A Piovene Rocchette i soci "truffati" dalla BPVi fanno domande su cosa fare dopo la presentazione di "Vicenza. La città sbancata"
Venerdi 29 Luglio 2016 alle 10:44 | 0 commenti
Mercoledì 27 luglio per la prima presentazione nell'Alto Vicentino di "Vicenza. La città sbancata" orgnanizzata da Daniele Sartore e Luca Canale del Movimento 5 Stelle la sala da 120 posti della Biblioteca comunale di Piovene Rocchette era praticamente piena, ma non solo di ascoltatori, soci e non soci, interessati ai fatti veri della BPVi raccontati grazie a una selezione di articoli pubblicati "in solitaria" su VicenzaPiu.com fin dal 13 agosto 2010 ma, soprattutto, di "persone" con una storia di vita di lavoro e risparmio che è diventata all'improvviso un dramma dopo che le azioni della Banca Popolare di Vicenza sono passate alla miseria di 10 centesimi l'una da un molto ipotetico valore di 62,50 euro, quello gabellato dai vertici, da Gianni Zonin fino a Giuseppe Zigliotto passando per Roberto Zuccato e Samuele Sorato, su 9 dei quali sta indagando la magistratura locale ma sui quali, a prescindere dalla dovuta considerazione che le eventuali sentenze dovranno avere, la condanna "etica" è stata già emessa: o sapevano ed erano colpevoli o sono colpevoli di non aver saputo.
Tante domande alla fine (qui ci sono tutte quelle fatte, mancano solo quelle sottintese) sulle responsabilità e sulle connivenze della stampa locale, in mano a Confindustria Vicenza, ma molte di più su cosa fare. Giovanni Coviello e gli organizzatori sono stati precisi al riguardo visto che possibilità di recupero ci sono: "unire alla protesta civile, ma pressante, azioni legali con legali e associazioni di consumatori, perchè i margini di recuepro ci sono. Eccome!"
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