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11 settembre: ricordiamo chi muore nei luoghi di lavoro.

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 11 Settembre 2011 alle 16:07 | 0 commenti

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Giorgio Langella, PdCI, FdS  -  Ricordando l'attacco terroristico alle torri gemelle di New York di 10 anni fa e quanto successe in Cile (il brutale colpo di stato del 1973 appoggiato e finanziato dall'allora governo statunitense) vorrei che oggi, 11 settembre 2011, venisse anche ricordato quanto avviene ogni giorno nei luoghi di lavoro del nostro paese. L'Osservatorio indipendente di Bologna sulle morti per infortuni sul lavoro scrive oggi: "Dall'inizio dell'anno ci sono stati 444 morti per infortuni sui luoghi di lavoro, ma si arriva a contarne oltre 780 se si aggiungono i lavoratori deceduti sulle strade e in itinere. Erano 385 sui luoghi di lavoro l'11 settembre del 2010, l'aumento è del 13,3%."

A questi si deve aggiungere chi muore di malattia dovuta alle condizioni subite nei posti di lavoro. Quello che è successo alla Tricom di Tezze sul Brenta (nonostante una sentenza non lo ammetta). Quello che è successo alla Marlane-Marzotto di Praia a Mare.

Una vera e propria strage di persone che quasi mai vengono nominate. Fanno parte di statistiche fredde. Numeri. E' una strage dimenticata. Un grido di dolore continuo che, proprio per il silenzio che lo avvolge, si trasforma in un brusio lontano. Diventa una tragica normalità.

Le morti sul lavoro avvengono raramente per fatalità. La sicurezza sul lavoro viene spesso considerata un costo. Un costo che deve essere tagliato per "rimanere competitivi". Spesso chi lavora è costretto a lavorare di più, si impongono turni massacranti per aumentare la produttività, il salario non è sufficiente a sopravvive. E allora le ore di lavoro aumentano fino a un limite difficilmente sopportabile. La fatica diventa insopportabile. E la fatica, facendo diminuire l'attenzione, uccide. Si ritiene normale che a un lavoratore si chiedano prestazioni per le quali non ha la dovuta preparazione.

Nei luoghi di lavoro si muore soprattutto per questo. Ricordiamolo in questo 11 settembre. Ricordiamo ogni giorno che si muore per il profitto di qualcuno.
E che questo non è "normale". E' un vero e proprio "terrorismo".

Leggi tutti gli articoli su: Pdci, Giorgio Langella, Fds, Morti sul lavoro

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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