San Diego, Ca. Per un vecchio ingegnere come me, che non verrò ricordato per quel che ho fatto nell'informatica, pochissimo, forse, nel mondo, comunque un bel po' in più, di sicuro, nell'Italia della fine dello scorso millennio, ma che mi ricordo, eccome, di un tipo come Steve Jobs, il cui messaggio ho assorbito lavorando negli anni 80 nella costellazione della Apple Computer e che ho incontrato nella Silicon Valley nel 1985, è una grande emozione tornare in California, esattamente a San Diego.
Ci siamo lasciati il 15 giugno in birreria a San Diego mentre festeggiavamo «in un gruppo di Philosofy Doctor di tanti paesi il "successo" accademico del giovane vicentino al Rock Bottom, pieno di birre e mega schermi in cui scorrevano le immagini dell'Italia che batteva l'Inghilterra ...»
Ci siamo lasciati all'aereoporto di San Diego col padre arrivato qui da Vicenza per assistere alla cerimonia del "Commencement", la proclamazione, cioè, come PhD (il massimo titolo universitario in Usa) in Elecrical and Computer Engineering, del laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni che ha lasciato l'Italia e l'ateneo padovano di origine nel 2009 per iniziare il percorso presso la UCSD (University of California San Diego) di cui il padre è orgoglioso ma su cui l'Italia tutta si dovrebbe interrogare visto l'esodo sempre più massiccio dei nostro "cervelli".
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Partito dal Marco Polo di Venezia con negli occhi la tecnologia e la corruzione, entrambe made in Italy, del Mose arriva felice a San Diego, cambiando volo al John Fitzgerald Kennedy Airport di New York, il padre del giovane laureato di Vicenza in Ingegneria delle Telecomunicazioni che ha lasciato l'Italia e l'ateneo padovano di formazione nel 2009 e che sta per partecipare a San Diego alla cerimonia del "Commencement", la proclamazione, cioè, come PhD (il massimo titolo universitario in Usa) in Elecrical and Computer Engineering.
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Molto si parla ma sempre poco o nulla si fa per un depauperamento drammatico del futuro dell'Italia che "esporta" talenti mentre importa sempre di più manodopera straniera sotto istruita o, se diplomata o laureata nei paesi d'origine, utilizzata, comunque, per i lavori a minor valore aggiunto (umili, ndr) e finora rifiutati dagli italiani. Il fenomeno di miopia e di imminente cecità è di sistema per cui anche Vicenza ne è protagonista, come "patria" delle menti di eccellenza, e vittima, per la loro partenza per altri, più promettenti lidi.
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