Di seguito le note emesse in sequenza temporale da Radiocor Il Sole 24 Ore su Borsa Italiana sui risultati boom di Intesa Sanpaolo nei primi 9 mesi dell'anno dopo l'incorporazione a un euro di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.Â
Conferma utile 2018 sopra 3,8 miliardi e payout all'85% (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 06 nov - Intesa Sanpaolo ha chiuso i primi nove mesi del 2018 con un utile netto di 3,012 miliardi, a fronte dei 2,388 miliardi dello stesso periodo del 2017 (dato che esclude il contributo cash da 3,5 miliardi per l'acquisizione delle banche venete, considerando il quale il risultato era pari a 5,888 miliardi). Nel solo terzo trimestre, l'utile e' cresciuto del 28,2% a 833 milioni, al di sopra delle stime del consensus di mercato (792 milioni).Â
Pubblicato il 9 novembre alle 10.30, aggiornato alle 13.52, alle 23.51 e completato con video integrale il 16 alle 00.09. Dalle ore 10.30, la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, presso l'Aula del IV piano di Palazzo San Macuto, svolge l'audizione congiunta di Carmelo Barbagallo, capo del dipartimento vigilanza bancaria e finanziaria di Banca d'Italia, e Angelo Apponi, direttore generale della Consob. Con votazione dei commissari l'audizione è stata trasformata in "testimonianza", ben più rilevante, anche penalmente In caso di false dichiarazioni di quelli che da auditi diventanto testimoni.
Dopo quelli sull'audizione presso la Commissione d'inchiesta sulle banche di Carmelo Barbagallo, capo della Vigilanza di Banca d'Italia, pubblichiamo i lanci di RadiocorIl Sole 24 Ore su quella di Angelo Apponi, direttore generale della Consob. La Consob ha in corso "procedimenti sanzionatori nei confronti delle societa' di revisione" delle banche venete. Lo ha rivelato il direttore generale della Consob, Angelo Apponi, in apertura di audizione davanti alla Commissione d'inchiesta sulle Banche. L'audizione di Apponi segue quella di Barbagallo di Banca d'Italia durata oltre cinque ore e mezza.Â
Pubblichiamo a fine giornata i singoli lanci in stretta sequenza temporaIe di RadiocorIl Sole 24 Ore, a cui VicenzaPiù attinge con regolare contratto per i suoi lettori, dell'audizione odierna di Carmelo Barbagallo, Capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria di Banca d'Italia, presso la Commissione d'inchiesta sulle banche. Ci riserviamo i commenti una volta esaminate in dettaglio le dichiarazioni confrontandole con documenti in nostro possesso, che, ad un primo check, sembrano smentire clamorosamente alcuni passaggi non secondari di Barbagallo.
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"Il lieve incremento su base mensile dell'indice generale - spiega l'Istat - e' ascrivibile al prevalere degli aumenti, derivanti anche da fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,6%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,8%), rispetto alle diminuzioni registrate dai prezzi dei Beni alimentari (-0,7%) e dei Beni energetici (-1,0%). Su base annua rallenta la crescita dei prezzi sia dei beni (+0,8% da +0,9% di giugno) sia dei servizi (+1,3% da +1,5%). Di conseguenza, a luglio il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si conferma positivo e pari a +0,5 punti percentuali".
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La Cina continua a spingere su più fronti per conquistare il mercato mondiale del manifatturiero, facendo leva su valori occidentali quali il libero mercato e lo sviluppo della finanza internazionale. I politici dell'Occidente, adulati dal fatto che la Cina accetti finalmente il nostro modo di pensare, ci cascano, dimentichi della leggenda del cavallo di Troia. In questi giorni, in un workshop tenuto presso la Nottingham University a Ningbo, uno dei porti più importanti del mondo da cui partono i vari container per l'Asia, Medio Oriente ed Europa, si è parlato de La Nuova Via Della Seta, iniziativa promossa dal presidente Xi Jinping per promuovere il commercio e gli investimenti tra Cina e paesi dell'Asia Centrale.Â
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"Se tutti parteciperanno, parteciperemo anche noi". Lo ha dichiarato, come riferisce Radiocor, l'a.d. di Banca Mediolanum, Massimo Doris, in merito alla possibile partecipazione dell'istituto a un intervento di sistema per evitare il bail-in della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. "Diventa fondamentale la velocita' di azione - ha aggiunto a margine del 47esimo convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria -. Il costo sta salendo cosi' tanto per la lentezza nel risolvere le problematiche. L'errore e' stato, a mio parere - ha proseguito - nel novembre 2015 quando nel salvataggio delle 4 banche si e' deciso di lasciare fuori gli obbligazionisti subordinati. Per quei 300 milioni e' scoppiato il caos. Se li' si fossero salvati i subordinati, le due venete avrebbero fatto i loro aumenti di capitale e la gente non sarebbe scappata", ha concluso.
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Per il salvataggio delle due banche venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, riferisce Radiocor Il Sole 24 Ore, e per evitare una risoluzione che peserebbe sul sistema italiano per 11 miliardi, questo l'ammontare della 'massa protetta' dei depositi dei due istituti assicurata dal Fondo interbancario di tutela, le maggiori banche italiane, piu' che il sistema nel suo complesso, si stanno facendo parte attiva per trovare una soluzione. Lo ha chiarito il direttore generale di UniCredit Franco Papa. Tra le varie opzioni allo studio la piu' difficle al momento appare quella della soluzione spagnola, con la risoluzione del Banco Popular e l'intervento del Banco Santanderche ha pero' azzerato azionisti e bondholder subordinati della sesta banca spagnola. Il reperimento di un 'cavaliere bianco' sia per la Popolare di Vicenza che per Veneto Banca appare improbabile anche considerando le taglie robuste dei due big nazionali: Intesa Sanpaolo e UniCredit.
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L'interesse dei fondi di private equity per le due banche venete non si e' ancora manifestato in modo formale. E' l'indicazione raccolta da Radiocor da fonti finanziarie che seguono da vicino il dossier. L'ipotesi di un intervento dei fondi e' circolata a fine maggio dopo la formale rinuncia del Fondo Atlante, azionista di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, a un nuovo intervento da un miliardo secondo le richieste formulate dalla Dg Comp di Bruxelles come precondizione per dare il via libera alla ricapitalizzazione precauzionale. I 'cavalieri bianchi' dei fondi di private equity "fanno sapere di essere interessati ma non si muovono" notano le fonti interpellate.
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Sull'accordo di fatto raggiunto con la Commissione per la Concorrenza della Ue per la "ricapitalizazione precauzionale" da parte dello Stato di Mps riferisce Radiocor precisando che il ministro Pier Carlo Padoan ha affermato che «formalmente ci saranno altri passaggi nelle prossime settimane ma quanto concordato avrà almeno due conseguenze positive: metterà sul mercato una banca forte e stabile, sostenibile che darà una mano allo sviluppo italiano nei prossimi anni e darà ulteriormente di fiducia alla soluzione dei problemi bancari che molto spesso sono stati esagerati e che gli accordi di oggi ridimensionano ulteriormente». Se la commissaria Margrethe Vestager ha dichiarato che l'accordo con Padoan «è un passo avanti per Mps e il settore bancario italiano», la notizia, arrivata mentre era in corso la riunione del consiglio di amministrazione di Banca Popolare di Vicenza, ha parzialmente rinfrancato l'Ad Fabrizio Viola.
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