GdF e possibili "affari" di Gianni Zonin con BPVi oltre che con la Roi. Gianfanco Pavan, Palazzo Repeta ex Bankitalia e Annalisa Lombardo: dubito, dubito sempre e fortissimamente dubito
Martedi 3 Aprile 2018 alle 00:15 Pubblicato il 2 aprile alle 22.17, aggiornato il 3 alle 0.15. «Opere d'arte vere o false di Gianni Zonin: il rapporto GdF su loro "sospetta" provenienza e su possibile lucro dell'ex presidente di BPVi e Roi. Anche su immobili e su Palazzo Repeta di Bankitalia. Ma per GdF Annalisa Lombardo è ignota...»: in questo nostro articolo di lunedì scorso 26 marzo, dopo aver ricordato che su alcuni beni, tra quelli trovati o meno in occasione dei sequestri disposti a carico di Gianni Zonin, «sarebbero tuttora non chiuse le indagini su possibili sottrazioni con varie modalità alla Fondazione Roi, di cui abbiamo scritto e di cui manca l'inventario...» trascrivevamo integralmente un documento della GdF.			
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			Pubblicato il 2 aprile alle 22.17, aggiornato il 3 alle 0.15. «Opere d'arte vere o false di Gianni Zonin: il rapporto GdF su loro "sospetta" provenienza e su possibile lucro dell'ex presidente di BPVi e Roi. Anche su immobili e su Palazzo Repeta di Bankitalia. Ma per GdF Annalisa Lombardo è ignota...»: in questo nostro articolo di lunedì scorso 26 marzo, dopo aver ricordato che su alcuni beni, tra quelli trovati o meno in occasione dei sequestri disposti a carico di Gianni Zonin, «sarebbero tuttora non chiuse le indagini su possibili sottrazioni con varie modalità alla Fondazione Roi, di cui abbiamo scritto e di cui manca l'inventario...» trascrivevamo integralmente un documento della GdF.			
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			Opere d'arte vere o false di Gianni Zonin: il rapporto GdF su loro "sospetta" provenienza e su possibile lucro dell'ex presidente di BPVi e Roi. Anche su immobili e su Palazzo Repeta di Bankitalia. Ma per GdF Annalisa Lombardo è ignota...
Lunedi 26 Marzo 2018 alle 21:59 Si fa un gran parlare in quesi giorni dei sequestri (tardivi?) di beni mobili e immobili a carico di Gianni Zonin & c. e più in dettaglio ha colpito l'immaginario collettivo il sequestro dei presunti valori trovati nella villa di Montebello oggi abitata (e di proprietà salvo revocatorie) di Michele Zonin. Sabato 24 marzo riassumevano la situazione, dopo altri articoli, in questo titolo "I quadri fatti sequestrare da Renato Bertelle nella villa di Montebello di Gianni Zonin veri, croste o provenienti dalla Roi e dalla BPVi? L'avvocato: ho ottenuto il sequestro anche di immobili e quote societarie".			
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			Si fa un gran parlare in quesi giorni dei sequestri (tardivi?) di beni mobili e immobili a carico di Gianni Zonin & c. e più in dettaglio ha colpito l'immaginario collettivo il sequestro dei presunti valori trovati nella villa di Montebello oggi abitata (e di proprietà salvo revocatorie) di Michele Zonin. Sabato 24 marzo riassumevano la situazione, dopo altri articoli, in questo titolo "I quadri fatti sequestrare da Renato Bertelle nella villa di Montebello di Gianni Zonin veri, croste o provenienti dalla Roi e dalla BPVi? L'avvocato: ho ottenuto il sequestro anche di immobili e quote societarie".			
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			Vestager faccia rimborsare i risparmiatori vittime di vendite abusive: ecco i calcoli. Poi Gianni Mion & c. lascino pure la BPVi di fatto fallita se lo Stato non potrà mettere soldi
Martedi 21 Marzo 2017 alle 23:33 Su Il Mattino di Padova di oggi, 21 marzo, si prevede, nel caso di ingresso dello Stato come socio di maggioranza, l'uscita dei vertici attuali della BPVi, Gianni Mion e Fabrizio Viola, con i nuovi vertici alle prese con tagli di personale che sarebbero saliti, solo a Vicenza, a tremila unità, una cifra che già ha fatto uscire dal cda Francesco Micheli, in assenza di strumenti per farli senza trasformarli in macelleria sociale. Sarebbe, intanto, andato «bene» l’incontro con la commissaria UE alla concorrenza Margrethe Vestager del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan per capire quale sia la posizione della commissaria rispetto alla misura di ricapitalizzazione precauzionale (da parte dell Stato) che il Governo ha lanciato «e che deve essere utilizzata in base a regole europee molto chiare».			
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			Su Il Mattino di Padova di oggi, 21 marzo, si prevede, nel caso di ingresso dello Stato come socio di maggioranza, l'uscita dei vertici attuali della BPVi, Gianni Mion e Fabrizio Viola, con i nuovi vertici alle prese con tagli di personale che sarebbero saliti, solo a Vicenza, a tremila unità, una cifra che già ha fatto uscire dal cda Francesco Micheli, in assenza di strumenti per farli senza trasformarli in macelleria sociale. Sarebbe, intanto, andato «bene» l’incontro con la commissaria UE alla concorrenza Margrethe Vestager del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan per capire quale sia la posizione della commissaria rispetto alla misura di ricapitalizzazione precauzionale (da parte dell Stato) che il Governo ha lanciato «e che deve essere utilizzata in base a regole europee molto chiare».			
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			Mons. Pizziol "crede" in BPVi per i dipendenti, Micheli e Anselmi hanno lasciato i Cda contro la macelleria sociale. Anselmi ha il nome del vescovo, Micheli del Papa, Mion di... Zonin
Domenica 19 Marzo 2017 alle 22:39 »Ora non sono più solo voci ma Beniamino Anselmi, presidente del Cda di Veneto Banca scelto dal Fondo Atlante, l'azionista praticamente totalitario dell'Istituto montebellunese e della Banca Popolare di Vicenza, si è dimesso  per la sua diversa visione con l'azionista e con Gianni Mion sulla fusione tra le due ex popolari venete»: così scrivevamo il 7 novembre 2016 mentre l'8 riportavamo l'Ansa che così raccontava le dimissioni e la diversa "visione" dell'uomo Anselmi rispetto a Mion, l'ex manager di Benetton che tanto ama, però, descriversi come di origini popolari: «Un passo indietro "perché certe scelte preferisco non farle" e "forse sono un uomo fuori dal tempo: preferisco non prendere nulla, rinunciare alla poltrona, ma esser in pace con la coscienza e con le persone che incontro per strada"...».			
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			»Ora non sono più solo voci ma Beniamino Anselmi, presidente del Cda di Veneto Banca scelto dal Fondo Atlante, l'azionista praticamente totalitario dell'Istituto montebellunese e della Banca Popolare di Vicenza, si è dimesso  per la sua diversa visione con l'azionista e con Gianni Mion sulla fusione tra le due ex popolari venete»: così scrivevamo il 7 novembre 2016 mentre l'8 riportavamo l'Ansa che così raccontava le dimissioni e la diversa "visione" dell'uomo Anselmi rispetto a Mion, l'ex manager di Benetton che tanto ama, però, descriversi come di origini popolari: «Un passo indietro "perché certe scelte preferisco non farle" e "forse sono un uomo fuori dal tempo: preferisco non prendere nulla, rinunciare alla poltrona, ma esser in pace con la coscienza e con le persone che incontro per strada"...».			
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			Venerdì 17 per BPVi: Francesco Micheli lascia, adesioni Opt sotto 50%, rating perde l'ultima B, chiesto l'aiuto di Stato. E poi associazioni più forti insistono col "no" e querelano la banca per stalking quelle di don Torta
Venerdi 17 Marzo 2017 alle 22:10 
				
			
			
			Ieri le dimissioni improvvise dal Cda della Popolare vicentina di un consigliere di peso e esperienza come Francesco Micheli (la risposta pervenutaci in tarda mattinata di ieri della BPVi ha solo confermato quanto da noi scritto e non ha fatto chiarezza su nulla), domani, sabato 18 marzo, ancora "porte aperte" nelle filiali della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca sotto il mirino delle associazioni di Don Torta (stalking?) ma pronte all'ultima caccia al socio aderente nell'operazione "perdita sicura" (l'85% del valore dei titoli e la contestuale rinuncia a perseguire i colpevoli se si aderisce all'Offerta Pubblica di Transazione, Opt) per la quale, lo ha appena comunicato, la banca, «alla data odierna si sono registrate 65.505 Manifestazioni di Interesse, pari al 68,8% delle azioni oggetto del perimetro, a fronte delle quali sono stati già sottoscritti 52.865 accordi transattivi, pari al 49,6% delle azioni in perimetro».
Continua a leggereFrancesco Micheli si dimette da Cda BPVi per impegni in altre società: la visura dice solo in BPVi e Tim ma... la banca "francamente non sa" di altri incarichi e ruoli
Giovedi 16 Marzo 2017 alle 23:42 "In data odierna, si legge in comunicato della BPVi, Francesco Micheli (nella foto Francesco Micheli con Salvatore Trifiro, foto DagoSpia, ndr) si è dimesso dalla carica di Consigliere di Amministrazione della Banca Popolare di Vicenza, a decorrere dalla fine del corrente mese, per le crescenti responsabilità professionali connesse al suo attuale ruolo in altre società. Francesco Micheli era entrato a far parte del CdA in occasione del rinnovo degli Organi Sociali avvenuto con l'assemblea degli azionisti tenutasi il 7 luglio 2016. A Francesco Micheli vanno i ringraziamenti dell'intero Consiglio di Amministrazione per il fattivo contributo prestato con competenza e professionalità in una fase che vede il Gruppo BPVi impegnato in un complesso processo di ristrutturazione": così la nota ufficiale ricevuta da BPVi e da noi pubblicata alle 18.52. Ma segnaliamo ora una almeno apparente stranezza.			
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			"In data odierna, si legge in comunicato della BPVi, Francesco Micheli (nella foto Francesco Micheli con Salvatore Trifiro, foto DagoSpia, ndr) si è dimesso dalla carica di Consigliere di Amministrazione della Banca Popolare di Vicenza, a decorrere dalla fine del corrente mese, per le crescenti responsabilità professionali connesse al suo attuale ruolo in altre società. Francesco Micheli era entrato a far parte del CdA in occasione del rinnovo degli Organi Sociali avvenuto con l'assemblea degli azionisti tenutasi il 7 luglio 2016. A Francesco Micheli vanno i ringraziamenti dell'intero Consiglio di Amministrazione per il fattivo contributo prestato con competenza e professionalità in una fase che vede il Gruppo BPVi impegnato in un complesso processo di ristrutturazione": così la nota ufficiale ricevuta da BPVi e da noi pubblicata alle 18.52. Ma segnaliamo ora una almeno apparente stranezza.			
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			Olimpico, Il Turco in Italia di Rossini, Premio speciale della critica
Venerdi 30 Marzo 2012 alle 17:34 Teatro Olimpico di Vicenza -Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza con il DVD "Il Turco  in Italia" di Gioachino Rossini edito da Bongiovanni - registrato dal  vivo nel giugno 2009 al Teatro Olimpico di Vicenza nell'ambito della  XVIII Edizione del Festival - hanno vinto il "Premio della Critica 2011 -  32° Edizione", promosso dalla rivista "Musica e Dischi" con un  referendum tra 100 critici musicali. Un importante e prestigioso riconoscimento che premia il prezioso lavoro  di ricerca musicologica svolto in tutti questi anni da Giovanni  Battista Rigon. 			
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			Teatro Olimpico di Vicenza -Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza con il DVD "Il Turco  in Italia" di Gioachino Rossini edito da Bongiovanni - registrato dal  vivo nel giugno 2009 al Teatro Olimpico di Vicenza nell'ambito della  XVIII Edizione del Festival - hanno vinto il "Premio della Critica 2011 -  32° Edizione", promosso dalla rivista "Musica e Dischi" con un  referendum tra 100 critici musicali. Un importante e prestigioso riconoscimento che premia il prezioso lavoro  di ricerca musicologica svolto in tutti questi anni da Giovanni  Battista Rigon. 			
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