Tremonti esaudisce Beppe Grillo
Giovedi 20 Ottobre 2011 alle 21:35
Pur non rientrando noi in alcuna della categorie che danno diritto a contributi alla stampa ci sembra corretto pubblicare l'articolo odierno che denuncia il taglio indiscriminato di questi contributi, avvantaggiando ancora una volta, per quello che rimane dei fondi, i giornali di partito, anche il neonato La Responsabilità di Scilipoti. E penalizzando giornali veri come Il Manifesto e tanti altri mezzi di destra, come di sinistra. Invece che rivedere i criteri di assegnazione dei fondi, riservandoli a giornali veri, non ai vari l'Avanti di Lavitola, la strada scelta è quella già utilizzata da Tremonti nella manovra: tagli lineari. A vantaggio ora dei grandi editori, prima dei grandi ricchi.
Il direttore di VicenzaPiù.com
Acco l'articolo ordierno di Matteo Bartocci su Il Manifesto
Continua a leggereEllero: querela da Lavitola, direttore de l'Avanti
Lunedi 4 Ottobre 2010 alle 01:59
Per l'affaire monegasco oggi arriva una dura presa di posizione degli avvocati di Giancarlo Tulliani che sostengono che la famosa mail pubblicata sul quotidiano l'Avanti di Valter Lavitola non è una prova che il loro assistito sia il proprietario della casa di Boulevard Princesse Charlotte. Il direttore del quotidiano, Valter Lavitola, socialista da tempo accasato nel Pdl, definisce un "clamoroso autogol" la nota dei legali e annuncia querela nei confronti dell'avvocato Stefano Ellero (che si chiama Renato Ellero, errore di agenzia o di Lavitola?!, n.d.r.). Continua a leggere
Psi: Avanti e Lavitola,scempio della verità
Sabato 2 Ottobre 2010 alle 10:44
In questi giorni "l'Avanti" (una volta era Avanti!, n.d.r.) è tornato all'onore delle cronache. Ma un nome, un simbolo, perdono la propria intima essenza quando vengono offesi, vilipesi e strumentalizzati per scopi tragicamente di parte. Tragici e grotteschi, poichè il direttore della testata che oggi è diretta da Valter Lavitola, sembra essersi fatta scudiero di quella fazione politica che nella destra italiana ha cercato di colpire il Presidente della Camera con una poco edificante campagna informativa che ha contribuito a precipitare ancora più in basso il livello culturale della politica italiana.
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