Ripetiamo le sette domande senza risposta alla Banca Popolare di Vicenza: repetita iuvant
Venerdi 5 Febbraio 2016 alle 01:21
In molte filiali della Banca Popolare di Vicenza è stata esposta la locandina che invita tutti i Soci ad un incontro al Teatro Comunale di Vicenza con l'amministratore delegato e direttore generale Francesco Iorio e il presidente Stefano Dolcetta. Anche se, come abbiamo già ricordato la capienza del teatro non potrà contenere tutte le miglia di soci della banca e VicenzaPiùTv, perciò, si è offerta di trasmettere gratuitamente l'incontro in streaming, l'Associazione Azionisti BPVi ha deprecato oggi come “molti soci sono anziani e i loro figli pur muniti di delega non vengono ammessi all'incontro informativo. Ci auguriamo che Iorio dia dimostrazione concreta di discontinuità e permetta il collegamentoâ€.
Continua a leggereLe poco magnifiche sette domande dei lettori soci di BPVi a Iorio e Dolcetta. Che hanno solo risposto a quella sulle luci dell'insegna DG...
Giovedi 4 Febbraio 2016 alle 00:11
Della serie di domande da noi fatte ripetutamente alla Banca Popolare di Vicenza, tutte senza risposte, ce n'è una a cui i vertici vicentini non avrebbero dovuto avere mai il coraggio (l'impudenza?) di non rispondere, quella su Matteo Marzotto e le liason della BPVi con aziende che hanno quel cognome nel loro DNA, la Marzotto Società di intermediazione mobiliare spa (Marzotto SIM) e la Zignago Holding Spa. Ci aspettavamo, sinceramente, qualcosa, molto, di diverso dal mutismo che affligge ancora gattopardescamente i piani alta dell'Istituto dopo l'atmosfera da "polveri non sottili" diffuse da Zonin, Zigliotto, Sorato & c., che l'hanno condotta al disastro attuale (ovviamente a carico essenzialmente delle decine di migliaia di piccoli soci).
Continua a leggereGrazie a Matteo Marzotto Popolare di Vicenza non fa rima con trasparenza: partecipazioni e pegni senza risposte. E incombe una sentenza
Giovedi 28 Gennaio 2016 alle 18:16
Mentre è sotto warning, sia pure controllato, la fuoriuscita dalla Banca Popolare di Vicenza di depositi (tre miliardi negli ultimi 45 giorni secondo le fonti da noi riportate ieri) si susseguono le voci di spaccature all'interno del Cda, probabilmente per i timori che il futuro Consiglio di Amministrazione, quello che arriverà con la Spa quotata in Borsa, possa aprire l'azione di responsabilità contro chi dell'attuale fa parte fin dai tempi dei già indagati Zonin, Zigliotto e Sorato, ma ufficialmente anche per il ritardo del presidente Dolcetta nel comunicare le richieste della BCE sulle coperture delle sofferenze.
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