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L'Arpav di Vicenza e il presidente della Brescia Padova Titti Schneck sono finiti in un esposto in cui si chiedono alla magistratura lumi sul presesunto pericolo di inquinamento lungo il tracciato vicentino della A31 sud. Una autostrada già al centro di una bufera mediatica dopo che l'Espresso aveva parlato di una inchiesta sullo stato di salute della infrastruttura condotta dalla procura antimafia di Venezia.

A firmare la segnalazione è stato Marco Nosarini, l'attivista che in passato aveva informato l'opinione pubblica della presenza di scorie di fonderia sotto il sedime della Pirubi Sud. Questa almeno è l'indiscrezione circolata stamani a palazzo Nievo: indiscrezione poi confermata peraltro dallo stesso Nosarini.

Ma che cosa c'è di più specifico nelle carte? «In seguito ad un mio precedente esposto del 26 aprile 2012 - si legge nel documento depositato alla stazione dei carabinieri di Barbarano Vicentino il 4 settembre 2012 - è stato avviato un monitoraggio delle acque superficiali» da parte di Arpav nel tratto della A31 sud tra Torri di Quartesolo e Noventa Vicentina, che in alcuni punti, sostiene lo stesso Nosarini, avrebbe documentato lo sforamento di alcuni parametri di legge, soprattutto in termini di livelli di acidità, il cosiddetto ph.

Al contempo però Nosarini lamenta una mancata campagna informativa da parte dei soggetti che, a suo dire, in qualche modo si sarebbero dovuti attivare: la Brescia Padova, il presidente della provincia facente funzione Titti Schneck nonché l'Arpav berica. Lo stesso Nosarini infatti nella parte finale del documento lo trasforma in una vera e propria denuncia penale arrivando a chiedere addirittura la sospensione della inaugurazione della Valdastico sud (ancora incompleta peraltro), inaugurazione che dovrebbe avvenire per il 22 settembre.