L'on. Daniela Sbrollini (PD) ha presentato un'interrogazione parlamentare al Ministero dello sviluppo economico, in particolare al viceministro Teresa Bellanova, in relazione alla preannunciata chiusura della Lovato Gas di Casale a Vicenza, che occupa 110 persone a tempo pieno. La direzione aziendale ha infatti in programma la delocalizzazione delle attività verso Polonia e Iran, nonostante abbia chiuso il suo bilancio 2016 con un utile di 1,2 milioni di euro pur prestando al gruppo che la detiene oltre 3 milioni di euro.
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Si terrà (tiene oggi, ndr) martedì 19 settembre alle ore 10 a Roma presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, il convegno "Banche Venete tra Silenzi e Complicità ", "un'occasione di confronto per porre questioni su un provvedimento emergenziale, che tenta di stendere una pietra tombale su uno dei più grandi scandali della storia italiana recente" come scrive nella nota di annuncio che pubblichiamo Emanuele Cozzolino, deputato del MoVimento 5 Stelle che promuove l'evento. Poco più di un mese dopo l'approvazione del decreto legge, da parte del Consiglio dei ministri, diventava legge il piano del Governo per il "salvataggio" della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.
Intesa SanPaolo accelera i tempi della riorganizzazione delle ex banche venete. E arrivata la circolare che fissa la migrazione informatica dei conti BPVi e Veneto Banca in Intesa l'8 dicembre prossimo, un venerdì di festa, con annesso il lungo weekend del 9 e 10 dicembre, per far sì che quando lunedì riapriranno gli sportelli tutti i conti, Iban e i prodotti siano 100% Intesa (vedi a tal proposito la nota del Coordinamento di don Torta, ndr). La società per i servizi Sec, acquisita a perimetro da Intesa, è già stata allertata per vigilare. «Fare presto» è sempre stato il grande mantra di Ca' de Sass, già abituata ai processi e ai tecnicismi delle fusioni.
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Pubblicato alle 11.34, aggiornato alle 18.18 in quanto il testo presente dell'appello è stranamente scomparso.
Pubblichiamo un appello al presidente della Repubblica e a quello del consiglio dei ministri a non rinnovare l'incarico di Governatore di Banca d'Italia a Ignazio Visco, protagonista in negativo delle vicende bancarie, tra cui i crolli di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che hanno colpito e stanno per colpire centinaia di migliaia di risparmiatori, che avevano riposto fiducia nell'organo supremo di controllo bancario in Italia. La firma dell'appello è stata apposta intanto da molti esponenti della società vicentina con numerosi nomi di spicco, del passato, del presente e, per quanto si propongono di fare, del futuro di Vicenza e del suo territorio ma anche attenti al Paese intero.
Il progetto di fusione tra Acque Vicentine e Alto Vicentino Servizi arriva nei Consigli comunali. Il primo Comune socio chiamato a votare sulla fusione dei due gestori del servizio idrico integrato Arcugnano, dove la delibera è all'ordine del giorno della seduta in programma questa sera 18 settembre a partire dalle 18.30 nella sala Consiglio del Municipio. Per sottolineare l'importanza di questo passaggio saranno presenti i due presidenti Angelo Guzzo (Acque Vicentine) e Giovanni Cattelan (AVS).
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Sabato si è svolta la lunga assemblea - opera drammatica (piena di contenuti ma troppo lunga perchè tutti ne cogliessero i più importanti) dell'associazione "Noi che credevamo nella BPVi", associazione e assemblea presiedute da Luigi Ugone, un protagonista per molti imperscrutabile di questi anni di lotta contro chi ha truffato decine di migliaia di soci di Veneto Banca e della Banca Popolare di Vicenza. Dei risparmiatori vicentini l'associazione vicentina è la rappresentante se non più numerosa di sicuro la più combattiva: vuole soldi per restituire ai soci BPVi il loro denaro ma anche giustizia per rendere alle tante signora Maria e ai molti, troppi signor Bepi la loro dignità .
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Mentre Confindustria afferma che è stato "recuperato un milione di posti di lavoro" e ISTAT ci fornisce dati rassicuranti in tal senso (dati che se venissero analizzati, racconterebbero di una disoccupazione stabile se non in aumento e di un'occupazione ad altissimo livello di precarietà , composta da lavoratori mal retribuiti e sempre più anziani), la realtà appare molto differente. Una realtà fatta di crisi aziendali diffuse in tutto il territorio nazionale e in ogni settore. È di questi giorni la drammatica situazione che vivono gli addetti della Lovato Gas spa di Vicenza. Il gruppo Renzo Landi, proprietario della Lovato Gas, ha annunciato che lo stabilimento verrà chiuso e che 90 dipendenti e una ventina di lavoratori interinali perderanno il posto di lavoro.
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La notizia del piano di dismissione del settore produttivo dello stabilimento Lovato Gas di Vicenza, comunicata dal Gruppo Landi Renzo SpA nei giorni scorsi, ha lasciato colpito anche Otello Dalla Rosa, da anni manager d'azienda e conoscitore del sistema produttivo vicentino. "Queste notizie lasciano non solo l'amaro in bocca - spiega Dalla Rosa - ma denotano come troppo spesso il valore sociale di un'impresa sia sottovalutato. La vita di uno stabilimento non è fatta solo di guadagni e di perdite, ma anche di persone e famiglie che meritano tutta l'attenzione possibile. Anche perchè sono soprattutto le persone il maggior valore delle aziende."Continua a leggere
Dopo aver reso disponibile il video della presentazione ai media pubblichiamo oggi in esclusiva per i cittadini dei 69 comuni interessati il video integrale delle risposte di Angelo Guzzo e Giovanni Cattelan, rispettivamente presidente di Acque Vicentine e Alto Vicentino Servizi (AVS) alle domande fatte nella conferenza stampa di giovedì 14 settembre sulla fusione delle due aziende dell'acqua che si avvia al traguardo dopo il deposito del progetto al Registro Imprese e dopo l'arrivo del via libera da parte dell'esperto nominato dal Tribunale.