Pacificazione nazionale, dal decreto del comunista Palmiro Togliatti sono passati 70 anni... Ma anche a Vicenza siamo al punto di partenza
Martedi 13 Novembre 2018 alle 18:34
Il 22 giugno 1946, il Ministro della Giustizia, il comunista Palmiro Togliatti, membro del Governo De Gasperi, emanò il Decreto Presidenziale n° 4 che, aveva lo scopo di giungere ad una pacificazione nazionale, al fine di ricostruire il paese distrutto dalla guerra. Passati 70 anni, siamo al punto di partenza. Stesse accuse, distorsioni, come se fossimo ancora in guerra e l'avversario politico fosse un nemico da uccidere. Esprimere le proprie idee oggi è pericoloso, difficile il dialogo, le ferite dei tragici eventi, non sono ancora chiuse e si ripetono ad ogni "commemorazione".
Continua a leggereSuber invita a cancellare dalle strade di Roma chi firmò o non criticò Il manifesto della razza. E una domanda: perchè non anche a Vicenza?
Giovedi 18 Ottobre 2018 alle 12:00
Il documentario di Pietro Suber '1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani' invita a cancellare dalle strade di Roma i nomi di coloro che firmarono Il manifesto della razza nel 1938, che fu l'inizio della persecuzione degli ebrei italiani e che culminò il 16 ottobre del 1944 con la deportazione di 1259 ebrei di Roma. I Decreti furono preceduti da Il fascismo e i problemi della razza, su "Il Giornale d'Italia" del 14 luglio 1938, e dal Manifesto della razza, pubblicato da "La difesa della razza", direttore Telesio Interlandi, anno I, numero 1, 5 agosto 1938, p. 2). Tale manifesto in 10 articoli, fu firmato da dieci scienziati, esponenti del mondo accademico italiano nell'ambito delle scienze antropologiche, mediche.
Continua a leggereItalo Francesco Baldo: è possibile una nuova sinistra in Italia?
Giovedi 19 Luglio 2018 alle 21:44
Gentile direttore, da quando vi è stato il crollo dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), che Leonìd Il'Ã¬Ä Brèžnev, ricordate, aveva dichiarato che avevano realizzato il socialismo reale, la sinistra italiana, orfana di padre, madre e fratelli (Erich Honecker, ad esempio, nella Germania dell'Est) è in cerca di una sua propria identità . Vi aveva provato Achille Occhetto che dimenticò il suo tallone, ovvero lo zoccolo duro del Partito Comunista Italiano che non voleva e non vuole nemmeno oggi sentir parlare d'altro che di comunismo, di lotta di classe.
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La storia e la fine del comunismo in Italia. Insieme a quella dei partiti
Venerdi 29 Giugno 2018 alle 19:25
La politica nello Stato Italiano a partire dalla fondazione del Partito Socialista Italiano nel 1892 è stata caratterizzata da schieramenti tra loro opposti ed ognuno con una visione dello Stato antitetica. Si può senza dubbio affermare che ognuno voleva uno Stato a propria immagine e somiglianza, non vi era e in parte non vi è neppure oggi quella autentica visione politica che vede tutti uniti nella affermazione dello Stato e del modo di gestire la cosa pubblica. Facciamo un po' di storia partendo dal successo che ebbe il Partito Socialdemocratico russo; nato nel 1898 nel 1903 si divise, caratteristica dei partiti di sinistra di filiazione marxista, in due fazioni: menscevica e bolscevica.
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Anche Nilde Iotti fu iscritta al Partito Nazionale Fascista: lo ricorda Luciano Parolin di "Vicenza al centro" per Dalla Rosa
Martedi 22 Maggio 2018 alle 13:06
"Anch'io ho firmato, per l'occupazione di suolo pubblico in campagna elettorale, la dichiarazione di antifascismo. Molti dei nostri giovani candidati consiglieri comunali, per età anagrafica possono essere miei nipoti e pertanto nati 50 anni dopo la chiusura dell'Era Fascista. Se andiamo alla ricerca del passato dei candidati per Palazzo Trissino, avremmo dovuto cominciare da tempo, ma partendo dall'alto magari da chi ci ha guidato verso la democrazia": e da chi, ad esempio, chiediamo a Luciano Parolin, noto studioso locale e presente nella lista Vicenza al Centro per il candidato di centro sinistra Otello Dalla Rosa?
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Il 21 agosto moriva Palmiro Togliatti, il ricordo e il paragone con oggi di Giorgio Langella del Pci Vicenza
Domenica 21 Agosto 2016 alle 18:55
Riceviamo da Giorgio Langella, Segretario Pci Vicenza, e pubblichiamo
Il 21 agosto del 1964 moriva Palmiro Togliatti segretario del PCI. Forse è superfluo commentare la statura politica di Togliatti o fare l'impietoso paragone tra chi ha contribuito a scrivere la nostra Costituzione e la “fauna di nani e ballerine" che oggi popola lo scenario politico italiano. Ma è bene ricordare qui quello che disse nel suo discorso all'Assemblea costituente l'11 marzo del 1947 rivolgendosi alla vecchia classe dirigente "prefascista". Continua a leggereOpinioni di 2 vicentini a confronto, il giudizio storico sulla sinistra e sul fascismo
Venerdi 12 Agosto 2016 alle 17:40
Riceviamo e pubblichiamo le distinte opinioni di 2 vicentini sul giudizio storico della sinistra e del fascismo Con gli anni 60 la lotta politica modificò certe mode espressive dell'appartenenza di ceto. Fin'allora in Occidente i gruppi sociali avevano delle connotazioni precise, e le abitudini, lo stile di una classe erano immediatamente individuabili. Ad un certo punto le dottrine di sinistra, il pensiero estremista e il pensiero operaista divennero egemoni, generando una considerevole corsa all'appartenenza formale della classe di cui si incoraggiava il predominio. Anche chi apparteneva a delle minoranze agiate volle assomigliare nei modi e nel pensiero al soggetto motore della storia corrente. Continua a leggere
PD, invece dell'autocritica... l'autodifesa. Anche a Vicenza?
Giovedi 11 Dicembre 2014 alle 18:52
Purtroppo gli eredi, come i padri non hanno fatto “tesoro†di quello che un grande esponente del comunismo internazionale Mae Tse Tung (foto) aveva indicato negli anni Sessanta del secolo scorso come la via da percorrere. La via dell’autocritica. Lo hanno dapprima poco considerato e alla fine, come i suoi, messo in soffitta. Eppure l’indicazione del compagno cinese era chiara e distinta, perché prospettava una visione politica.
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Palmiro Togliatti, un democratico alla... Stalin: la contro-opinione
Sabato 23 Agosto 2014 alle 11:22
Che la nota di Giorgio Langella su Palmiro Togliatti scatenasse una qualche reazione era abbastanza prevedibile. Ecco quella dell'altra nostra "firma libera" schierata, anche questa notoriamente, su posizioni oppose a quelle del segretario regionale del PdCI: Italo Francesco Baldo.
Palmiro Togliatti: un democratico...alla Stalin
Palmiero Togliatti, il Migliore era definito, colui che considerò, come tutti i comunisti la democrazia, come affermava Lenin, solo un passaggio per l'avvento del comunismo e non la vera condizione di una Stato (nella foto a sx Togliatti con gli altri membri del Komintern al VII Congresso nel 1935).
Cinquant'anni fa moriva Palmiro Togliatti, uno dei padri della nostra Costituzione
Venerdi 22 Agosto 2014 alle 23:38
Cinquant'anni fa, il 21 agosto 1964, moriva a Yalta Palmiro Togliatti. Ritengo che sia doveroso ricordare il segretario del PCI e lo statista che contribuì in maniera determinate alla scrittura della nostra Costituzione. Vorrei ricordarlo citando questo brano: "Noi combattiamo per la libertà non, come qualcuno alle volte bestemmia, ‘malgrado' siamo comunisti, ma perché siamo comunisti. Combattiamo per la libertà perché combattiamo per il socialismo. Libertà vuol dire eguaglianza di diritti e di dignità nel lavoro, vuol dire possibilità di sviluppo pieno della persona di tutti i lavoratori.
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