Utente: corvino
Ultimi commenti di corvino
Inviato Giovedi 17 Marzo 2011 alle 10:45
Voglio qui ricordare anche il contributo dato dai fanti della Brigata Catanzaro che, durante la prima guerra mondiale, difesero l'altopiano di Asiago
Vedi Wikipedia da cui traggo la citazione che segue: http://it.wikipedia.org/wiki/Brigata_%22Catanzaro%22
«Sull?altopiano di Asiago, le nostre truppe occupano attualmente, affermandovisi, le postazioni a dominio della conca di Asiago. Un brillante contrattacco delle valorose fanterie del 141º reggimento (Brigata Catanzaro) liberò due batterie rimaste circondate sul M. Mosciagh, portandone completamente in salvo i pezzi».
La cosa fu ripresa dalla stampa nazionale dell?epoca tanto da meritare la prima pagina su La Domenica del Corriere che con una bella illustrazione di Achille Beltrame fece conoscere all?Italia intera come «Un brillante contrattacco dei valorosi calabresi del 141° fanteria libera due batterie rimaste circondate sul monte Mosciagh».
Da questo glorioso fatto d'armi il 141º trasse quello che da allora fu il suo motto: «Su Monte Mosciagh la baionetta ricuperò il cannone». Il Re, con decreto del 28 dicembre 1916, concesse motu proprio alla bandiera del glorioso 141º Reggimento la Medaglia d'Oro al Valore Militare con questa motivazione: «Per l?altissimo valore spiegato nei molti combattimenti intorno al San Michele, ad Oslavia, sull'Altopiano di Asiago, al Nad Logem, per l?audacia mai smentita, per l?impeto aggressivo senza pari, sempre e ovunque fu di esempio ai valorosi (luglio 1915 ? agosto 1916)». Le gesta eroiche dei fanti meridionali, secondo alcuni, segnarono l'inizio della fine della Straffeexpedition, salvarono Asiago e Vicenza dallo straripamento degli austriaci nella pianura padana. La prossima estate, cari concittadini vicentini, durante le vostre passeggiate sullaltopiano, andate a deporre un fiore al cippo che ricorda il sacrificio di tanti valorosi calabresi.
Passo anche a ricordare l'eroico sacrificio del partigiano Alioscia, alias Franco Sergio, che proveniente dal mio paesello sito nella profonda Calabria "Il 22 maggio del 1944 disertò dal Regio Esercito e si arruolò con i partigiani della ?VI Divisione Garibaldi Langhe? al comando del tenente di cavalleria Giovanni
Latilla detto Nanni, con il nome di battaglia ?Alioscia?.
Durante un rastrellamento venne però catturato e, trovato armato, condannato alla fucilazione. La pena poteva essere molto mitigata se avesse parlato, se avesse rivelato il luogo dove erano nascosti gli
altri partigiani (circa 20). Ma Franco Sergio non parlò.
Dopo uno spicciativo processo tenutosi in una stanza del Municipio di Serravalle
Langhe (CN), il 14 febbraio del 1945, alle ore 15, venne portato davanti al muro del
camposanto e fucilato. http://www.maropatiedintorni.it/files/ii-1.pdf
Quindi possiamo ben dire che, se oggi Zaja e Cota, governatori del Veneto e del Piemonte, siedono sulle loro belle cadreghine e sono liberi di sparare sciocchezze e sputare nelle ricche mangiatoie in cui abbeverano i loro cervelli imbolsiti, lo devono anche al sangue versato sulle loro montagne da poveri contadini sradicati dalle campagne calabresi e del profondo Sud, e che ne avrebbero fatto volentieri a meno
Vedi Wikipedia da cui traggo la citazione che segue: http://it.wikipedia.org/wiki/Brigata_%22Catanzaro%22
«Sull?altopiano di Asiago, le nostre truppe occupano attualmente, affermandovisi, le postazioni a dominio della conca di Asiago. Un brillante contrattacco delle valorose fanterie del 141º reggimento (Brigata Catanzaro) liberò due batterie rimaste circondate sul M. Mosciagh, portandone completamente in salvo i pezzi».
La cosa fu ripresa dalla stampa nazionale dell?epoca tanto da meritare la prima pagina su La Domenica del Corriere che con una bella illustrazione di Achille Beltrame fece conoscere all?Italia intera come «Un brillante contrattacco dei valorosi calabresi del 141° fanteria libera due batterie rimaste circondate sul monte Mosciagh».
Da questo glorioso fatto d'armi il 141º trasse quello che da allora fu il suo motto: «Su Monte Mosciagh la baionetta ricuperò il cannone». Il Re, con decreto del 28 dicembre 1916, concesse motu proprio alla bandiera del glorioso 141º Reggimento la Medaglia d'Oro al Valore Militare con questa motivazione: «Per l?altissimo valore spiegato nei molti combattimenti intorno al San Michele, ad Oslavia, sull'Altopiano di Asiago, al Nad Logem, per l?audacia mai smentita, per l?impeto aggressivo senza pari, sempre e ovunque fu di esempio ai valorosi (luglio 1915 ? agosto 1916)». Le gesta eroiche dei fanti meridionali, secondo alcuni, segnarono l'inizio della fine della Straffeexpedition, salvarono Asiago e Vicenza dallo straripamento degli austriaci nella pianura padana. La prossima estate, cari concittadini vicentini, durante le vostre passeggiate sullaltopiano, andate a deporre un fiore al cippo che ricorda il sacrificio di tanti valorosi calabresi.
Passo anche a ricordare l'eroico sacrificio del partigiano Alioscia, alias Franco Sergio, che proveniente dal mio paesello sito nella profonda Calabria "Il 22 maggio del 1944 disertò dal Regio Esercito e si arruolò con i partigiani della ?VI Divisione Garibaldi Langhe? al comando del tenente di cavalleria Giovanni
Latilla detto Nanni, con il nome di battaglia ?Alioscia?.
Durante un rastrellamento venne però catturato e, trovato armato, condannato alla fucilazione. La pena poteva essere molto mitigata se avesse parlato, se avesse rivelato il luogo dove erano nascosti gli
altri partigiani (circa 20). Ma Franco Sergio non parlò.
Dopo uno spicciativo processo tenutosi in una stanza del Municipio di Serravalle
Langhe (CN), il 14 febbraio del 1945, alle ore 15, venne portato davanti al muro del
camposanto e fucilato. http://www.maropatiedintorni.it/files/ii-1.pdf
Quindi possiamo ben dire che, se oggi Zaja e Cota, governatori del Veneto e del Piemonte, siedono sulle loro belle cadreghine e sono liberi di sparare sciocchezze e sputare nelle ricche mangiatoie in cui abbeverano i loro cervelli imbolsiti, lo devono anche al sangue versato sulle loro montagne da poveri contadini sradicati dalle campagne calabresi e del profondo Sud, e che ne avrebbero fatto volentieri a meno
Inviato Giovedi 17 Marzo 2011 alle 09:34
Aderisco e condivido l'appello. Vedo tanta retorica ed acritica adesione ai festeggiamenti, anche a sinistra, purtroppo. Peccato, perché può essere una buona occasione per imparare dagli errori commessi e iniziare un nuovo percorso che renda veramente gli italiani un popolo unito, da Sud a Nord
Del resto non è certo una novità. C'è chi dice che l'unificazione dell'Italia sia stata voluta appunto per creare un mercato alle mrci del Nord che non trovavano un mercato nei paesi europei confinanti. E per far questo CAvour e compagnia bella hanno brigato per crearsi una colonia in casa distruggendo quel pò di tessuto industriale che si stava creando nel regno delle due Sicilie a vantaggio delle industrie del NOrd.
C'è anche chi dice che voi leghisti vi siete inventait la secessione quando, con la diminuzione del rendimento a due cifre dei BOT vi siete stufati di finanziare il debito pubblico italiano e il mantenimento di "statali, parastatali e affini" del sud. Prima lucravate lauti interessi dallo stato per finanziare le genti del sud in modo tale da garantire che avessero un pò di soldi per comprare le merci del Nord; ora che i BOT non vi rendono una mazza ,non avete alcun interesse a mantenere i meridionali parassiti scrocconi, spendaccioni e festaioli e allora che vadano pure in malora.