Come già ampiamente raccontato, il consiglio comunale del 30 giugno scorso, per quanto riguarda l’attraversamento di Vicenza dalla linea alta capacità ferroviaria, ha deliberato l’approvazione della soluzione n° 3, che prevede il mantenimento dell’attuale stazione in viale Roma e una di più ridotte dimensioni in zona Fiera. Approvazione a cui sono in molti a dirsi contrari, da esponenti dell’opposizione consiliare ad altri comitati di quartieri che non vedono di buon occhio la realizzazione della grande opera. Infatti, durante la seduta del consiglio, un gruppo di manifestanti NO TAV ha esposto uno striscione dalla balaustra della Basilica palladiana per esprimere il proprio dissenso nei confronti dell’attuale amministrazione di Palazzo Trissino.
Un'assemblea pubblica in una sala gremita ha discusso ieri sera, 26 aprile, le diverse soluzioni previste per l'Alta capacità ferroviaria a Vicenza. Teatro dell'evento la scuola media Carta in zona Ferrovieri, dove l'omonimo comitato ha organizzato l'incontro per porre all'attenzione dei cittadini l'analisi comparativa, già discussa in consiglio comunale il 4 aprile scorso. Ad aprire i lavori Margherita Frizzarin seguita negli interventi da Marco Zilio e Marko Urukalo, anch'essi del Comitato Ferrovieri, che hanno, tutti e tre, espresso forti critiche alle opere previste dal loro quartiere fino alla stazione in viale Roma. Nello specifico la critica maggiore è stata rivolta all'ipotesi di realizzazione della strada, che, attraversando i Ferrovieri con un percorso angusto a ridosso delle case di Via Rossi, dovrebbe assorbire il traffico dei viali San Lazzaro, Verona e in parte Corso San Felice, che dovranno ospitare secondo il progetto la linea filobus per il collegamento est ovest della città .
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La nuova soluzione di Rfi per la Tav vicentina fa già discutere i comitati. La proposta inviata da Rete ferroviaria italiana al Comune convince (in parte) l’associazione Vicenza Centrale, e invece preoccupa il Comitato popolare dei Ferrovieri. Entrambi chiedono alla giunta Variati più trasparenza. E intanto oggi a Roma si riunisce la conferenza dei servizi sul nodo vicentino dell’Alta velocità , con tutti i soggetti attorno al tavolo, Regione compresa. L’ipotesi – in alternativa al vecchio studio di fattibilità di Gianmaria De Stavola – mette sulla carta una sola stazione, l’attuale di viale Roma, e dice addio a quelle ipotizzate in precedenza in Fiera e a Borgo Berga.
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