Categorie: Fatti
Venerdi 14 Dicembre 2018 alle 10:08
Ritenuto infondato il ricorso proposto da un soggetto arrestato a settembre per detenzione di cocaina, con il rinvenimento e sequestro anche di un'ingente somma in contanti.Â
Il Tribunale di Vicenza, riunito in camera di consiglio, ha rigettato il ricorso per riesame in questione ed ha confermato il decreto di convalida del sequestro preventivo d'urgenza dell'ingente somma di denaro per circa 100.000,00 euro in contante, affermando la correttezza e validità dell'operato delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Vicenza, che avevano sequestrato tale cifra in relazione al reato di ricettazione in quanto bene fungibile di sicura provenienza delittuosa, avuto riguardo al significativo profilo criminale dell'arrestato, agli esigui redditi dichiarati e alle inconsistenti disponibilità patrimoniali dello stesso.
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Categorie: Economia&Aziende
Martedi 6 Febbraio 2018 alle 11:15
Per la primavolta, dall'inizio delle indagini penali a carico della
Banca Popolare di Vicenza - attualmente in stato di liquidazione coatta amministrativa -, è stato effettuato il
sequestro di una somma di denaro considerata profitto illecito da parte dell'istituto bancario. Ieri mattina la Guardia di Finanza di Vicenza su incarico della Procura della Repubblica della città veneta ha sequestrato circa 106 milioni di euro depositati in un conto corrente di una filiale milanese di Monte dei Paschi di Siena. Il conto corrente, su cui ci sono complessivamente circa 140 milioni di liquidità , è intestato direttamente a Banca Popolare di Vicenza.
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Categorie: Economia&Aziende
Martedi 6 Febbraio 2018 alle 00:04
I finanzieri del nucleo di Polizia economico-finanziaria di Vicenza, su incarico della Procura, hanno eseguito stamane
un sequestro preventivo di 106 milioni di euro nei confronti della
Banca Popolare di Vicenza, in
liquidazione coatta amministrativa. "
Ottima notizia. Ora questi soldi vadano ai risparmiatori. Più sequestri ci sono più aumentano le possibilità per chi ha perso i risparmi di una vita di poterne recuperare almeno una parte" ha affermato
Massimiliano Dona, presidente dell'
Unione Nazionale Consumatori, anche se, secondo un lancio Ansa, l'importo che "rimarrebbe" ai soci sarebbe di pochi milioni al netto delle eventuali sanzioni a favore dello Stato a cui è finalizzato il sequestro. Ma se le saznini dovessero essere di pochi milioni allora lo spazio per i soci aumenterebbe com spera il presidente Dona.
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Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Lunedi 5 Febbraio 2018 alle 11:01
Nella mattinata del 5 febbraio 2018, i finanzieri del
Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Vicenza, su incarico della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione, nei confronti della "
Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in
liquidazione coatta amministrativa", ad un sequestro preventivo ai fini della confisca in via diretta per l'importo di 106 milioni di euro, nell'ambito della nota indagine penale concernente le responsabilità individuate nella gestione del citato Istituto bancario berico, che versa attualmente nella fase dell'udienza preliminare.
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Categorie: Economia&Aziende
Martedi 9 Gennaio 2018 alle 22:57
L'impasse che a maggio 2017 bloccò il sequestro di 106 milioni di euro chiesto dalla
procura di Vicenza nei confronti di due manager e della
Banca Popolare di Vicenza, fu dovuta a un provvedimento del gip (
Barbara Maria Trenti, ndr) che non soltanto era «
abnorme» ma, a seconda di come lo si guardi, si poteva basare su un presupposto «
privo di senso», «
del tutto distonico», perfino viziato da «
vistosa patologia». E a sostenerlo non sono i magistrati vicentini, che contro quella decisione si appellarono alla Cassazione, ma lo stesso sostituto procuratore generale presso la Corte Suprema,
Piero Gaeta, che nella sua (durissima) relazione aveva chiesto di accogliere il ricorso.
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Categorie: Economia&Aziende
Mercoledi 3 Gennaio 2018 alle 08:56
I mesi concitati trascorsi dalla richiesta della procura alla decisione di agire. Quando i pubblici ministeri sono andati a porre i sigilli ai 106 milioni tutto il denaro contante era già passato nella disponibilità di Intesa
I pubblici ministeri Gianni Pipeschi e Luigi Salvadori, titolari dell'inchiesta sul crac di BPVi, avevano provato a sequestrare i 106 milioni di euro, secondo la procura frutto dell'attività illecita della banca, ma quando si sono recati nella sede della Banca Popolare di Vicenza hanno trovato la cassa vuota. Tutto il contante, ovvero la banca "buona", era infatti già passato a Intesa Sanpaolo dopo la firma dell'accordo col governo.
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Categorie: Economia&Aziende
Martedi 19 Dicembre 2017 alle 23:45
Mentre per la
Banca Popolare di Vicenza nulla si sa neanche del sequestro di 106 milioni di euro disposto dal Gip e confermato dalla Cassazione, dopo i conflitti di competenza da questa risolti a favore di Vicenza e con la conferma che il sequestro andava, comunque, eseguito dalla procura berica, gli uomini del Nucleo di polizia valutaria della
Guardia di Finanza (si legge su
NordEst Economia) hanno eseguito (il lancio è del pomeriggio del 19 dicembre) un
sequestro di beni per un valore complessivo di 59 milioni riconducibili a imprenditori e un manager coinvolti nell'indagine su
Veneto Banca., sequestro che si aggiunge a quello eseguito da tempo a carico dell'ex Ad Vincenzo Consoli.
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Categorie: Politica
Sabato 16 Settembre 2017 alle 20:07
Un Paese malato ecco cos'è l'Italia, scrive nella nota che pubblichiamo
Roberto Ciambetti presidente leghista del Consiglio regionale, un malato che si regge solo perché le parte sane del Paese riescono ancora a tenere. Ma c'è da preoccuparsi sulla tenuta democratica, quando si vedono provvedimenti come quelli che hanno colpito la Lega con un parossistico
sequestro preventivo dei conti correnti per una sentenza di primo grado che, tra l'altro, non riguarda l'attuale gestione leghista ma è riferita a precise persone le quali, se trovate colpevoli senza appello dovranno rispondere, a titolo personale, in solido. Come ha argomentato bene il segretario
Matteo Salvini, non è detto che non debbano restituire il maltolto non già allo stato ma alle casse del movimento che nei fatti è il primo danneggiato, la prima vera vittima, della loro gestione.
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Categorie: Politica, Ambiente, Fatti, Giudiziaria
Sabato 6 Maggio 2017 alle 22:19
Il 5 maggio del 2017 è un data che marca un ulteriore tassello negativo nel puzzle delle negatività che la città di Vicenza sta da tempo assemblando. La decisione del
Tribunale del Riesame di respingere il ricorso della Procura circa il
sequestro del cantiere di
Borgo Berga ha del grottesco e nello stesso tempo, viste le ragioni di massima (le motivazioni precise saranno rese note tra un mese: tempi da Tribunale dell'era digitale...), si ha proprio l'impressione che noi umili cittadini di questo mondo siamo considerati sudditi e costantemente presi in giro da coloro che intendono utilizzare un bene comune, la nostra terra, la nostra acqua, a modo loro, per speculare e smuovere le risorse economiche al solo modo di accrescere il (loro) capitale. La legge del mercato.
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Categorie: Fatti, Giudiziaria
Domenica 9 Aprile 2017 alle 11:37
"
Sequestrate di nuovo le gallerie tra Malo e Castelgomberto di SPV". Saremmo di fronte al paradosso per cui le principali gallerie sarebbero insicure per il Tribunale di Vicenza, mentre
Silvano Vernizzi sosteneva cheÂ
la riprogettazione antisismica dei cls e l'adeguamento della sicurezza delle gallerie di SPV sono costati 140 mln di € dei 458 mln in più rispetto al preliminare (1,8mld €). Centine e bulloni inadeguati, non rispondenti ai dettami di legge oltre alla malagestione del cantiere potrebbero essere alla base della morte di
Sebastiano La Ganga. Dalla stampa si apprende che, a quasi un anno dal tragico 19 aprile 2016, quando per primi avevamo lanciato la notizia del gravissimo incidente nella galleria Castelgomberto Malo, il tunnel da 500 mln di € è stato di nuovo posto sotto sequestro dall'autorità giudiziaria di Vicenza.
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