Le poco magnifiche sette domande dei lettori soci di BPVi a Iorio e Dolcetta. Che hanno solo risposto a quella sulle luci dell'insegna DG...
Giovedi 4 Febbraio 2016 alle 00:11 | 0 commenti
Della serie di domande da noi fatte ripetutamente alla Banca Popolare di Vicenza, tutte senza risposte, ce n'è una a cui i vertici vicentini non avrebbero dovuto avere mai il coraggio (l'impudenza?) di non rispondere, quella su Matteo Marzotto e le liason della BPVi con aziende che hanno quel cognome nel loro DNA, la Marzotto Società di intermediazione mobiliare spa (Marzotto SIM) e la Zignago Holding Spa. Ci aspettavamo, sinceramente, qualcosa, molto, di diverso dal mutismo che affligge ancora gattopardescamente i piani alta dell'Istituto dopo l'atmosfera da "polveri non sottili" diffuse da Zonin, Zigliotto, Sorato & c., che l'hanno condotta al disastro attuale (ovviamente a carico essenzialmente delle decine di migliaia di piccoli soci).
Ma la banca vicentina guidata ora con lo slogan della "trasparenza" da Francesco Iorio, AD della Popolare di Vicenza, con accanto la presenza, paterna o immaginifica?, del presidente Stefano Dolcetta, ha subito l'occasione di far cambiare idea più che a noi ai suoi soci, che ha invitato ad un incontro su futuro e prospettive della banca per lunedì 8 febbraio al Teatro Comunale di Vicenza alle 18.
Ripetuto che all'incontro saranno ammesse fisicamente e per la scarsissima capienza del luogo scelto solo circa un migliaio di persone in totale, rispetto alle decine di migliaia di azionisti e fatti e che per questo motivo VicenzaPiùTv ha già avanzato alla banca la proposta di offrire gratuitamente la trasmissione streaming in diretta per permettere a tutti i soci di esercitare il loro diritto all'informazione e alla banca quello di assolvere al dovere di darla, l'8 febbraio Iorio e Dolcetta avranno la possibilità di rispondere, oltre che ai tanti altri dubbi sul futuro, anche alle domande che noi, lo ricordino, non facciamo per la nostra curiosità ma per aiutare i nostri lettori/soci della Popoalre a capire.
In passato ripetemmo sistematicamente una serie di domande alla gestione Zonin & c., quella dei "non trasparenti", su altre questioni, prima snobbati, poi attaccati, poi purtroppo inseguiti per qualche attimo, dopo il flop miliardario per le azioni dei soci, da chi localmente ora scopre che sì, forse era il caso di farle, ma che, comuqnue, è meglio non farne di nuove.
Ecco, quindi, che da oggi pubblicheremo sistematicamemnte fino a quando non arriverann le relagiv e risposte, non importa se a noi o l'8 febbraio direttamente ai pochi fortunati che avranno accesso, su... prenotazione ed accettazione, ad assistere all'esibizione teatrale, tutte le domande da noi fatte e a cui i nostri lettori non hanno avuto risposta che non fosse unicamente questa del responsabile delle comunicazioni: «Caro Direttore, il nostro ufficio legale mi fa sapere che, per prassi, non forniamo dati relativi alle esposizioni della banca se questi non sono stati resi pubblici in bilancio. La ringrazio per la pazienza che ha avuto nell'attendere questa risposta e la saluto con la consueta cordialità ».
Ecco le domande:
1 - nei documenti camerali visionati risultano partecipazioni o quote assunte in pegno di società apparentemente riconducibili ad ambienti vicini al dr. Matteo Marzotto, membro del Cda della BPVi, come ad esempio il 9,8% posseduto della Marzotto Società di intermediazione mobiliare spa (Marzotto SIM) e il 30% in pegno della Zignago Holding spa. Sono partecipazioni e pegni per finanziamenti compatibili con i sacrifici chiesti ai soci che in quelle partecipazioni e in quei pegni potrebbero vedere operazioni non esenti da conflitti di interessi?.
2 - per la chiusura delle filiali preventivate nel piano industriale quale era il valore patrimoniale iscritto a bilancio per le stesse filiali o, se non il dato non è disponibile o calcolabile, o mediamente il valore patrimoniale iscritto a bilancio per singola filiale di proprietà ?
3 - destano preoccupazione i pegni al 100% di quote ad esempio di Grotto spa, Boscolo Hotels spa, Stroili Spa, Pittarosso, che, in molti casi, hanno conferito le loro quote in pegno anche ad altra primaria popolare veneta?
4 - Sono di sicuro attenzionate situazioni di quote in pegno di società in amministrazione straordinaria o in liquidazione che lascerebbero presumere difficoltà di recupero dei relativi crediti. Le chiediamo anche al riguardo se tali situazioni destano preoccupazione
5 - tra le partecipazioni della BPVi spicca, anche se finanziariamente marginale, quella nel del Centro studi economici Nomisma, che fa riferimento all'ex premier Romano Prodi ed è presieduta dall'ex ministro Piero Gnudi. La partecipazione in Nomisma, che vede come azionisti molte aziende, piccole e grandi, italiane e straniere, ma anche numerose banche, di prestigio come Deutsche Bank o più discusse come Banca Etruria e del Lazio, ha motivazioni "politiche", essendo difficile immaginarne di reddituali, oppure era (è?) finalizzata a un migliore accesso ai suoi studi. In questa ultima ipotesi BPVi si è mai avvalsa e come degli scenari economici prospettati da Nomisma?
E poi due richieste "operative", avanzate su questo mezzo il 24 gennaio e non meno importanti delle altre per una banca che dovrebbe diventare almeno efficiente, le ripetiamo al vice direttore generale vicario De Francisco, che è Responsabile mega referenziato, sulla carta, della Divisione Mercati ma che è chiamato a scendere sulla terra e fare un po' di sano sportello:
6 - farete in modo in modo e quando che un'azienda che utilizzi carte aziendali prepagate, per seguire le spese di chi le abbia in dotazione, ne possa controllare saldi e movimenti in tempo reale (cosa che d'altronde avviene per le carte prepagate BPVi personali)
7 - quando, disposto un bonifico, se ne potrà avere subito il CRO online (nelle altre banche in un quarto d'ora appare nella schermata di home banking).
Ma una nota positiva... c'è e la segnaliamo volentieri: il 22 gennaio scrivevamo "Voi super manager in campo per dare nuova luce alla banca vicentina, vi siete accorti che da mesi le lampade della scritta Direzione Generale sono spente? A volte guardare bene, intanto, vicino aiuta a vedere meglio, poi, lontano".
La prova che a Via Btg Framarin ci leggono e che, quindi, ci devono rispondere è che ora le lampade della scritta Direzione generale sono state riparate...
Fiat lux, quindi, anche sul resto: noi siamo pazienti e tenaci.
E, cari Iorio e Dolcetta, schematizzandovi e facendovi le domande, noi vi rendiamo più semplici le risposte da dare a chi potrebbe non essere più paziente e potrebbe indirizzare la propria tenacia solo a recuperare il passato, compromettendo i vostri disegni sul futuro.
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