A proposito di dignità nazionale: WikiLeaks, Berlusconi e Dal Molin
Venerdi 18 Febbraio 2011 alle 19:40 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS - Dagli ultimi "documenti segreti" diffusi da WikiLeaks si capiscono tante cose. L'Italia di Berlusconi viene definita, dalla diplomazia statunitense, "ormai in declino". Di Berlusconi si scrive che "con le sue frequenti gaffes e la scelta sbagliata delle parole" ha offeso "quasi ogni categoria di cittadino italiano e ogni leader europeo" e che "la sua volontà di mettere gli interessi personali al di sopra di quelli dello Stato ha leso la reputazione del Paese in Europa ed ha dato sfortunatamente un tono comico al prestigio dell'Italia in molte branche del governo degli Stati Uniti".
È l'ambasciatore statunitense in Italia, Ronald Spogli, che scrive tutto questo (e tanto altro) in un memoriale spedito nel febbraio del 2009 al nuovo segretario di stato Hillary Clinton.
Berlusconi è, quindi, inaffidabile per gli Stati Uniti? Non proprio perché può ritornare utile agli "affari" statunitensi. In effetti, gli USA possono incassare qualcosa o molto da un governo italiano così debole e poco considerato internazionalmente. Spogli ritiene che l'Italia possa essere usata per le azioni militari e il controllo di aree strategiche (per gli Stati Uniti) come i Balcani, l'Afghanistan, l'Iran ecc. È in questo contesto che Vicenza viene nominata in maniera esplicita. Si parla del Dal Molin e dell'Africom che avrà comando a Stoccarda ma bombardieri di stanza a Vicenza e portaerei della VI flotta a Napoli.
Anche per questo ruolo di "utile idiota" che vogliono assegnare al nostro paese, ritengono opportuno aiutare Berlusconi, nonostante lo considerino ben poca cosa. Di fatto trattano l'Italia come fosse una colonia. Siamo ricattabili, dobbiamo concedere tutto quello che gli Stati Uniti pretenderanno. Quello che volevano a Vicenza è stato loro dato con molta poca dignità e nessuna fermezza. Abbiamo chinato la testa tenendo il cappello in mano. I diplomatici Usa confessano di essere molto soddisfatti per la riuscita dell'operazione e per il contributo di Paolo Costa, commissario straordinario del governo italiano. È il prezzo che dobbiamo "pagare" anche per la presenza di un presidente del consiglio impresentabile. A Vicenza gli statunitensi esigono che quello all'interno del muro di cinta del Dal Molin venga considerato suolo americano. Non si potrebbe fare (lo impedisce la Costituzione), ma alla fine il governo italiano accetta l'imposizione. Svende, anzi regala, territorio italiano a una potenza straniera. Alla faccia dello slogan leghista "paroni a casa nostra".
I cittadini italiani possono tollerare di essere governati da un governo di incapaci, sudditi e cortigiani? Noi pensiamo di no. Senza tanti discorsi, senza alchimie politiche, senza sotterfugi, senza compromessi chi si oppone dica con chiarezza che è ora di finirla di vedere calpestata la nostra dignità . Noi lo diciamo. Questo governo deve andare a casa. Chi deve essere processato lo sia prima possibile. Il 17 marzo può diventare una giornata di riscatto nazionale. Per questo come Federazione della Sinistra abbiamo chiesto a tutte le forze di opposizione di organizzare una grande manifestazione unitaria. In difesa della Costituzione, della democrazia e dei diritti di ogni cittadino.
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