario di lavoro. Produrrà altra precarietà e per i lavoratori non ci sarà alcuna tutela. Per questo ribadiamo l'importanza del contratto nazionale. Anche per un territorio come quello di Vicenza, dove il settore metalmeccanico è tra quelli trainanti, questo contratto non può venir meno. Quasi l'80 per cento lavora in aziende che hanno meno di dieci dipendenti. Se non c'è il contratto nazionale, per questi lavoratori non c'è alcuna tutela. Piuttosto si può discutere sul fatto se i contratti abbiano un senso così come sono. Noi siamo disponibili ad andare verso un grande contratto dell'industria e dei servizi, per esempio".
La Fiom ha proposto a Fim, Uilm e Federmeccanica di realizzare un accordo transitorio di un anno, fino a dicembre 2013, a difesa del lavoro. "Chiediamo, con l'impegno del governo, la riduzione del cuneo fiscale a carico di quelle imprese che investono e che ricorrono ai contratti di solidarietà ; un provvedimento che defiscalizzi un eventuale aumento salariale; una politica industriale; regole per misurare e certificare la rappresentanza sindacale e il voto dei lavoratori per dare stabilità alle relazioni sindacali - spiega Landini -. I lavoratori devono avere sempre il diritto di votare e le imprese devono smettere di pensare di essere loro a scegliere il sindacato che li conviene".
"Siamo il Paese europeo che ha il livello più alto di precarietà . I salari e i livelli di investimento, innovazione e ricerca sono i più bassi d'Europa. I nostri "meriti" - ironizza il segretario - sono l'alta percentuale di evasione fiscale e corruzione. Serve un cambiamento di rotta. Bisogna investire sull'intelligenza delle persone, sul lavoro, sulla qualità dei prodotti, altrimenti non se ne viene fuori. L'idea di lasciar fare al mercato, come si vede, non ha portato da nessuna parte. Oggi c'è bisogno di investire in un'altra direzione".
Per tutte queste ragioni la Fiom hanno annunciato uno sciopero che in Veneto si terrà il 6 dicembre 2012. "Nel vicentino - dichiara Maurizio Ferron della Fiom berica - stiamo assistendo ad un'ulteriore perdita della produzione industriale rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, ad un aumento della disoccupazione, ad una crescita delle ore di cassa integrazione. Quella ordinaria è cresciuta del 30 per cento in più, circa, rispetto allo stesso periodo del 2011. È calata quella straordinaria, stabile la cassa integrazione in deroga. Continua con lo stesso ritmo la perdita di posti di lavoro per quei lavoratori che avevano un contratto a tempo indeterminato. Fino a settembre 2012 erano 4400. Si tratta perlopiù di dipendenti di piccole e medie imprese. Ci sono però anche aziende con cui si sta contrattando per difendere il lavoro".
La Cgil aderisce anche alla manifestazione europea di domani, mercoledì 14 novembre, indetta dalla Confederazione Europea dei Sindacati. A Vicenza l'appuntamento è alle 8,45 in viale Roma. Il corteo sfilerà sino a Piazza delle Poste dove prenderanno la parola disoccupati, pensionati e studenti. L'ultimo intervento, intorno alle 11, spetta al segretario generale regionale della Cgil, Emilio Viafora.
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