Grande con Lovat e col 40% dei voti: sì a Lega delle origini e venetismo, no alle speculazioni
Lunedi 14 Febbraio 2011 alle 21:12Roberto Grande, uscito sconfitto dal ballottaggio per la segreteria provinciale della Lega Nord, intende rappresentare il 40% dei votanti (guarda qui video intervista) che ha sostenuto lui e Davide Lovat perchè la Lega Nord torni alle origini: identità veneta, difesa del suolo, no alla speculazione edilizia, vicinanza alle persone e no ai festeggiamenti del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
Continua a leggereVenetismo, primo nemico dell'indipendenza veneta?
Venerdi 23 Aprile 2010 alle 03:39Ora mi chiedo: perché lo ha fatto? Non poteva starsene zitto? Perché invece, proprio nei primi giorni di insediamento della nuova giunta regionale a guida leghista, questo assessore, che forse assieme al neo-presidente, rappresenta l'emblema del cosiddetto "venetismo", ha sentito la necessità di scrivere quelle righe che sono l'ennesima sberla in faccia a chi ritiene che invece l'unica possibilità di avere un futuro sia nell'indipendenza veneta? Perché invece egli ha deciso di farlo proprio pochi giorni prima della più importante Festa Nazionale Veneta, che è San Marco?
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Presentazione libro Ettore Beggiato
Martedi 1 Dicembre 2009 alle 13:51Provincia di VicenzaÂ
"1809: l'insorgenza veneta", l'ultimo libro di Ettore Beggiato sarà presentato a palazzo Trissino il 4 dicembre
Venerdì 4 dicembre alle 18 sarà protagonista la storia a palazzo Trissino. Ettore Beggiato, già consigliere provinciale e assessore regionale da sempre impegnato nella valorizzazione della storia veneta e del federalismo, presenterà in sala Stucchi il suo ultimo libro "1809: l'insorgenza veneta. La lotta contro Napoleone nella Terra di San Marco". Si tratta di una riedizione a cura de "Il Cerchio, iniziative editoriali" (la prima pubblicazione fu curata da "Editrice Veneta") con la presentazione di Ivone Cacciavillani. All'incontro sarà presente il sindaco Achille Variati.
In questa ricerca Beggiato ha focalizzato l'attenzione sui moti napoleonici che hanno interessato il Veneto e soprattutto Vicenza, come emerge dai diari di Ottavia Negri Velo e di Arnaldo Tornieri.
Scrive nella presentazione Ivone Cacciavillani: "Ha un merito enorme questo libro, che più che di storia dovrebbe essere definito di cronaca". Il libro racconta una storia "dal basso" - come la definisce la Cacciavillani - "dal lato della povera gente che non fa mai storia, perché, secondo una certa moda "culturale", la storia deve occuparsi solo di guerre, di battaglie, di conquiste; i fatti dei "grandi".
Perché avviene questo? Per la "mancanza dell'anello cronachistico". Quello di Beggiato è un libro di cronaca, che racconta le vicende dei campanili creando una comunità di interessi.
Così Beggiato, nella sua introduzione, chiama patrioti veneti quelli che la storia definisce banditi, briganti, identificando così coloro che nel 1809, nelle province venete, si sollevarono contro Napoleone. Chi lotta per un'idea, per la propria terra non è un brigante secondo l'autore, ma una persona che si batte per la libertà .
I Serenissimi e l'eversione che non c'è
Lunedi 9 Novembre 2009 alle 17:59Comunicato del Partito Nasional Veneto con commento di Alessio Mannino
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Leggiamo che oggi le autorità italiane hanno arrestato un gruppo di sedicenti secessionisti armati. Un gruppo onirici sbandati mitomani militaristi esaltati falliti idealisti nostalgici.
Eppure questa volta c'è qualcosa di diverso nell'atteggiamento dei veneti verso questa vicenda. C'è la netta sensazione che parte della vicenda sia stata costruita, che si siano infiltrati dei provocatori dall'esterno per neutralizzare un movimento, che qualcun altro alla fine, ben informato abbia anche trovato l'occasione per farsi pubblicità , per lucrarci sopra, per strumentalizzare. Che pena farsi belli sopra le disgrazie altrui. Questa volta sembra proprio che qualcuno che non centra niente sia stato coinvolto suo malgrado, magari sarà stato imprudente , magari sarà stato ingenuo. Questa volta i giornali hanno fatto la solita tiritera, ma non sono stati così convincenti come altre volte. Troppo facile dargli al veneto, inbriagon e razzista, non attacca più. Tredici Vigili urbani con tredici pistole. Per forza! Se hanno il porto d'armi per servizio...