Venezia:Ci picchiano! Occupata stazione! Sms di vicentini manifestanti contro Festa padana
Sabato 17 Settembre 2011 alle 18:29 | 1 commenti
Alla vigilia della manifestazione di domenica a Venezia, la Festa dei popoli padani, oggi c'era una contro manifestazione di vari movimenti, tra cui spiccavano, oltre a non militanti e studenti, anche gli aderenti a Rifondazione Comunista, Cobas, No dal Molin, No pedemontana e Centri sociali. A un certo punto la tensione è diventata altissima. "Ci stanno picchiando" è il primo messaggio ricevuto da due dei tanti vicentini lì presenti, Irene Rui e Guido Zentile del Prc (foto Rai).
E poi: "Il corteo è stato bloccato al ponte degli Scalzi. Stiamo cercando di passare, ma un cordone di polizia agguerito ci ha attaccato per due volte. Ci sono stati contusi anche tra persone anziane. Siamo in 4000 bloccati al ponte. E' una vergogna che ai cittadini non sia permesso di manifestare e di proseguire per il ponte di Rialto. La Lega è ormai un partito di regime e l'azione di oggi lo dimostra.". La tensione sale: "Beppe Caccia, consigliere comunale di Venezia, è in ospedale. Hanno sparato lacrimogeni. Ora stiamo occupando la stazione.". Viviamo da lontano gli eventi ma, inutile dire, con preoccupazione: "In stazione siamo in circa 2500.". Questo è l'ultimo sms ricevuto prima che la tensione cominciasse ad allentarsi con lo sgombero della stazione e col rientro "obbligato" di molti manifestanti proprio in treno, visto che dalle 21 parte lo sciopero relativo. Non è un bel momento, per usare un eufemismo, per questa Italia e questa padania. E "padania contro Italia e viceversa" rischia solo di diventare un altro strumento nelle mani di chi sfugge alle sue responsabilità . Da ora in poi quanto verrà scritto su questi scontri? E quanto non verrà scritto per questo motivo sul dramma economico che uccide i più, tricolori o verdi che siano, e privilegia le solite caste?! Abbiamo regalato, tutti, lo spunto per tanti altri vuoti discorsi e per tante zuffe dialettiche. Mentre la gente non sa come arrivare a fine mese: i movimenti erano lì anche "Uniti contro la crisi", come recita lo slogan del loro coordinamento.
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